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Madeira: La 'Casa das Mudas' di Paulo David
Un grande insieme di volumi scolpiti che si fonde con la natura
Autore: cecilia di marzo
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L'Art Centre – Casa das Mudas – dell’architetto portoghese Paulo David, è un segno nel panorama di Calheta (Madeira), strategicamente ubicato sulla cima della scogliera a picco sull'Oceano Atlantico. Calheta è un distretto, molto estenso, sulla costa ovest dell'isola di Madeira. È situata al centro del punto più profondo della valle ed è circondata da alte montagne.

L’idea di base del progetto punta sulla risistemazione della montagna e in cui l'edificio si possa comportare semplicemente come segno topografico. Il risultato finale è un grande insieme di volumi scolpiti, formati da una geometria astratta, in cui l'intervento si fonde con la natura.
La relazione tra la vecchia casa, Casa das Mudas, e i suoi dintorni, formati da terrazzamenti, tipica soluzione agricola di Madeira, rivela un panorama umanizzato, che si è voluto ricreare nel progetto come “ricordo†del tradizionale panorama rurale di Madeira.

La soluzione a cui si è giunti è il livellamento della montagna, attraverso una grande complessa piattaforma in cima che si contrappone ai diversi livelli topografici. La struttura è sviluppata attraverso un asse longitudinale nord-sud e le sue estensioni seguono i limiti di costruzione topografici. Questo nucleo sepolto e scolpito conduce ad una sorta di “esperienza sotterraneaâ€; gli spazi esterni, sottratti dal nucleo concettuale originale, sono caratterizzati dalla texture e dal colore delle pavimentazioni, che riflettono la particolare luce dell’isola.

L'accesso principale è ricavato attraverso una grande rampa che conduce ad un patio squadrato, fulcro intorno al quale, in cima, sono distribuite tutte le funzioni tra loro indipendenti, ma tutte connesse nei livelli inferiori.
Questa distribuzione funzionale frammentata, che punta ad una migliore indipendente gestione di ogni modulo all'interno del complesso edificio, lascia, però, spazio ad una più flessibile disposizione dei percorsi che attraversano le aree espositive. Queste ultime sono divise in tre sale separate su due livelli con differenti proporzioni altimetriche.

Bookshop - Questo ambiente è a diretto contatto con il patio principale, ma al tempo stesso è indipendente dall’Arts Centre; lo si trova all’inizio e alla fine del percorso espositivo.

Workshop Rooms - Queste sono fisicamente connesse alle sale-mostra, lasciando la possibilità di utilizzarle per attività interattive e pedagogiche future del Centro.

La Biblioteca - La Biblioteca è suddivisa in tre livelli aperti, sviluppati, inoltre, come “terrazzamentiâ€: le tradizionali stanze di lettura, i compartimenti multimediali, le stanze riservate, i depositi di libri e giornali e la stanza dei periodici sono sparse sulle varie terrazze; l'accesso al tetto costituisce la terrazza finale, “il belvedere†del Centro.

Auditorium - L'Auditorium ha 238 posti a sedere, ed è concepito per multeplici funzioni, come per la danza contemporanea, il teatro, i concerti e le conferenze, con installazioni e attrezzature adatte alla proiezione di film, video, e traduzioni simultanee. I camerini sono ubicati al livello più basso.

Ristorante - Il ristorante è in uno dei vertici del complesso, e come tutte le altre funzioni del Centro, opera autonomamente e ha accesso pubblico gratuito. Ospita 48 posti interni, più altri 48 sulla terrazza con una vista all'oceano ed sul centro di Calheta.

Servizi amministrativi - I servizi amministrativi sono nella vecchia Casa das Mudas sul piano superiore. Un accesso alla scala è stato creato per accedere al parcheggio sotterraneo e al Patio principale.

Materiali- Il Centro è stato costruito in pietra di basalto nera, per avvicinarsi e integrarsi nella natura vulcanica del paesaggio. Essendo un materiale locale e abbondante, il suo colore e la texture conferiscono all’edificio continuità con il paesaggio, valorizzando così il paesaggio e la sua natura.

  Scheda progetto: Casas das Mudas - Arts center
Fernando Guerra
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