13/04/2007 – Da martedì 17 aprile e fino all’11 maggio presso la Casa dell'Architettura a Roma, l'Istituto Italo-Latino Americano, l'Ambasciata della Repubblica Orientale dell'Uruguay, la Casa dell'Architettura di Roma, l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e provincia ed il MIT Massachusetts Institute of Technology hanno ideato e organizzato la mostra/convegno Eladio Dieste. Un'architettura rivoluzionaria in Uruguay.
La mostra, dedicata ad uno dei maestri dell'architettura contemporanea latinoamericana, illustra attraverso l'obiettivo del fotografo giapponese Yoshihiro Asada, la "semplice complessità" dell'opera di Eladio Dieste.
Curata da Stanford Anderson direttore del Dipartimento di Architettura del MIT-Massachusetts Institute of Technology, la mostra è figlia di un precedente lavoro dello stesso, l'esposizione Eladio Dieste, a principled builder, tenutasi a Boston nel 2003. Anderson è anche autore di una apprezzata monografia su Dieste e di numerosi convegni internazionali negli Usa e in America Latina. L'allestimento, approntato nell'esclusivo ambiente ellittico della Casa dell'Architettura, è dell'architetto Paola Pisanelli.
Una selezione di quaranta grandi immagini fotografiche propone al pubblico romano il genio creativo di Eladio Dieste. Sette pannelli illustrativi esaltano gli aspetti salienti della sua opera con disegni, planimetrie, progetti e due schermi su cui scorrono i video di un'intervista resa al professor Mariano Arana e è di un'interessante ripresa effettuata in cantiere durante la costruzione di una volta.
Obiettivo primario è quello di diffondere l'opera di un maestro, la ricerca e l'innovativo linguaggio formale di alto contenuto tecnologico realizzato con un "materiale povero", quale il laterizio armato.
La mostra si propone di analizzare l'architettura che l'ingegnere ha saputo sviluppare dall'attenta e pragmatica osservazione di un contesto in cui le uniche risorse erano la manodopera e la terra. Eladio Dieste è infatti riuscito ad imporre le proprie architetture sulla mediocrità del costruire tradizionale come si può constatare dalle sue opere oramai di fama internazionale, ad esempio la chiesa di Atlantida.
Lo scopo è di conoscere il contesto storico e contemporaneo dell'opera di Dieste, promuovendo la cultura uruguayana in Europa e sostenendo un programma di cooperazione per la tutela ed il restauro delle sue opere in Uruguay e in Brasile al fine di salvaguardare un parte importante del patrimonio architettonico internazionale.
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