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Una antenna in mosaico vetroso per Treviso
Presto una grande lampada nel cuore della città
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13/11/2006 – Sono incominciati i lavori per la riqualificazione di Piazza Matteotti a Treviso.
La Piazza, su cui si affaccia il retro della chiesa di Santa Caterina risalente alla seconda metà del 1300, ora sede museale del Comune di Treviso, sorge nel centro della città, sull'asse che collega Porta San Tommaso con Porta Carlo Alberto: attualmente ha perso completamente la sua identità, si riempie di vita nelle giornate di mercato, ma si trasforma in un anonimo parcheggio durante il resto della settimana; l’asfalto delle strade che la circondano entra nella Piazza senza interruzione e lo spazio, scarsamente illuminato di notte, non risulta delimitato se non da esili platani che crescono lungo i tre lati aperti della Piazza. Uno di questi filari separa il Museo di S. Caterina dalla Piazza e nasconde la vista dell’una dall’altra.

A seguito del piano antenne comunale, che prevede il posizionamento della torre contenente gli apparati per la telefonia mobile (in collaborazone con Calzavara s.p.a) in Piazza Matteotti, un modello unico nel suo genere, firmato dall'architetto Roberto Pamio, un nome dell'architettura verticale, si è ritenuto necessario rivedere l’intero piazzale, modellarne il disegno per renderlo capace di accogliere un elemento tecnologico di così elevato impatto visivo.
La Piazza così diventerà elemento di raccordo tra il Museo e la città e al tempo stesso, si chiuderà intorno a S. Caterina e la circonderà assumendo una dimensione intima.

“L'antenna di piazza Matteotti sarà la nostra torre Eiffel”. .. E' cominciata così l'ultima fase dei lavori di allestimento della più originale opera per la telefonia mobile mai progettata in Italia; la fase del montaggio delle trentasei "lastre" che rivestiranno l'impianto della Tim sui tre lati (dodici per lato) trasformandola in una torre lampada che diventerà l'elemento caratterizzante di piazza Matteotti, a Treviso, in attesa di completa riqualificazione.

Il progetto prevede l’installazione della torre triangolare collocata in asse con Via Cominesi nel lato verso Via Stangade. L’obelisco può comunque essere considerato un'opera d'arte nel suo genere che ha nel vetro di Murano il suo elemento caratterizzante: quasi 500 mila tesserine da 16 millimetri per 8.

La struttura della torre è in acciaio con finitura ruggine rivestita con n. 36 pannelli in vetro, dimensioni circa di cm.180x180, composti da un doppio vetro accoppiato e vetrocamera dove al suo interno viene inserito il mosaico vitreo colorato di Murano.

In breve tempo l'opera sarà completata nel suo allestimento: i trentasei pannelli composti da quattro vetri fra i quali sono state inserite e sigillate, secondo uno schema a fasce trasversali, centinaia di tesserine di vetro colorato di murano colorato; quasi mezzo milione di pezzi di colore blu, azzurro e verde (un colore per ogni lato della torre) collocati manualmente sotto la regia della mosaicista trevigiana Paola Scibilia all'interno dei capannoni della ditta Muffato di Salzano.

Un laboratorio del Veneziano sta completando il certosino lavoro di composizione del mosaico che ha la funzione di muovere e alleggerire la forma grazie alle delicate sfumature nei toni dell’azzurro e del verde; con la luce diurna naturale e quella serale artificiale, posta all’interno della torre, si verrà a creare un effetto scenografico unico, come una grande lampada nel cuore della città.
La decorazione della pavimentazione della Piazza giova del contrasto cromatico di due pietre naturali come il marmo bianco di Trani e la Trachite grigia. Le lastre sono poste seguendo un disegno geometrico astratto, che con un netto alternarsi e incrociarsi di linee rette non parallele garantirà allo spazio una profondità e un calore particolari.

Il progetto illuminotecnico prevede che alcuni proiettori siano posizionati per illuminare il piazzale e l’opera in mosaico vetroso. La facciata di S. Caterina, con un nuovo ingresso, farà da sfondo alla Piazza e il suo disegno sarà sottolineato da luce a diversa temperatura di colore: una luce più calda per evidenziare il calore naturale del materiale ed una luce d’accento più fredda per esaltarne i volumi. La luce complessiva della Piazza potrà essere variamente colorata in caso di eventi e manifestazioni particolari, grazie all’uso di alcuni proiettori che proietteranno degli spot colorati sulla pavimentazione della Piazza e sulla facciata della chiesa.

All'interno della torre troveranno poi spazio, dal basso in alto, nove corpi illuminanti, composti ciascuno da cinque lampade da sette led l'una. E se di giorno ci penserà il sole a creare i giochi di luce investendo le tesserine colorate, dall'imbrunire all'alba del giorno dopo ci penseranno le lampade a diffondere luce colorata sulla piazza.

  Scheda progetto: Opera in mosaico vetroso
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Studio Pamio - Pamio Design

Opera in mosaico vetroso

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