09/10/2006 - Una struttura in vetro, acciaio e cemento, con una particolare geometria a vela inclinata di 14 gradi rispetto all’asse verticale delle pareti sud e nord, sorge alle porte di Udine, nel comune di Tavagnacco. Si tratta della nuova Direzione Generale dell’istituto bancario italiano Hypo Group Alpe Adria. L’edificio, inaugurato lo scorso venerdì, porta la firma dell’architetto californiano Thom Mayne, vincitore del Pritzker Prize 2005.
La nuova sede di Hypo Bank Italia trova spazio all’interno della “Alpe Adria Area”, un centro multifunzionale di oltre 110 mila metri quadrati. Si tratta di un vero e proprio quartiere Hypo Italia all’interno del quale l’istituto ha inoltre realizzato una piscina a due vasche che ha deciso di donare al comune di Tavagnacco.
La struttura appena inaugurata si sviluppa su sette piani di altezza e comprende l’edificio direzionale (10.800 mq), un archivio (1.790 mq), un centro congressi con una sala principale da 364 posti e tre sale secondarie da 20 posti ciascuna (1.155 mq), un parcheggio interrato da 90 posti auto ed uno esterno da 270, un asilo nido per 25 bambini ed uno sportello bancario.
Realizzata in soli due anni e mezzo e costata 36 milioni di euro, la nuova sede di Hypo Bank Italia si distingue per la caratteristica inclinazione di 14 gradi, unico esempio in area a rischio sismico. Scelta progettuale che l’architetto Mayne non ama definire “rivoluzionaria”, né “anticonformista”: “Non faccio anticonformismo, ma semplicemente innovazione contemporanea. Un aereo non è anticonformismo, ma innovazione e io sono semplicemente un pilota”.
È quanto Mayne ha spiegato in occasione dell’incontro con il mondo accademico di Udine tenutosi il 2 ottobre scorso. Durante la speciale lezione, Mayne ha illustrato la propria filosofia di progettazione di spazi urbani ed edifici:
“L’architetto – spiega Mayne - lavora in una terra di mezzo tra concettualizzazione del mondo, vale a dire l’arte, e pragmatismo. Deve essere quasi uno schizofrenico. Un edificio, poi, deve confrontarsi con la realtà, il territorio e la natura nei quali si inserisce. Soltanto il Palladio riusciva a far cadere dall’alto degli edifici onirici sganciati dal contesto”.
“I progetti moderni – continua - sono sempre di maggiore scala, andando a ridefinire intere porzioni di una città interpretandone la complessità questo è avvenuto nel caso, per esempio, dell’headquarter del Gruppo Hypo a Klagenfurt”.
La nuova sede direzionale del gruppo Hypo Italia è infatti la terza opera firmata Mayne per conto della Hypo. L’architetto californiano ha progettato anche la casa madre a Klagenfurt in Carinzia, e la direzione generale per la Croazia a Zagabria.
Non solo innovazione e trasparenza. L’architetto Mayne ha inoltre prestato particolare attenzione anche agli aspetti relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche e al risparmio energetico. Un rivestimento a “doppia pelle”testimonia la volontà di contribuire alla risoluzione dell’emergenza energia.
|