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Milano: trasloco per il Salone Internazionale del Mobile
L’edizione 2006 presso il nuovo polo fieristico di Rho-Pero
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MILANO: TRASLOCO PER IL SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE
12/01/2006 - Il nuovo quartiere di “fieramilano” a Rho-Pero è pronto per accogliere con la sua struttura all’avanguardia la 45ª edizione del Salone Internazionale del Mobile e le manifestazioni a esso collegate, tra cui una importante new entry. 219.000 metri quadrati per 200.000 visitatori: un appuntamento da record!
“La nuova casa è pronta...” evidenziano le pagine pubblicitarie della prossima edizione dei Saloni 2006, che si terranno come di consueto nel mese di aprile, ma non più – come dal 1961 – nella storica “Fiera” milanese. Sarà il nuovo polo fieristico di Rho-Pero, alle porte di Milano, denominato “fieramilano”, ad accogliere i Saloni 2006. Il nuovo quartiere, firmato dall’architetto Massimiliano Fuksas secondo tutti i criteri della più avanzata tecnologia, è una nuova casa bellissima, funzionale e accogliente, con percorsi chiari e razionali. Uno spazio dove ciascuna delle manifestazioni in sinergia con il Salone Internazionale del Mobile avrà la sua collocazione ottimale.
In questa nuova casa, dunque, dal 5 al 10 aprile 2006, si festeggerà la 45ª edizione, con grande entusiasmo e ottimismo. L’intero nuovo quartiere di “fieramilano” sarà occupato dall’incontrastato appuntamento internazionale dell’arredo: a oggi, su una superficie lorda complessiva di 530.000 metri quadrati, 210.000 metri quadrati netti espositivi con 1798 espositori – a cui vanno aggiunti i 520 giovani partecipanti al SaloneSatellite per un totale di 2318 presenze – sono ripartiti tra il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, le biennali Eimu ed Eurocucina e il nuovo Salone Internazionale del Bagno, anch’esso a cadenza biennale. Immancabile, il SaloneSatellite, vetrina incontestata della creatività giovanile con i suoi 4500 metri quadrati e la proposta collaterale di Eurocucina FTK (Technology For the Kitchen) che va a occupare altri 4500 metri quadrati. Quindi, un totale complessivo di 219.000 metri quadrati netti espositivi.

Il Salone Internazionale del Mobile e il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo presentano ogni tipologia d’arredo, dal pezzo unico al coordinato fino agli oggetti del nostro quotidiano. Particolare attenzione è dedicata ai materiali e alle tecnologie e, naturalmente, agli stili che spaziano dal classico all’ultramoderno. Novità assoluta è l’area dedicata al bedding, con un’ampia serie di proposte innovative.

Il meglio della produzione italiana ed estera del mobile da cucina sarà invece in mostra a Eurocucina, giunta alla sua 16ª edizione, che con la proposta collaterale FTK (Technology For the Kitchen) dedicata alla tecnologia degli elettrodomestici da incasso si propone quale manifestazione di riferimento internazionale del settore. FTK non è una mostra sugli elettrodomestici né una fiera in sé, ma un evento in grado di stimolare i visitatori con una variegata rassegna di proposte sui temi legati all’evoluzione e alla trasformazione degli ambienti domestici.
Azione congiunta tra Cosmit e alcune aziende del settore, FTK ripropone lo stesso spirito della prima edizione del 2002, ovvero una sorta di stati generali sulla tecnologia domestica. Cosmit ha infatti accolto – quest’anno come allora – le richieste di alcune aziende tra le più qualificate del settore desiderose di presentare l’innovazione della tecnologia degli elettrodomestici da incasso, comprese le cappe.

Non solo la produzione doc dei mobili e accessori per l’ambiente ufficio, banche, istituti assicurativi, uffici postali e comunità ma anche proposte e soluzioni per l’home office e ambientazioni di lavoro saranno invece in mostra a Eimu.2006: Wellness@Work, nei nuovi padiglioni 16 e 20 caratterizzati da un intervento di allestimento dello Studio Cerri e Associati / Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo.
Anche quest’anno la 13ª edizione dell’Esposizione Internazionale dei Mobili per Ufficio affianca alla propria proposta commerciale il format del macrotema trasversale, collaudato con successo nelle edizioni precedenti e con il quale offrirà una serie di inediti prodotti e soluzioni tecnologiche. I love my office, ovvero il macrotema il cui sviluppo sarà affidato alle capacità progettuali delle aziende e sostenuto da alcune iniziative collaterali, è legato all’ambiente ufficio declinato secondo le particolari esigenze umane, ovvero come creare spazi migliori per migliorare la qualità del lavoro.
Un momento importante: quest’anno inaugura il Salone Internazionale del Bagno, un settore che – già presente alle tre scorse edizioni dei Saloni – ha avuto una tale evoluzione da proporsi quale manifestazione a sé, alla pari con gli altri ambienti della casa. In mostra accessori e mobili per bagno, cabine doccia e impianti sauna, porcellana sanitaria, radiatori, rivestimenti, rubinetteria sanitaria, vasche da bagno e idromassaggio.

Ultimo nell’elenco delle manifestazioni di aprile, ma al primo posto nel mondo della creatività giovanile, il SaloneSatellite, vera e propria mascotte dei Saloni. Come nelle edizioni precedenti anche quest’anno le richieste di partecipazione sono di gran lunga superiori ai posti disponibili: circa 520 i partecipanti, di cui la metà già presente al Satellite l’anno scorso e/o l’anno precedente – si ricorda che ogni designer può presenziare al Satellite fino a un massimo di tre volte. A questi giovani si vanno ad aggiungere le 23 scuole di design – anche questo è il numero limite di presenze – invitate da 18 Paesi, di cui Danimarca, Estonia, Nuova Zelanda e Singapore al loro debutto milanese. L’allestimento è curato dall’architetto Ricardo Bello Dias, che ne firma il progetto fin dalla sua prima edizione.

In sintonia con la nuova casa, anche il tema del consueto appuntamento collaterale ai Saloni.
La mostra dal titolo “Il diavolo del focolare”, su progetto generale di Luigi Settembrini e con la direzione artistica di Francesca Sorace, la curatela di Claudia Gian Ferrari e il progetto di allestimento di Matali Crasset, affronta la Casa come territorio simbolico della nuova donna di oggi. Non la donna perché donna tout court, ma per il suo rapporto privilegiato con il territorio domestico. Il titolo dell’evento punta in modo decisamente provocatorio (ma non trascurando la necessaria ironia) su come questo rapporto sia nel tempo profondamente mutato.
Una manifestazione che sarà al tempo stesso mostra – con installazioni, video, fotografie, progetti, vere e proprie “stanze” all’interno della Galleria Aulenti della Triennale – ed evento con performance, spettacoli, convegni che si terranno nella sala centrale della stessa Galleria. Alla mostra sono invitate una ventina di grandi artiste internazionali particolarmente interessate al tema del territorio domestico.
La mostra, alla Triennale di Milano, continua anche dopo la chiusura dei Saloni fino al 30 aprile 2006.

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