18/06/2003 – Bari. Il concorso di idee, bandito dalla Regione Puglia, per la stesura di un progetto preliminare della nuova sede del Consiglio Regionale è stato vinto dalla Valle Progettazioni di Roma (capogruppo) insieme agli studi baresi Mirizzi Architetti Associati e Sylos Labini Ingegneri Associati e alla Pro.Sal. Progettazioni Salentine S.r.l. di Lecce.
Il nuovo progetto sembra, a detta di molti, simbolo emblematico del progettare contemporaneo: da un lato ancorato alla tradizione del luogo, nell’utilizzo della pietra calcarea all’interno; dall’altro spinto e attratto dai linguaggi dell’alta tecnologia, cortine di vetro all’esterno.
Compito molto ardito dell’opera è quello di porsi come luogo di riferimento all’interno di un non luogo, come fulcro generatore di altre architetture all’interno di un area priva di precisi connotati, segnata dalla linea ferroviaria, che separa la costa dalle nuove costruzioni del quartiere Japigia, residenze e servizi; una zona che si confronta da un lato, verso Japigia, con il nuovo centro direzionale non ancora completato, e dall’altro, verso la costa, con il complesso di Punta Perotti che attende solo le ruspe.
Una pianta aperta, due corpi di fabbrica curvi, speculari e contrapposti, regolati secondo un rapporto di asimmetria: queste le linee guida del progetto vincitore.
I due edifici speculari hanno altezze diverse: sviluppato su sei piani quello rivolto a Ponente, su tre piani, quasi la metà, quello rivolto a Nord.
Nello spazio che si dilata tra questi due corpi, si colloca la piazza, cuore centrale di tutta la costruzione: essa è in parte coperta dalla sala consiliare sospesa tra i due corpi ricurvi, in parte coperta da una struttura metallica geodetica e per il resto scoperta, nella parte rivolta verso il mare.
La piazza rappresenta l’elemento ancorato alla tradizione locale del luogo, con una pavimentazione in pietra bianca, Biancone di Trani, e si contrappone all’elevata tecnologia utilizzata nel rivestimento esterno delle pareti: vetro montato a giunto aperto con agganci di tensione ad una struttura metallica sovrapposta agli infissi della facciata; in questo modo si crea una camera d’aria tra le due pareti per la ventilazione.
Ora ci si aspetta solo che la Regione renda pubblici, con una mostra, tutti i progetti presentati al concorso tra i quali quelli di Massimiliano Fuksas, Massimo Pica Ciamarra, Paolo Portoghesi, Claudio Nardi e Netti Architetti Associati.
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