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| ALCHIMIA – La rivoluzione del design italiano |
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ADI DESIGN MUSEUM, PIAZZA COMPASSO D’ORO 1, dal 11/11/2025 al 22/01/2026
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Dall’11 novembre 2025 al 22 gennaio 2026, l’ADI Design Museum di Milano presenta Alchimia. La rivoluzione del design italiano, la prima retrospettiva completa dedicata al movimento fondato nel 1976 da Alessandro e Adriana Guerriero e attivo fino al 1992.
Dopo la tappa inaugurale al Bröhan-Museum di Berlino (aprile–settembre 2025), curata da François Burkhardt e Tobias Hoffmann, la mostra approda nella città che vide nascere l’esperienza di Studio Alchimia, in una versione ripensata e ampliata, con un inedito allestimento concepito da Alessandro Guerriero stesso. Un dispositivo poetico e visionario, che Guerriero definisce, "un’avventura culturale e artistica, guidata dalla volontà di esprimere un progetto capace di trasformare l’ambiente in cui gli uomini vivono per renderlo appassionato, emotivo e concreto come i desideri che ciascuno coltiva dentro di sé".
Il pubblico sarà invitato a salire su un “tappetozattera”, come Guerriero lo definisce, una struttura simbolica che sospende il quotidiano per immergersi nello spirito utopico e sperimentale che ha reso Alchimia un’esperienza irripetibile nel panorama del design italiano.
Nato in un momento di forti mutamenti sociali e culturali, il movimento rappresentò un laboratorio interdisciplinare dove design, architettura, arti visive, moda, musica e performance si confrontavano liberamente, restituendo una visione sognante, utopica, provocatoria ed eclettica di un possibile design e una possibile cultura del tempo. Tra le tante persone che hanno contribuito al movimento figurano Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Andrea Branzi, Michele De Lucchi e molti altri, accomunati dall’intento di superare il funzionalismo dominante e di restituire al progetto una dimensione simbolica e comunicativa. Come afferma François Burkhardt, già direttore del Centre de Création Industrielle del Centre Georges Pompidou di Parigi e della rivista Domus, “Alchimia fu un movimento di contro-design che restituì al progetto la capacità di essere linguaggio, racconto e interpretazione del mondo.”
Se il Bauhaus e il modernismo avevano costruito un’estetica razionale e industriale, Alchimia ne riformulò le premesse proponendo un design che metteva al centro ironia e poetica. Con la teoria del “design banale”, il gruppo rivalutava forme e stili, opponendosi all’omologazione estetica e rivendicando la libertà creativa come forma di critica culturale.
Una retrospettiva necessaria
Alchimia. La rivoluzione del design italiano riunisce oltre centocinquanta opere tra oggetti, arredi, schizzi, tele, fotografie e video, offrendo una lettura completa della storia del collettivo, documentata anche in un catalogo di 400 pagine in tre lingue, curato da François Burkhardt e Tobias Hoffmann, in coedizione tra Bröhan-Museum e ADI Design Museum. Un progetto espositivo ed editoriale che propone una riflessione sul significato attuale del pensiero alchimico: rileggere oggi Alchimia, nel luogo dove tutto ebbe origine, significa tornare a interrogare il design come pratica di libertà, come possibilità di pensiero e come esperienza poetica del quotidiano.
Mostra realizzata sotto il patronato congiunto del Presidente Federale Tedesco Frank-Walter Steinmeier e del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e grazie al contributo diPoste Italiane, Istituto per il Credito Sportivo e Culturale e Abet Laminati. |
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| Contatti |
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| Per informazioni:
info@adidesignmuseum.org
tel. +39 3443460619
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| Link |
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| www.adidesignmuseum.org/mostre/mostre-temporanee/alchimia-la-rivoluzione-del-design-italiano/ |
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