|
MOSTRA |
ARTE
|
|
|
|
|
Risarcimenti. Storie di vita e di attesa |
|
Percorso espositivo multidisciplinare su eroi del quotidiano |
|
|
|
SALA SANTA RITA VIA MONTANARA ROMA, dal 13/07/2012 al 26/07/2012
|
|
|
|
|
Frutto di una ricerca etnografica che ha messo in relazione gli studenti della Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza Università di Romae gli ospiti dell’Esercito della Salvezza di Roma, la mostra RISARCIMENTI. Storie di vita e di attesa – aperta al pubblico dal 13 luglio al 26 luglio 2012 –narra di eroi del quotidiano. Racconti intimi, storie di vite estreme e di disagio sono raccolti in un percorso espositivo assolutamente unico che offre al visitatore un’esperienza culturale multidisciplinare.
In esposizione una curiosa collezione di documenti personali: 600 bigliettini, 500 scatole, 40 valigie con diversi contenuti, 20 cuscini, 11 storie di vita in video (e le relative trascrizioni), 11 ritratti fotografici.
Il fulcro dell’installazione sono i doni attesi, espressi in centinaia di bigliettini chiusi in altrettante scatole di latta che i visitatori possono toccare e aprire: a questi piccoli foglietti gli studenti e gli ospiti dell’Esercito della Salvezza hanno consegnato desideri, richieste di risarcimento, aspirazioni per non dover vivere di rimpianti.
Ma i veri protagonisti sono alcuni ospiti dell’Esercito della Salvezza, che raccontano le loro storie in 11 autobiografie filmate e nei ritratti fotografici densi e sfuggenti realizzati da Federico Mozzano.
Tutto intorno, valigie consumate nel passare di mano in mano oppure immobili, ferme nelle cantine umide ad aspettare il viaggio che non arriva, a desiderare di partire verso una patria elettiva dove potersi finalmente riconoscere, accolgono bigliettini e paesaggi dell'anima in miniatura, mentre cuscini sospesi racchiudono impronte di volti e biglietti segreti, narrando di notti vissute e immaginate, di sogni lieti e agitati.
La realizzazione delle microinstallazioni - spesso improntate ad un gusto ironico e autoironico - è affidata ad un laboratorio composto da ospiti dell'Esercito della Salvezza e studenti universitari di Psicologia.
Questa installazione etnografica è concepita in una stretta relazione concettuale con lo spazio della ex chiesa di Santa Rita che la ospita.
Un luogo, originariamente deputato a dare asilo ai poveri e ad elevare al cielo le richieste di riscatto dalle sofferenze, oggi ospita un’esperienza in cui il visitatore è chiamato ad interagire con oggetti e immagini d’affezione, nella convinzione che dare visibilità e riconoscimento ai propri desideri, a storie oscurate significhi espandere per tutti i confini della conoscenza e dell’immaginazione del possibile.
|
Consiglia questo evento ai tuoi amici
|
|
Contatti |
|
|
Ufficio stampa Zetema Progetto Cultura: Gabriella Gnetti 0682077305 (348 2696259) [email protected]
|
|
Link |
|
|
www.salasantarita.culturaroma.it |
|
|
|
|
Cerca per categoria |
|
|
|
|