SecuForte


SPECIALE MILANO DESIGN WEEK
SPECIALE MAISON&OBJET
SPECIALE LONDON DESIGN FESTIVAL
SPECIALE IMM COLOGNE
INTERVISTE - DESIGN TALKS

Visionnaire
MOSTRA ARTE

EMPORIUM - A New Common Sense of Space
27 artisti contemporanei provenienti da Cina, Corea del Sud e Giappone
mostra  MUSEO DELLA SCIENZA - MILANO, dal 05/11/2009 al 08/12/2009
EMPORIUM - A New Common Sense of Space e’ un inedito progetto espositivo, a cura di Beatrice Leanza e promosso da Regione Lombardia che presenta le opere di 27 artisti contemporanei provenienti da Cina, Corea del Sud e Giappone, attraverso un’analisi critica di specifici usi ed interpretazioni del “contemporaneo” - i suoi materiali, luoghi e processi di rappresentazione.
 
Mercoledì 4, in occasione dell’inaugurazione della mostra, giovedì 5 novembre, nella piazza antistante l’ingresso del Museo e all’interno della Sala Mostre, durante l’orario di apertura al pubblico (9.30 – 17.30), saranno realizzate due performance: Moon Shadow di Satoshi Hashimoto e Homeshop Hawking di Elaine W. Ho.

I due artisti mettono in gioco i processi di osservazione e partecipazione che definiscono il rapporto tra spettatore e spettacolo, soggetto e oggetto, sovvertendone gli ordini di fruizione. Le relative installazioni saranno in mostra per l’intera durata dell’esposizione.
 
Le diverse esplorazioni materiali, sonore, gli interventi architettonici (interni ed esterni) e le performance qui presentate intendono favorire una comprensione storica ed estetica dei fenomeni sociali, urbani e tecnologici che informano il presente di queste regioni culturali, nel valorizzare la maniera in cui esse contribuiscono a definire le coordinate di un internazionalismo policentrico e radicalmente aperto.
 
In uno speciale allestimento concepito da dotdotdot di Milano in collaborazione con la curatrice, EMPORIUM si disegna su un territorio culturale che abbandona implicazioni di carattere regionale o nazionale, per privilegiare invece l’impressione di un’esperienza identitaria mobile e produttivamente instabile.
 
Il percorso espositivo si dispiega in un ambiente soffuso composto di piattaforme, anse e gradinate, reminescenze architettoniche di antiche città cosmopolite in cui installazioni commissionate e realizzate in situ da Doojin Ahn, Megumi Matsubara, Naihan Li, Satoshi Hashimoto e Yotaro Niwa si inseriscono a creare zone di pausa ed evasione.
 
La mostra propone un’indagine di pratiche artistiche multidisciplinari che sottendono nuove relazioni formali e concettuali con lo spazio del contemporaneo e l’habitat del quotidiano nell’introdurre un gruppo eterogeneo di artisti, collettivi, e spazi artistici indipendenti con background in arte, design, musica e architettura.
 
I progetti inclusi in questa mostra manifestano una connessione intrinseca con le convenzioni spaziali e sociali dei rispettivi contesti di provenienza, nel fornire una comprensione della maniera in cui le giovani generazioni riformulano strategie di gestione dello spazio dell’arte e dell’azione sociale, nell’assumere una posizione di marginalità aperta e dinamica.
 
La qualità incompleta e tentativa di queste opere, per la maggior parte installazioni che impiegano vari linguaggi (fotografia, video, disegno, interventi architettonici, pubblicazioni, perfornance, scultura) viene in essere come prodotto di una negoziazione intima e di un continuo adattamento all’ambiente circostante e alle sue implicazioni sociali, nel creare dunque assemblaggi estetici che sottendono nuovi simbolismi e significati per il contemporaneo.
 
L’ordine estetico che la mostra intende inquadrare dimora nella natura episodica della realtà riconnettendosi ai suoi frammenti, oggetti scordati e precari attraverso sottili strategie di self-design, dove materiali fragili d’uso comune e forme familiari sono riassemblati in nuove geometrie e relazioni spaziali.
 
I materiali spesso utilizzati in queste opere – oggetti di uso quotidiano, abbandonati, dimenticati – vengono collezionati e portati in nuove relazioni di forza, nell’espandere il campo visivo oltre quello della loro materialità contingente. In questo senso la relazione tra l’osservatore e l’opera e’ costantemente riformulata su di un territorio ambiguo e non deterministico, dove allo stato di identificazione viene negata una dimensione manifesta, per essere invece sostituita da uno spazio instabile e non rappresentativo, attivato da una retorica dell’inespresso.
 
Il termine EMPORIUM, che letteralmente traduce il concetto di una “città di persone e merci/oggetti in movimento”, è qui utlilizzato in maniera allusiva nel fare riferimento alle ramificazioni visive delle diverse opere in mostra, alla qualità mondana e funzionale dei linguaggi stilistici e dei materiali impiegati, così come alle esplicite interconnessioni culturali che legano le realtà geografiche qui rappresentate. Più ambiguamente esso va a destabilizzare il contesto della “mostra” intesa come modello discorsivo – un ordine esperienziale - che mette in primo piano le sue stesse implicazioni con il sistema economico dell’arte globale (delocalizzazione, differenziazione, spettacolo, ecc).
 
Tra gli altri, collettivi e spazi artistici alternativi dalla Cina (Homeshop, Arrow Factory) sono stati invitati a contribuire alla mostra, poichè a loro modo agiscono nell’istituire degli “spazi” di azione critica che entrano in specifiche relazioni d’uso con il luogo e significato del locale.
 
ARTISTI E PROGETTI:
Ahn Doojin, An Jungju, Ahn Kanghyun, Bae Young Whan, Birdshead (Song Tao & Ji Weiyu), Gao Shiqiang, Hashimoto Satoshi, Ho Elaine W./Homeshop, Jung Yeondoo, Kim Gisoo, Kim Sangdon, Lee Wooyeon, Li Naihan, Liang Shuo, Matsubara Megumi, Min Ji Ae, Ni Haifeng/Arrow Factory, Niwa Yotaro, Young Jung Siren Eun, Qiu Xiaofei, Tanaka Koki, Michikazu Matsune/The Shop, Xijing Men (Gimhongsok, Chen Shaoxiong & Ozawa Tsuyoshi), Yan Jun,Yang Jun, Kimura Yuki, Kimura Taiyo.
 
La mostra è accompagnata dal catalogo EMPORIUM – A New Common Sense of Space, volume a colori di 130 pagine con testi della curatrice e degli artisti, immagini delle opere, disegni e foto delle installazioni in situ.
 
Organizzazione e Produzione: BAO Atelier HK ltd, Pechino.
 
Progetto Grafico e Catalogo: BAO Atelier HK ltd, Pechino.
 
Allestimento a cura di: dotdotdot, Milano.
 
Con il supporto di: BMP Sas (Milano), The Nomura Cultural Foundation
(Tokyo), Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano.
 
Sponsor tecnico: Hantarex – Electronic Systems, Milano.
 
Con il patrocinio di: Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano; Consolato Generale della Repubblica di Corea; Consolato Generale del Giappone a Milano.

 
LA CURATRICE
Beatrice Leanza, vive e lavora a Pechino. Critica e curatrice indipendente, ha ottenunto un M.A. in Studi Orientali dall’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2002, anno in cui si è trasferita a Pechino per lavorare come curatrice e manager della CAAW-China Art Archives and Warehouse, spazio artistico diretto dall’artista e architetto Ai Weiwei. Consulente per progetti e istituzioni internazionali (MoMA, ICP, Pro Helvetia, Royal College of Arts) e collezioni private, Beatrice ha scritto ampiamente di arte contemporanea in Cina ed Asia per cataloghi e pubblicazioni di settore, ed è corrispondente in Cina per Flash Art International. Ha organizzato varie mostre in Cina e in concomitanza di Biennali di Pechino, Shanghai e la Shenzhen Biennale di Architettura e Urbanismo, nonchè è tra le fondatrici e direttore artistico del festival sperimentale Borderline-Moving Images (2006/2007). Nel 2006 ha fondato BAO Atelier, uno studio creativo per la ricerca integrata di pratiche editoriali, curatoriali e di design. Beatrice ha dedicato la sua ricerca particolarmente a pratiche interdisciplinari di produzione visiva e rappresentazione spaziale, e alle forme critiche di intervento urbano nell’Asia contemporanea.
 
Consiglia questo evento ai tuoi amici
Contatti
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Ufficio Relazioni esterne e Stampa
Deborah Chiodoni - Paola Cuneo - Valeria Gasparotti
Via San Vittore 21 - 20123 Milano
T +39 02 48555 343 / 372 / 381 / 450 – C +39 339 1536030
[email protected] | www.museoscienza.org
BAO Atelier HK ltd. | Beijing/Hong Kong
Beatrice Leanza

Chaoyang District, Jiuxianqiao Road n. 26
Jingdu Guoji Bldg 2D – 1703
100016 – Beijing, China
www.thebao.com
[email protected]
M (IT) +39 338 2944 688
Link
www.museoscienza.org
Allegati


- Altre Mostre in corso
- Altri eventi su arte
- Tutti i prossimi eventi


CALENDARIO EVENTI
D
L
M
M
G
V
S
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
   maggio 2024 >>
  Cerca per categoria
 

 IN PRIMO PIANO
» tutti gli eventi
 NEWS EVENTI
07.05.2024
A Lugano la mostra ‘Calder. Sculpting Time’
06.05.2024
Viaggio in Italia. Itinerari di architettura contemporanea
26.04.2024
Storie di luce, silenzio e intimità nella mostra 'Aldo Amoretti – Ascoltare i luoghi'
23.04.2024
Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists II
18.04.2024
The Amazing Walk: l’installazione di Amazon al Fuorisalone 2024
» tutte le news eventi
Marazzi
Condizioni generali | Informativa PrivacyCookie  | Note Legali | Contatti/Assistenza | Lavora con noi | Pubblicità |  Rss feed
© 2001-2024 Edilportale.com Spa, P.IVA 05611580720 n°iscrizione ROC 21492 - Tutti i diritti riservati
Iscritta presso il Tribunale di Bari, Num.R.G. 1864/2020 © Riproduzione riservata