16/09/2021 - Habitat è la nuova collezione di lavabi in gres porcellanato firmata Atlas Concorde. Con un know-how maturato sui rivestimenti e pavimenti per interni ed esterni, e sui countertop e piani di lavoro di cucine, il brand ha sviluppato un nuovo progetto che garantisce elevate prestazioni sia in ambito retail che contract. Una proposta che attinge per la scelta delle finiture dal catalogo delle collezioni aziendali ed è articolata in due linee: Contract, progettata dal Centro Stile dell’azienda e dedicata ai general contractors; Design, dall'estetica ricercata. Novità 2021 della linea Design è la serie di lavabi Dialogo firmata da Mario Ferrarini.
Atlas Concorde Habitat combina la ricerca estetica agli aspetti funzionali del gres, ideale per le superfici bagno: salubre e facilmente igienizzabile, semplice da pulire grazie alla sua impermeabilità e compattezza che lo rendono resistente alle macchie, resistente alle abrasioni e all’usura del tempo.
Atlas Concorde Habitat è un progetto che integra diversi aspetti tra struttura, finitura ed estetica, esplorando il modo in cui le forme possono interagire e fondersi con le superfici e dar vita a interni con una precisa cifra stilistica.
Dialogo, la prima collezione della linea Design firmata Mario Ferrarini
Della serie Design fa parte Dialogo, la prima collezione disegnata in collaborazione con il designer Mario Ferrarini. Progettista con grande esperienza nel settore arredo bagno, Ferrarini ha lavorato su linee parallele con un disegno calibrato che valuta con attenzione spessori e sezioni per realizzare lavabi dedicati ai progetti d'interior design.
Il nome stesso, Dialogo, esprime la genesi del progetto: dialogo tra i materiali, in armonia o a contrasto; tra superfici differenti; tra una realtà industriale come Atlas Concorde e il mondo del design.
Dialogo segna il ritorno alle geometrie elementari, a quel minimalismo che contraddistingue lo stile di Mario Ferrarini, in una relazione virtuosa tra dinamismo e bilanciamento delle forme.
"Per Atlas Concorde non abbiamo immaginato di realizzare semplicemente una famiglia di lavabi, ma abbiamo generato un dialogo tra materia esistente e potenziale derivante", spiega il designer. Dialogo non è esclusivamente il tema dell’oggetto, ma, in primo luogo, l’esperienza di un progetto. Con il team aziendale abbiamo discusso profondamente sulle esigenze partendo dal know-how, sul senso se fare o meno qualcosa di nuovo, se fosse una reale necessità e quale fosse il progetto che necessariamente doveva nascere da una grande cultura industriale consolidata.
Dialogo è stato proprio il percorso di confronto che poi rimane, aldilà del progetto, nella mia esperienza di vita. Persone, parole, tempo.
C’è stata una sorta di flusso che ha convogliato ogni pensiero a questo nome Dialogo.
Dialogo è anche l’espressione perfetta del progetto formale, che semplifica in questo unico termine l’intero storytelling. Dialogo tra le superfici e l’oggetto, il lavabo: due elementi che si richiamano, in un'unica composizione estetica".
Una delle particolarità offerte dal grès porcellanato è la possibilità di mantenere l’estetica del progetto uguale a se stessa, grazie ai particolari tagli delle lastre che permettono di avere, ad esempio la presenza della vena del marmo costante nel punto voluto. Un effetto impossibile da ottenere con il marmo naturale.
"Mentre l’intuizione dell’anima del progetto è stata immediata, una volta trovato e definito il concept, l’operazione di individuazione dei lavabi “alto vendenti” è stata la parte più complessa su cui abbiamo agito in modo chirurgico, lavorando con attenzione millimetrica. Definiamo “alto vendenti” quei prodotti che facilitano una veloce rotazione del magazzino e le conseguenti celeri consegne. Abbiamo tenuto in considerazione l’ottimizzazione delle lastre di grès e ciò ha implicato un ulteriore vincolo relativo proprio all’individuazione delle vene da replicare, sempre per garantire al cliente l’acquisto di ciò che ha scelto.
Grazie al gres porcellanato, abbiamo realizzato un prodotto di design che amplifica le potenzialità di ciò che la natura offre, in virtù delle caratteristiche e dei valori della ceramica.
Si è trattato quindi di un’operazione progettuale che nasce dall’analisi del materiale che stavamo utilizzando".
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