13/06/2017 - Dallo scorso 8 giugno a Firenze una rassegna in vari spazi della città, e non solo, è partita alla riscoperta della figura dell'architetto fiorentino Vittorio Giorgini e quello che i suoi studi e il suo lavoro hanno lasciato in eredità, ma anche per riscoprire una stagione ricca di fermenti culturali – quella della Firenze degli anni Cinquanta e Sessanta – e i suoi protagonisti.
Personalità di rilievo, Giorgini è stato un protagonista della cultura di casa nostra nel secondo dopoguerra. A lui, alla sua vita e alle sue opere è dedicata la rassegna “VITTORIO GIORGINI Architetto (1926-2010)”, promossa da Fondazione Architetti Firenze, B.A.Co. - Archivio Vittorio Giorgini, Ordine degli Architetti di Firenze, Comune di Firenze e Mus.e, che vede coinvolti diversi spazi in città e non solo (dalla Palazzina Reale al Museo Novecento, fino a Baratti, dove si trovano alcune delle testimonianze più importanti del suo lavoro) e che prevede convegni, lecture, workshop e mostre in vari luoghi di Firenze e della Toscana, in collaborazione con le più importanti istituzioni della regione e con realtà internazionali.
Diventato famoso per il progetto di casa Saldarini (Baratti,1962), nota anche come “casa Balena”, Giorgini aveva prima realizzato “casa Esagono” (sempre a Baratti, nel 1957, oggi restituita alla fruizione pubblica) e il singolare allestimento della galleria d'arte "Quadrante" a Firenze (1959). Un'opera, anche questa, basata sullo studio delle forme della natura, a cui l'architetto si è dedicato ininterrottamente dalla metà degli anni '50.
Nell'arco di circa sessant'anni, il suo principale interesse si è rivolto all'osservazione delle strutture naturali considerate come modelli in grado di fornire indicazioni utili per la definizione di nuove soluzioni progettuali.
“Con questa iniziativa l'Ordine degli Architetti di Firenze vuole ricordare una figura molto importante della cultura fiorentina negli anni '60, ma lo fa riportando al centro i contenuti della sua ricerca che riteniamo ancora attuale. Le teorie spaziali di Vittorio Giorgini derivate dallo studio della natura e delle forze che la informano, sono l'espressione più chiara di quell'atteggiamento olistico che oggi viene sempre più evocato per il futuro dell'architettura", spiega Roberto Masini, presidente dell'Ordine degli Architetti di Firenze.
“L’idea di evidenziare e raccontare l'opera di Vittorio Giorgini rientra nelle scelte progettuali di valorizzare personaggi come Giorgini che hanno avuto un'importanza strategica nell'evoluzione del linguaggio e della composizione spaziale per tante generazioni future”, sottolinea Tommaso Rossi Fioravanti, presidente della Fondazione Architetti Firenze.
Il 16 giugno si aprirà poi la mostra dedicata alla galleria “Quadrante” al Museo Novecento di Firenze. Durante il periodo di apertura della mostra sono previsti incontri con artisti e curatori che conobbero Giorgini e collaborarono alla programmazione della galleria.
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