10/04/2015 - La Clínica Ali Mohammed T. Al-Ghanim, progettata da AGi architects, si trova nel Kuwait ed essendo incentrata su aspetti come la sicurezza e la privacy, si propone come struttura pionieristica nel settore 'ospedaliero'.
L'edificio è percepito da lontano come un elemento monolitico, eretto dietro alte pareti che lo rendono simile a una fortezza contro gli atti vandalici e massimizzano al contempo la privacy del complesso.
Il tradizionale concetto di facciata come elemento fonte di luce, viste esterne e ventilazione, è invertito; ad assolvere a queste funzioni vi sono i patii, scolpiti nel volume e rivolti verso l'interno per garantire la privacy.
Un foglio di metallo anodizzato perforato consente alla luce di filtrare all'interno e, contemporaneamente, chiude la superficie esterna dei patii costituendo la soglia tra esterno e interno.
Ilpaziente, entrato nella clinica, viene accolto da un mosaico di ceramica colorata che lo accompagna e lo orienta, attraverso l'edificio, grazie all'uso di differenti colori abbinati ai diversi reparti. Questo sistema, comune in ambito ospedaliero, è particolarmente utile quando gli utenti, come in questo caso, hanno culture, lingue e alfabeti diversi (devanagari, arabo o romano).
Data la varietà e la densità delle funzioni ospitate dalla clinica, gli spazi sono stati suddivisi in più dipartimenti indipendenti in grado di operare in modo indipendente. La circolazione interna è organizzata in forma fluida, avendo concepito lo spazio come una successione concatenata di camere, aree comuni, evitando al massimo lo schema tradizionale “a corridoio” tipico della tipologia ospedaliera.
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