17/04/2013 - Una delle archistar più “presenti” durante l'ultima edizione del Salone del Mobile appena concluso è sicuramente Daniel Libeskind. Il suo contributo ha spaziato dalle installazioni al design di prodotto. È sua, difatti, l'installazione Beyond the Wall, all'interno della Mostra Evento Hybrid Architecture & Design, promossa dalla rivista Interni, che per una settimana è stata ospitata nel Cortile d’Onore Seicentesco dell'Università Statale di Milano.
L’installazione, ideata per Cosentino Group, è nata dall'idea di una struttura che si sviluppa lungo una spirale policentrica, aprendosi a una pluralità di direzioni lungo molteplici traiettorie, così come l’architettura deve interagire con una pluralità di idee, discipline, desideri e ambizioni.
“Il rivestimento esterno della parete, realizzato con le superfici batteriostatiche in quarzo Silestone®, propone una geometria che dà forma a un motivo frattale che richiama la Sezione Aurea. Il motivo è parte integrante dell’architettura della parete, che porta con sé la struttura logica e la proporzione della scala modulare. Una sorta di scheggia penetra la figura: è la sovrapposizione di un motivo che rompe la scala e dissolve la forza dei piani che, torcendosi, tendono verso l’alto. È un mosaico matematico, una rete mobile che scorre e s’interrompe senza mai ripetersi: è il ‘frattale’, un concetto moderno di piastrella. La finalità è trovare il simile che mai torna a ripetersi, e per questa ragione il rivestimento deve essere a-periodico. S’incastra e si fissa assieme in un’infinita logica aperta, creando come una rete, cosicché il rivestimento possa crescere come fosse una ramificazione”.
Numerose le aziende che hanno chiesto all'architetto statunitense un contributo. Tra queste Artemide, per la quale Libeskind ha creato la lampada da tavolo Paragon. “Paragon”, spiega l'autore, “è composta da quattro segmenti piegabili che permettono di creare molteplici e interessanti forme geometriche che assumono diverse sembianze, da quelle di un uccello a quelle di un razzo pronto per il lancio. La testa che contiene i LED funge da modello esemplare (“paragon”) per tutte le altre potenziali forme che ne derivano”.
Altro noto brand ad aver avuto un contributo da Libeskind è Fiam che ha celebrato il suo quarantesimo anniversario presentando l'inedita collezione di specchi creato da Libeskind dal nome The Wing. La collezione reinterpreta lo specchio come oggetto magico che agisce sullo spazio. Dalle tracce incise sulla sua superficie, lo specchio ha il potere affascinante di trasmettere il mistero di ciò che vi è riflesso. “Per risvegliare gli occhi dei dormienti” disse bardo cieco, attribuendo allo specchio l’impronta di un segno dinamico che si staglia sui volti di chi lo osserva. Così The Wing suggerisce l’enigma del risveglio sull’ala dei sogni e desideri dell’uomo, interpretando il “decostruttivismo” di cui Libeskind è una delle massime espressioni.
L'azienda Jacuzzi® ha presentato l'esclusiva vasca Flow progettata da Libeskind. Partendo dall’innovativa City Spa, è il risultato dell’interazione tra due geometrie classiche, con una base circolare che torcendosi si trasforma progressivamente nel top deck quadrato. La sua forma ricorda le intricate terme romane e le eccentriche cisterne del barocco, oltre a richiamare il movimento rotatorio di un vortice marino. L’idea fondante del progetto è di trasformare ciò che è abitualmente considerato un oggetto puramente funzionale, in una lussuosa icona del design dotata della tecnologia idromassaggio di Jacuzzi®.
Nina è, invece, il nome della maniglia progettata da Libeskind per l'azienda italiana Olivari e presentata in anteprima ai Saloni 2013.
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