17/10/2011 - Belgio: è letteralmente “attraversata” dal paesaggio la nuova opera architettonica “Reading between the Lines” (“Leggendo tra le righe”), realizzata nel piccolo centro agricolo di Borgloon (regione dell’Haspengouw) dai giovani architetti belgi, classe 1983, Pieterjan Gijs e Arnout Van Vaerenbergh, fondatori dello studio Gijs van Vaerenbergh.
L’opera, che nelle fattezze ricorda una chiesa, rientra nel novero degli interventi previsti dal programma quinquennale d'arte pubblica “Z-OUT”, promosso dal museo Z33 di Hasselt e finalizzato alla costruzione di nuove funzioni culturali ed artistiche nella regione fiamminga di Limburg.
Proposito dell’opera è infatti favorire la riflessione sul crescente abbandono della pletora di piccole chiese presenti nella regione dell’Haspengouw, dovuto al numero sempre più basso di parrocchiani. “Il progetto affronta temi come la scala, la pianta etc…ma al tempo stesso esso trascende la questione strettamente architettonica. Questo edificio non ha una funzione ben definita, la sua peculiarità sta nell’esperienza visiva che offre, potrebbe essere inteso come segno disegnato nello spazio”, spiegano i progettisti.
Pensata come “un oggetto d’arte trasparente”, la struttura, alta 10 metri, vede l’accostamento di 100 sottili lastre e 2mila colonne di acciaio, attraverso cui è possibile scorgere l’ambiente circostante. L’osservatore esterno, in base alla posizione assunta, distingue l’edificio come un volume pieno o come una presenza effimera, parzialmente celata da paesaggio. Chi è all’interno della struttura può invece guardare l’intorno attraverso una serie di tracce orizzontali astratte.
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