07/01/2014 - Grossi muri di pietra che hanno memoria di tempi lontani nascondono dettagli inediti immersi in uno spazio reinventato dallo studio Eutropia di Firenze, per un collezionista d’arte italo-londinese. Full of Void, un’architettura sintesi perfetta di esigenze contemporanee e di un lontano mondo rurale.
Una scatola che ricorda e conserva totalmente tutti gli strati di un tempo e di una toscanità che non si possono perdere. All’esterno una casa quasi mimetica, accoccolata sulle colline del chianti aretino, all’interno un focolare reinventato per ospitare amici da tutto il mondo. Una rivoluzione totalmente legata al presente, solo alcune tracce visibili di tecniche, materiali e sapori antichi.
“Questo e’ il posto in cui vengo quando voglio rilassarmi”, è la prima cosa che viene in mente a Fabrizio, il proprietario, pensando a questa casa. “Svegliarsi la mattina con questo silenzio, senza i rumori frenetici della città, fare colazione con gli amici in terrazza e assaporare questo posto meraviglioso: e’ proprio la semplicità’ di questo luogo che mi affascina e mi cattura”.
“La prima volta che sono entrato in questa casa – spiega il progettista Ugo Dattilo dello studio Eutropia – ho percepito che esisteva una complessità spaziale che era stata intrappolata dagli interventi precedenti e aspettava solo di essere risvegliata. Così ho deciso di sottrarre il più possibile per creare dei vuoti in cui lo spazio potesse fluire libero”.
Grazie a queste operazioni sono venute alla luce le memorie costruttive e materiche della casa: muri in pietra, antiche travi lignee e roccia affiorante. In questo modo, ricercando un dialogo trasversale tra i tempi, questi elementi sono stati affiancati a nuovi materiali come il vetro, la resina, il corten. Il resto è merito della luce che confluisce tra i piani, i mezzani, le finestre interne. Gli spazi sono stati disegnati per esserne investiti e avvolti. La luce irrompe anche dalle due grandi specchiature, quasi dei tagli voyeuristici negli spessi muri di mattoni e pietra che, creando un filo diretto tra il living e l’esterno, trascinano all’interno le colline verdi che dipingono l’orizzonte: il più bel quadro che la casa possa possedere.
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