Centro parrocchiale Madre Teresa di Calcutta, Bolzano, Siegfried Delueg (Foto: Alessandra Chemollo)
25/11/2013 - Nell'ambito della Festa dell'Architettura, svoltasi giovedì scorso a Bolzano, sono stati consegnati i Premi Architettura Alto Adige 2013. Fra i 149 progetti candidati, la giuria, composta da Adolfo Natalini (Italia), Tom Vack (USA) e Axel Simon (Svizzera), ha decretato vincitrici le seguenti opere architettoniche.
Il 1° Premio è stato assegnato al Centro parrocchiale Madre Teresa di Calcutta di Bolzano dell'architetto Siegfried Delueg che vince anche il premio “Public”. Circondati da alta e densa edilizia abitativa, gli edifici sacri sono stati mantenuti volutamente modesti, chiaramente composti e a misura d’uomo. Il complesso ecclesiale si estende in una sequenza di corpi di fabbrica alternati a spazi a cielo aperto.
Il Premio "Housing" è stato vinto da Casa Pliscia 13 a Pieve di Marebbe dello studio Pedevilla Architekten che si aggiudicato anche il premio del Pubblico raccogliendo il maggiorn numero di voti online. L'ensamble residenziale fa riferimento a una tipologia costruttiva tradizionale del “Viles”. Le due strutture sfalsate, con il loro prudente inserimento nel fianco della collina, corrispondono al tipo di azienda agricola locale a coppia. Ornamenti regionali e caratteristiche, come il tetto a falde, la loggia e le facciate in legno vengono ricodificate con un’interpretazione chiara e indipendente.
La trasformazione e l'ampliamento della cantina vinicola Nalles Magrè a Nalles di Markus Scherer vince il Premio "Office & Industry". Il nuovo edificio, posto su uno zoccolo, è in cemento isolante pigmentato color marrone-rossiccio, a formare un´unità cromatica e materica con il recinto del cimitero della chiesa adiacente e con le rocce porfidee di cui è composto il crinale retrostante. L´intradosso della piastra del tetto segue invece le linee di forza e forma una superficie irrigidita come un origami.
Il Premio “Tourism” è stato assegnato all'Impianto di risalita – Merano 2000 progettato dall'architetto Roland Baldi. La vecchia stazione a valle è stata sostituita da una nuova costruzione composta da due corpi edilizi tra loro nettamente differenziati per materiale, forma e funzione. Il volume più massiccio è un corpo a copertura piana a due livelli realizzato in c.a. a vista ed è composto di due compatti volumi paralleli e sfalsati. Intersecato con l'edificio lineare vi è l´involucro in acciaio rosso del nucleo tecnico della mobilità. La nuova stazione a monte si compone di un basamento massiccio con i vani tecnici, l’involucro rosso coperto di lamiera stirata del macchinario perpendicolare al pendio, due volumi vetrati per i binari e il blocco in linea del bistrò e zona picnic con una facciata in vetro.
Il Premio “Interior” se l'è aggiudicato Casa Burger Oberschmied a Monguelfo dell'architetto Stefan Hitthaler.
MoDus Architects vince il Premio “Open spaces” per la Circonvallazione Bressanone-Varna. Le barrire acustiche, presenza determinante nel paesaggio, sono state studiate piegandole al fine di armonizzarsi al contesto con l’utilizzo del legno in moduli variabili, nel tentativo di eliminare quella sensazione di “prefabbricazione anonima” insita in questi elementi. I portali del tratto di Bressanone si adeguano alla morfologia del terreno secondo il tracciato stradale, disegnando superfici spaziali curve, che nascono dalla forte obliquità con la quale l’asse stradale interseca il piano inclinato delle scarpate, veri e propri nastri che si muovono nello spazio e diventano rivestimento di galleria, muri di sostegno e parapetti del sottopasso sottostante.
Il Premio “Renovation” è stato assegnato al Messner Mountain Museum Ripa nel Castello di Brunico il cui intervento porta la firma di EM2 Architekten. Il compito era risanare le vecchie mura, eliminare le parti non storiche, rendere nuovamente visibile e leggibile il passato e le epoche originali. Gli edifici d’ampliamento nella zona d’ingresso del castello e la massiccia scala che conduce sul tetto della torre sono consapevolmente costruiti in legno per facilitare la diversificazione tra nuovo e vecchio, tra caducità e continuità.
|