12/05/2006 – Gli italiani dello studio 5NOVE_architettura, formato da Alessandro Console, Giuditta Benedetti e Alessio Cancellieri, si sono aggiudicati il primo premio dell’VIII Concorso Internazionale bandito dalla rivista messicana Arquine con oggetto un “Museo del sito archeologico di Tulum” .
Della giuria facevano parte Mario Schjetnan (architetto paesaggista/professore della Università di Harvard), Mauricio Rocha (architetto/professore della Università Anáhuac), Carlos Jiménez (architetto/membro della giuria del Premio Pritzker) e Julio Valencia (architetto/Istituto Messicano di Antropologia e Storia - INAH).
Trattandosi del terzo sito archeologico più visitato del Messico, il programma dell’ente banditore prevedeva per Tulum la realizzazione di un complesso dotato di locali per le esposizioni permanenti e temporanee, servizi, caffetteria, negozi, uffici e magazzini/locali tecnici, nonché lobby visitatori e spazi per esposizioni all'aperto.
Il progetto dello studio 5NOVE_architettura prevede uno stretto rapporto tra il sito archeologico e la foresta con cui esso si relaziona. Il Museo previsto, “la cui copertura crea una radura nella massa vegetale” , è interamente ipogeo. Addizione e sottrazione di blocchi di pietra danno origine ad una serie di ambienti autonomi alternati a zone aperte.
Gli spazi museali illuminati dall’alto attraverso elementi monolitici, creano, in un’atmosfera mistica e suggestiva, i differenti percorsi espositivi.
“Il progetto, quindi, è costituito da due ambienti paralleli: le stanze sotterranee che si relazionano con l'immaginario delle antiche architetture messicane, e una stanza virtuale superiore costituita dal cielo a dagli alberi. La parte inferiore è raggiungibile da un percorso non lineare che connette la quota della strada con quella dell'edificio, un percorso esperienziale che non mostra subito il museo, ma lo disvela progressivamente. […] Le pareti sono caratterizzate da un trattamento superficiale che, ispirandosi alle antiche decorazioni maya, crea una tessitura che filtra e decompone la luce esterna” .
La giuria ha assegnato il secondo premio agli statunitensi Gilberto Rodriguez e Inés Brito, il terzo premio ai messicani Fernando Cuè, Mauricio Garcìa Cuè, Omar Bruno Rangel, Paola Muñoz Espinosa e David Adàn Acevedo.
Arquine
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