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I vincitori de “Il Colore: materia per l’architettura”
1° premio a 5+1AA_Femia Peluffo e agli studenti del Politecnico di Milano
Autore: cecilia di marzo
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27/03/2007 – Si è conclusa la mostra dei progetti vincitori del Premio internazionale di architettura “Il Colore: materia per l’architettura” , bandito da Faenza Editrice con la partecipazione di Finstral, Impronta, Novelis, Oddicini, Pellini, Sikkens e Somfy e con il patrocinio di Saiedue, Federlegno-Arredo, UNCSAAL e O.N. Organizzazione Nike.

La giuria era composta da: prof. Arch. Cesare Stevan (Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano), dott. arch. Rafael Vila i Rodriguez (esperto internazionale), prof. arch. Giancarlo Rosa (Facoltà di Architettura la Sapienza, Roma), dott. arch. Giancarlo Marzorati (esperto internazionale), dott. arch. Fabrizio Bianchetti (Direttore della rivista “FRAMES - Architettura dei Serramenti”), dott. arch. Aldo Bottoli (colour designer, delegato SAIEDUE), dott. arch. Marco Dissoni (Ufficio Tecnico UNCSAAL) e dott. arch. Andrea Negri (Presidente FEDERLEGNO-ARREDO).

PRIMA SEZIONE - architetti, ingegneri e progettisti in genere

Nella prima sezione è risultato vincitore del 1° Premio il progetto di 5+1 AA_Alfonso Femia Gianluca Peluffo con il titolo “Area dei Frigoriferi Milanesi, Edificio Stecca” , con la seguente motivazione:
“Un convincente risultato all’interno di nuove tendenze espressive e nell’ambito di un’architettura che si confronta con l’esistente senza negarlo e rigiocandolo nella sua monocroma e monotona geometria con gli effetti di una nuova pelle/pellicola di vetro, lucida arricchita da un efficace apporto della luce artificiale.
Coerente all’impostazione generale appare il trattamento sofisticato degli interni”.

2° Premio il progetto di Giovanni Cucini (capogruppo) con Davide Brembilla, Antonio Viscomi, Mirko Zanga, di Bergamo, con il titolo: “4+1 Wood Housing in Ponteranica” .
“Il progetto offre una interpretazione originale del tema del colore escludendo ogni artificialità; partendo dalla scelta di un materiale naturale – il legno - ne assolutizza l’uso fino ad ottenere un risultato architettonico a basso impatto cromatico fortemente armonizzato al contesto”.

3° Premio il progetto di Ernst Giselbrecht (Ernst Giselbrecht + Partner) di Graz (Austria), con il titolo “Biocatalysis at Technical University Graz”, con la seguente motivazione:
“La severa scelta compositiva che caratterizza l’edificio e le rigide linee che ne strutturano il fronte principale, trovano un efficace contrasto nelle vibrazioni cromatiche offerte dagli schermi mobili e si rifondono in una sorprendente dinamicità dell’insieme”.

La Giuria ha decide assegnato la Targa NOVELIS, con un premio speciale da € 500,00 per l’impiego più innovativo del laminato in alluminio preverniciato al progetto di Andrea Klimkova (capogruppo) con Andrej Alexy, di Bratislava (Repubblica Slovacca), con il titolo: “Mondrian apartment building in Bratislava” .
“In un’architettura d’impianto tradizionale l’uso dei laminati in alluminio colorato introduce con semplicità di applicazione la possibilità di molteplici soluzioni cromatiche; che nel caso specifico, attraverso i colori primari, riproducono un brillante effetto compositivo ”

La Targa ODDICINI, con un premio speciale da € 500,00 per il miglior progetto nella categoria alberghiera/congressuale è andata al progetto di Alberto Bertolini (capogruppo) con Cristina Carozzi, Alessandra Galli, di Luvinate (VA), con il titolo: “Ampliamento del centro per disabili motori “Sim-Patia” di Valmorea (CO) , 2001-2006”.
“L’edificio è inteso come un’articolazione di pareti fisse e mobili che trovano anche nell’uso dei colori e delle superfici una scenografia variabile che ben si adatta all’uso polifunzionale della struttura”.

La Targa FINSTRAL, con un premio speciale da € 500,00 per il miglior progetto che prevede l’impiego di componenti in PVC al progetto di Reinhard Moosmang, di Gräfelfing (Germania), con il titolo: “Social Housing in Krailling” , con la seguente motivazione:
“Un’architettura residenziale in cui viene esaltata l’articolazione dei diversi elementi costruttivi in cui prende evidenza particolare l’uso dei serramenti“.

La Targa TABU, con un premio speciale da € 500,00 per il miglior progetto che meglio valorizza l’impiego del legno tinto e multilaminare nell’architettura di interni al progetto di Guglielmo Toscano, di Legnano (MI), con il titolo: “Caffè – Quotidiano” .
“L’uso del tranciato colorato consente di assecondare le variazioni cromatiche imposte dal progetto declinandolo prevalentemente attraverso l’uso di piallacci in legno“.

La Giuria, ritenendo di avere individuato molteplici progetti degni di attenzione, ha deciso di assegnare le seguenti segnalazioni:

Frigerio Design Group Srl, di Genova, con il titolo “Nuovo magazzino spedizioni Sambonet” a Orfengo (NO), con la seguente motivazione:
“Il progetto utilizza il colore per rompere la monotonia del tipo industriale prefabbricato. La combinazione tra vetro, colore e illuminazione notturna introducono una nuova percezione dell’edificio e del suo rapporto con il paesaggio al confine tra città e campagna”.

Benedetto Camerana (capogruppo) con: Giorgio Rosental, Johannes Werner Ernst, di Torino, con il titolo: “Le residenze Lotti 3-4 del Villaggio Olimpico in area Ex-Mercati Generali Torino 2006” , con la seguente motivazione:
“In un contesto urbano periferico, dove i colori degli edifici ripetono passivamente le tonalità ivi esistenti, contribuendo all’anoninimità dell’ambiente, i progettisti ricercano e trovano un rapporto tra arte contemporanea ed architettura che le dà forma proprio attraverso i particolari contrasti tra i colori impiegati”.

Gabriele Buratti (capogruppo) con: Oscar Buratti, Ivano Battiston, di Milano, con il titolo: “Loft a Busto Arsizio” , con la seguente motivazione:
“La proposta di dialogo tra la luce naturale ed artificiale trova risposta nei cromatismi talvolta anche prepotenti di superfici che sfruttano anche la magia delle trasparenze del vetro.
Il colore non risulta quindi un inserto ma parte integrale di una scenografia emotiva”.

Giovanni Vaccarini, di Giulianova (TE), con il titolo ”Nuovo cimitero di Ortona” , con la seguente motivazione:
“Significativa e culturalmente sollecitante risulta la riflessione progettuale che valorizza la presenza del colore in una architettura che tradizionalmente non lo contempla. Alle forti variazioni cromatiche prodotte dall’uso della pietra grezza si alternano con riuscito esito plastico le ampie superfici ad intonaco bianco e colorato”.


SECONDA SEZIONE - studenti delle facoltà di architettura, ingegneria e agli istituti di progettazione e design

Nella seconda sezione è risultato vincitore del 1° Premio il progetto di Chiara Trezzi (capogruppo) con Filippo Bari, Andrea Carlino, Emilio Colombo, Eugenio Giorgetta, Francesco Pittau, dal titolo: “Il colore della luce. Dall’alba al tramonto” , coordinatore del progetto professore Luigi Paolino del Politecnico di Milano – Polo regionale di Lecco, con la seguente motivazione:
“L’intervento affronta il tema del recupero delle aree industriali dismesse generalmente prive di identità e qualità urbana. La soluzione compositiva adottata ripropone la soluzione dell’emergenza angolare attraverso un fascio di edifici di sviluppo verticale. Il colore rosso intenso sottolinea la configurazione orizzontale radicata al terreno. Sulle torri il gradiente ottenuto dalla soluzione grafica proposta stempera il colore del basamento attraverso una allocazione che permette l’impiego di varie tavolozze cromatiche al fine di contribuire allo slancio verticale dell’architettura”.

2° Premio il progetto di Oliver Skerbs (capogruppo) con: Oliver Bauer, Ulrike Becker, Christina Hofmann, Dennis Laufer, Susanne Mück, Kais Nabli, Anna Schuster, Sven Segelken, Tamara Vojinovic, dal titolo “Light-Cocoon” , coordinatori del progetto Professore Wolfgang Rang e Professore Christian Bartenbach della University of Applied Sciences - Frankfurt am Main (Germania), con la seguente motivazione:
“Il tema dell’applicazione della luce colorata è svolto con notevole efficacia. Si apprezza la modalità di impiego della tecnologia di gestione delle sorgenti colorate e delle superfici specchianti. La struttura realizzata è capace di sorprendere, suscitare curiosità nel passante, indurre comportamenti di gioco allo scopo di “risolvere” e dare significato a spazi o zone di passaggio o residue. La proposta possiede quasi la capacità di tematizzare indistinte aree periferiche”.

3° Premio il progetto di Carlo Pisano (capogruppo) con Nicola Cani, Giaime Meloni, Massimo Congiu, dal titolo: “DIA_CUBES” , coordinatore del progetto professore Carlo Aymerich della Facoltà di Ingegneria – Dipartimento di Architettura di Cagliari, con la seguente motivazione:
“Il padiglione si rappresenta con leggerezza e trasparenza quasi totale capace di garantire il dialogo, qualora sia necessario, tra chi “vive” il suo interno ed il contesto nel quale è inserito. Sulle quinte sceniche si ripropongono le identità cromatiche del luogo come scelta di “partecipazione” al sito che risulta di rilevante interesse storico”.

La Targa SAIEDUE “Luisa Casadio” , con un premio speciale da € 500,00 (+ targa all’Istituto) per l’uso del colore nell’architettura residenziale è stata assegnata al progetto di Per Pedersen (capogruppo) con: Christian Felgendreher, Christina Köchling, Johannes Olfs, Stefanie Schleipen, dal titolo “Project 1:1 Valentinswerder” , coordinatore del progetto professore Per Pedersen della University of the Arts, Berlin Department of Architekture (Germania), con la seguente motivazione:
“Una piccola casa non per abitare, ma per il gioco inserita nella natura. L’edificio è risolto attraverso il dialogo tra la pelle esterna in legno naturale a doghe, i semplici infissi verdi e l’interno monocromatico di molti verdi diversi steso su tutte le superfici. Il sapiente gioco della luce ripropone quell’accogliente condizione di cangianza e variabilità cromatica presente in natura. Stimolante la presenza del complementare rosso, capace di rendere ancora più coinvolgenti i verdi impiegati”.

La Targa UNCSAAL, con un premio speciale da € 500,00 (+ targa all’Istituto) per l’impiego più innovativo del colore attraverso l’impiego di componenti in alluminio è andata al progetto di Marco Cortinovis (capogruppo) con Alberto Cannizzaro, dal titolo “Rottura di scatole” , coordinatore del progetto professoressa Immacolata Concezione Forino della Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano, con la seguente motivazione:
“In questo progetto di trasformazione di un edificio esistente assume valore determinante, per il suo rinnovamento, l’uso di materiali secondo modalità innovative. Così l’alluminio, che oltre al rivestimento delle facciate ed alla sostituzione dei serramenti, entra a riconfigurare l’interno e viene assunto per una sperimentazione dai prevedibili positivi esiti”.

La Targa FEDERLEGNO/ARREDO, infine, con un premio speciale da € 500,00 (+ targa all’Istituto) per l’impiego più originale del colore in accordo a componenti o sistemi in legno è stata assegnata al progetto di Marcella Sibona (capogruppo) con Federica Emanuel, dal titolo “Wonder@colour” , coordinatore del progetto professore Guido Laganà del Politecnico di Torino – 2a Facoltà di Architettura.
“La proposta si configura come una soluzione di design che definisce un oggetto versatile che può “costruire” spazi diversi in cui il legno con i suoi colori naturali, con impregnanti colorati o con diverse lavorazioni di superficie contribuisce a nuove soluzioni formali ”.


  Scheda progetto: Area dei Frigoriferi Milanesi
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