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10/04/2009 – La città di Copenhagen ha ufficialmente annunciato il vincitore del concorso internazionale per la progettazione della nuova casa della cultura e della biblioteca cittadina. A progettare i volumi sarà la cordata composta dagli studi di architettura danesi Cobe e Transform.
Il progetto vincitore prevede la realizzazione di un complesso composto dal volume rigenerato della vecchia casa della cultura, due biblioteche costruite di recente e una nuova area pubblica. La struttura sorgerà nel settore nord ovest di Copenhagen, situato tra la zona ad alta densità urbana di Nørrebro e i villaggi residenziali ai margini della città . Nonostante molti risiedano e lavorino nel quartiere multietnico, la maggior parte della cittadinanza vive la zona esclusivamente come luogo di transito automobilistico, in direzione dei vicini nodi stradali a carattere extraurbano.
Il fine ultimo dell’operazione è creare un potente landmark, capace di vivacizzare il quartiere di destinazione innescando un nuovo senso di comunità e creando nuove relazioni tra la zona ed il resto della città . Posizionato al cuore del settore, immediatamente riconoscibile, il complesso polifunzionale è progettato per stagliarsi con decisione all’interno dell’area a carattere urbano, tessendo nuove relazioni con le emergenze architettoniche dell’intorno.
Nella proposta di Cobe e Transform, la struttura, estesa su una superficie pari a 1800 metri quadri, dispone di due ingressi pubblici, rispettivamente collocati sul lato nord e sud dell’edificio. Il foyer del Centro diventa un itinerario urbano accessibile a tutti, tramite cui si possono raggiungere diverse zone del quartiere. “Tutti potranno legittimamente passeggiare attraverso la struttura solo per il gusto di farlo. Così facendo, molta più gente verrà invogliata a passare del tempo all’interno dell’edificio, progettato per accogliere l'intera comunità , agendo come una piattaforma di dialogo. I tre principi democratici del complesso sono ‘apertura’, ‘accessibilità ’ e ‘trasparenza’”, spiegano i progettisti del team.
La geometria dinamica del complesso è basata sull’alternanza di spazi aperti e chiusi, occupati da biblioteca e funzioni fisse, ma anche da aree flessibili. Gli spazi aperti creano una relazione costante con il conteso urbano circostante; le aree chiuse, dove sono collocate anche attività dedicate ai più piccoli, creano un clima caldo e o raccolto, pensato per favorire l’apprendimento e la concentrazione. Sull’ultimo piano dell’edificio sorge il grande auditorium del centro, da cui poter godere di un’ampia vista panoramica sulla città .
Secondo i dati ufficiali, la struttura dovrebbe essere pronta entro il 2010.
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