17/12/2008 – Sarà
Francesco Gatti a progettare il
Museo dell’Automobile di
Nanjing, Cina. Classe 1973, l’architetto romano (che, già da diverso tempo, si divide tra la capitale italiana e Shanghai) ha meritato il primo posto nella competizione internazionale per la progettazione del nuovo Centro, dedicato al mezzo di trasporto più popolare nella storia degli ultimi due secoli.
Caratteristica principale del volume, un sistema di “doppia circolazione”, che consente ai visitatori di ammirare la collezione del Museo muovendosi tanto a piedi, quanto all’interno della propria autovettura. A permettere tutto questo, la struttura interna dell’edificio, costituita da una rampa a spirale divisa da una superficie vetrata in un’area esterna, destinata alla circolazione delle automobili, ed una interna, pensata per i pedoni.
Stando a quanto stabilito dal progetto, la rampa carrabile vede i visitatori automuniti muoversi su un percorso che, principiando dal piano terra, ritmato da brusche salite e discese, conduce all’ultimo livello della struttura. La varietà delle inclinazioni consente di ammirare la collezione del Museo fruendo di varie prospettive ed angolazioni. Ai piani bassi (caratterizzati dalla presenza di alti soffitti - fino a 9 metri per il livello 0 della struttura) i veicoli più moderni, quelli superiori ospitano invece gli esemplari d’epoca.
Sull’ultimo livello della struttura, Gatti disegna un parcheggio dove poter lasciare il proprio veicolo per visitare a piedi il museo, percorrendone il tragitto “interno”. Passeggiando sulla rampa pedonale - caratterizzata da una leggera pendenza (da 0 a 7%), quasi fosse uno scivolo - è possibile raggiungere il pian terreno senza sforzo. L’assenza di gradini, barriere o forti dislivelli è pensata per evitare ogni sorta di distrazione nella fruizione dell’itinerario museale.
A destra e a sinistra della rampa, le varie funzioni del Centro: open space, uffici, sale riunioni, sale per conferenze, laboratori, bagni e cucine suddivisi da pareti in vetro. Giunti alla fine del percorso, degli ascensori riportano i visitatori all’ultimo piano, dove poter recuperare la propria autovettura.
I fronti esterni della struttura appaiono alla maniera di “un foglio di cartone ripiegato e spieghettato piú volte, dove ogni piega sará la scusa per esporre, in un inclinazione adeguata le automobili agganciate al pavimento inclinato. L’edificio si presenterà come un espositore di automobili a scala urbana, con le sue pieghe accattivanti cariche di scintillanti autovetture”, commenta Gatti.
I lavori di realizzazione del progetto partiranno nel 2009.