11/11/2011 - La città di Livorno omaggia la figura di Giovanni Salghetti-Drioli con un percorso espositivo dedicato al lavoro di uno dei personaggi più importanti nella storia dell'architettura toscana del Novecento. La mostra sarà inaugurata sabato 12 novembre alla Casa del Portuale e, per l'occasione, sarà presentato il catalogo Giovanni Salghetti-Drioli. Itinerario livornese di un architetto a cura di Denise Ulivieri, edito da Felici Editore, Pisa.
Interverranno: Mario Tredici, assessore alle culture del Comune di Livorno; Marco Buselli, sindaco di Volterra; Luciano Barsotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno; e Denise Ulivieri. Saranno presenti: Augusto Cagnardi, Gregotti Associati International, Milano; Adolfo Natalini, Natalini Architetti, Firenze; Massimo Dringoli, Università di Pisa; Pietro Bertelli, Roma. Coordina: Gianfranco Chetoni, Comune di Livorno. Per l'occasione saranno assegnate due borse di studio a giovani studiosi offerte dalla famiglia Salghetti-Drioli.
Giovanni Salghetti-Drioli nasce a Firenze il 18 gennaio 1911. Frequenta il biennio di Ingegneria a Pisa e si laurea alla Scuola Superiore di Architettura a Roma nel 1936 con Marcello Piacentini. La sua attività professionale lascia il segno non solo in Toscana. Egli è attivo anche a Roma, Napoli, Taranto, Milano, Como, Cernobbio. E, a livello internazionale, nell'isola di Madeira in Portogallo e a Kothanalloor (diocesi di Kuttayam, Kerala). Giovanni Salghetti-Drioli muore il 16 ottobre 1988 a Livorno.
Le sue opere esprimono un proprio linguaggio autonomo che va al di là delle riduttive caratterizzazioni. I suoi interventi a Livorno sono tanti: dalla Casa del Portuale (1949-1953), ai costanti lavori all'Accademia Navale (1946-1985), all'attuazione del Villaggio Giardino per i dipendenti del Centro Sbarchi U.S.A. (1951-1952), alla costruzione dell'Istituto Tecnico Nautico A. Cappellini (1954-1962), all'esecuzione di edifici nel quartiere C.E.P. (1959-1970), all'edificazione del palazzo S. Jacopo o Visconti sul viale Italia (1959-1968), alla progettazione di un cinematografo in via delle Sorgenti (1960), ai numerosi interventi nel Santuario di Montenero di Livorno (1963), al piano particolareggiato di attuazione del primo tronco della tangenziale Cisternone-Attias redatto insieme a Barucci, Di Gaddo e Sacco (1964), alla costruzione del palazzo Lena in via Marradi (1970), all'edificazione della Chiesa di S.Pio X nel quartiere "Le Sorgenti" (1973).
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