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Open House Milano: l’edizione dei dieci anni
In a Relationship: il 17 e 18 maggio 2025 si celebra la città come relazione, viva, collettiva, in continua trasformazione
Autore: cecilia di marzo
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OPEN HOUSE MILANO: L’EDIZIONE DEI DIECI ANNI
15/05/2025 - Sabato 17 e domenica 18 maggio 2025, torna Open House Milano il week end, giunto alla sua decima edizione, che trasforma la città in un racconto a cielo aperto. 
Con 550 siti aperti in una decade, Open House racconta Milano attraverso i suoi spazi più sorprendenti. Ma ciò che rende straordinari quei luoghi sono le relazioni che li attraversano: progettisti visionari, comunità attive, partecipazione cittadina. Nel 2025 OHM raggiunge un traguardo importante e lo fa riaffermando la propria vocazione: creare connessioni.
 
Con il tema In a Relationship, la manifestazione esplora il legame profondo tra persone e luoghi, tra memoria e innovazione, tra progettualità e quotidianità urbana.
 
L’iniziativa si è affermata nel capoluogo lombardo per avere mostrato una città inedita aprendo le porte di spazi straordinari – edifici-landmark, cantieri in divenire, architetture quotidiane – trasformandoli in occasioni di incontro e conoscenza. L’architettura non è solo sfondo, ma strumento di relazione: un invito a vivere la città come un’entità condivisa, da attraversare insieme.
 
In a Relationship è quindi una visione: racconta il desiderio di una città più aperta, più accessibile, più umana. Sin dalla sua fondazione, infatti, OHM ha sostenuto l’apertura come principio determinante della vita civica. Offrendo uno sguardo dall'interno sulle forze che modellano la città, la manifestazione ha offerto la possibilità di una comprensione più profonda del capoluogo lombardo con la speranza di innescare un circolo virtuoso: un pubblico informato favorisce una maggiore partecipazione cittadina, che a sua volta catalizza una città aperta.
 
«Open House non è solo una manifestazione: è un momento di condivisione senza limiti, in cui la città diventa protagonista e l’architettura il linguaggio attraverso cui raccontarsi. Celebrare i dieci anni significa riconoscere un percorso fatto di dialogo, scoperta e partecipazione, in cui Milano si è aperta sempre di più a chi la vive.»
Lucia Mannella, co-direttore OHM
 
«Dall’EXPO alle Olimpiadi, in questi dieci anni Open House Milano ha raccontato l’evoluzione della città in tutte le sue forme: dall’abitare quotidiano alle grandi trasformazioni urbane, ai nuovi spazi del lavoro. Un percorso in costante crescita, reso possibile dalla partecipazione attiva della città in tutte le sue espressioni. Un’avventura affascinante, che siamo pronti a continuare nei prossimi dieci anni.»
Maya Plata, co-direttore OHM
 
Sabato 17 e domenica 18 maggio, 100 luoghi apriranno le loro porte per raccontare Milano dall’interno: dalle grandi opere di rigenerazione urbana che stanno restituendo brani di città dimenticati, fino agli spazi più intimi delle case private e degli studi di interior, in un alternarsi di scale progettuali, visioni e dinamiche di cambiamento.
 
Se la storia milanese di Open House è recente, la manifestazione ha un’eredità trentennale, nata a Londra nel 1992 e poi diffusa in 55 metropoli del mondo – dando vita ad Open House Worldwide, una famiglia che cresce di anno in anno - diventando così la più grande rassegna internazionale dedicata all’architettura. La genesi del progetto e la sua diffusione è sintomatica di come l’architettura sia un elemento imprescindibile per capire il DNA di una città e quanto essa sia un osservatorio per comprenderne l’evoluzione oltre ad essere un facilitatore per una cittadinanza attiva.
 
«In dieci anni Open House Milano ha saputo intrecciare architettura, cittadinanza e cultura in una rete viva di relazioni e partecipazione. Questa decima edizione, con il tema “In a relationship”, ci invita a guardare Milano come un organismo condiviso, in continua evoluzione, dove il patrimonio architettonico diventa strumento di dialogo e inclusione. Open House è un esempio virtuoso di come la cultura possa aprire porte – anche letteralmente – e costruire comunità. Continueremo a sostenere con convinzione questo sguardo aperto, curioso, collettivo sulla nostra città.»
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano
 
Il PROGRAMMA 2025
I 100 capolavori in programma sono prenotabili sul sito e sono frutto di una partecipazione sempre più trasversale, sinergie progettuali e adesioni spontanee che ogni anno ampliano la proposta.
Il palinsesto di aperture sarà visitabile spostandosi nei sei sestieri in cui Milano era anticamente divisa – Porta Orientale, Romana, Ticinese, Vercellina, Nuova e Comasina –anche grazie a percorsi tematici che esplorano l’evoluzione sociale e culturale della città.
 
GLI HIGHLIGHTS dell’edizione:
-       Si rinnova la collaborazione con AXA Investment Managers, main partner dell’edizione 2025, per comprendere come Milano sia laboratorio di pratiche virtuose di rigenerazione che possono assurgere a modelli replicabili per lo sviluppo cittadino, gettano le basi per una città sempre più avanguardistica e inclusiva. Dopo avere restituito a Milano Monte Rosa 91 nel 2023, completato con il vasto Parco della Luce, inaugurato nel 2024, quest’anno è protagonista l’area di San Siro con SYRE ed EASY, ambiziose iniziative di rigenerazione urbana che trasformeranno l’area un tempo occupata dalle scuderie dell’ippodromo, dal 2013 in disuso, restituendole un nuovo significato e valore. Promossi da AXA IM Alts e sviluppati da Redbrick Investment Group, SYRE ed EASY sono progettati dallo Studio Marco Piva e rappresentano un intervento strategico volto a ridisegnare il tessuto urbano del quartiere con un’attenzione particolare alla sostenibilità, all’inclusione sociale e alla qualità della vita. Il masterplan prevede la realizzazione di unità residenziali su una superficie di 30.000 mq, di cui il 50% a canone agevolato. Gli edifici, alimentati da fonti rinnovabili, saranno immersi in 10.000 mq di verde con oltre 100 nuovi alberi e tre platani storici conservati.

-       La decima edizione vede il consolidamento delle collaborazioni esistenti che arricchiscono il network internazionale della manifestazione.Tra queste, Open House Europe, iniziativa triennale nata nel 2023 e co-finanziata dall’Unione Europea, a cui Open House Milano ha aderito, nata per promuovere l’architettura nel vecchio continente assieme ad altre dieci realtà fondatrici quali Atene, Bilbao, Brno, Dublino, Essen, Lisbona, Slovenia, Stoccolma, Tallinn, Salonicco e Vilnius. Le attività sono organizzate in tutto il continente, tra cui conferenze annuali ed un programma di scambio dei volontari, oltre all’apertura di una piattaforma digitale comune. In un contesto di sfide epocali, l’architettura diviene campo di indagine per nuove configurazioni progettuali.
Dopo aver esplorato i temi della sostenibilità (2023) e dell’accessibilità (2024), quest’anno l’attenzione si concentra su Future Heritage.
Che cosa intendiamo oggi per patrimonio? Cosa scegliamo di tramandare alle generazioni future? E in che modo possiamo farlo in maniera più inclusiva e sostenibile? A questi interrogativi si darà risposta attraverso un circuito dedicato al tema europeo, che ci condurrà in luoghi emblematici capaci di stimolare una riflessione profonda sul concetto di eredità urbana. Tra questi, ARIA – Ex Macello, uno dei più vasti progetti di rigenerazione cittadina in Europa; Pirelli 35, nuovo esempio di riqualificazione integrata; la Casa della Memoria, presidio civico e simbolo della Milano democratica, custode delle vicende più complesse del Novecento; Opificio 31, ex spazio industriale connesso alla storia produttiva della città, oggi centro di creatività diffusa e contaminazioni culturali; Fornace Curti e gli atelier Creativi, un’antica fornace fondata dalla famiglia Curti nel 400 che, forte del suo passato, racconta lo spirito più autentico e vibrante di Milano, grazie anche all’energia apportata dalla “comunità creativa” degli atelier oggi presenti;  infine la Torre Arcobaleno, un landmark architettonico ed emotivo nello skyline milanese una volta anonimo serbatoio idrico di Porta Garibaldi.
 
-       Nuove configurazioni urbane stanno cambiando faccia alla città come quella che riguarda Piazzale Loreto, un punto di snodo per Milano. A cura di ABITARE, il magazine di riferimento del mondo del design, dell’arte e dell’architettura, il tour in programma ci permetterà di comprendere Il progetto “LOC”, sviluppato da Nhood Italia, che punta a rivoluzionare l’area di piazzale Loreto, convertendola da trafficato crocevia a una moderna agorà verde. L’idea è quella di creare un collegamento naturale tra il quartiere a nord di Loreto, viale Monza e via Padova con corso Buenos Aires e le principali arterie cittadine come viale Abruzzi e viale Brianza.
 
-       Continua la collaborazione con PERIMETRO per una narrazione dello scenario urbano attraverso il linguaggio fotografico. Il reportage Concrete Riders, firmato da Lorenzo Roncaglione, attraversa le strade delle periferie milanesi per raccontare un’avventura su due ruote, seguendo una comunità di bikers che offre un inedito sguardo metropolitano. Il progetto prende forma dall’incontro con la BikeLife, movimento urbano spontaneo che trasforma la città in un’arena di acrobazie e libertà. Incuranti delle regole del traffico, questi rider riscrivono le geometrie dello spazio urbano con gesti audaci, dando vita a una nuova coreografia del quotidiano. Seguire fotograficamente la loro attraversata sarà come pedalarvi accanto per adottare la loro prospettiva: scoprire, tra l’asfalto e il disordine, un’estetica imprevedibile, fatta di adrenalina, bellezza e resistenza. 

-       Il tema dell’abitare è di attualità a Milano. La città continua ad attrarre flussi di persone, progetti, possibilità. Eppure, abitarla è sempre più complesso: i costi aumentano, l’accesso si restringe. In questo contesto, l’abitare diventa una lente potente per leggere le trasformazioni urbane e ripensare il futuro in chiave inclusiva e sostenibile. Il costo degli alloggi rende difficile una convivenza serena ed equa e gli episodi di rigenerazione urbana sembrano talvolta avere target specifici, non inclusivi. In collaborazione con PLEF, associazione che promuove e diffonde strategie d'impresa rispettose del vincolo di sostenibilità, Open House vuole dare risalto a questi temi, con il sondaggio Benessere Abitativo e Sostenibilità Urbana per monitorare una situazione in essere ed orientare lo sviluppo sostenibile verso un’economia positiva. A questo LINK sarà possibile compilare il questionario i cui dati saranno elaborati al termine a fine maggio. Il racconto cittadino si sviluppa con diversi percorsi tematici che permettono letture trasversali del palinsesto di aperture. Ecco alcune anticipazioni.§

Sarà possibile entrare nei luoghi dove prende forma il progetto, là dove nascono le idee e si tracciano le nuove traiettorie dell’architettura contemporanea. Tra questi, lo studio ACPV Architects Antonio Citterio Patricia Viel, uno dei nomi più rappresentativi della scena internazionale. Park Associati accoglierà i visitatori nel proprio spazio di lavoro, offrendo uno sguardo ravvicinato al progetto di rigenerazione urbana Pirelli 35. Barreca & La Varra, oltre ad aprire la sede milanese, presenteranno 5Square, un intervento di social housing innovativo.
Progetto CMR International rivelerà un lato inedito del proprio ambiente creativo: la passione per la musica rock. Su ogni semipiano dello studio, le pareti si animano con le icone del rock, interpretate dall’artista e designer Sergio D’Antonio. Lo studio Archea Associati – Modourbano aprirà la sua sede in Piazzale Archinto, mentre One Works inviterà il pubblico a scoprire un luogo pensato all’insegna dell’ibridazione tra competenze, funzioni e visioni.

Sarà inoltre possibile varcare la soglia dello studio Puppa-Raggi, di Franco Raggi e Daniela Puppa: uno spazio-archivio che custodisce la memoria viva del design radicale. Per la prima volta, aprirà al pubblico anche Scandurra Studio, un ambiente pensato come un “backstage abitato”, dove la configurazione fluida e trasparente degli spazi riflette l’idea di architettura come processo condiviso.
Tra le sedi istituzionali, quest’anno sarà visitabile lo storico palazzo di Via Solferino del Corriere della Sera che per l’occasione aprirà anche le rotative a Pessano, per assistere alla stampa del quotidiano. La RAI apre le porte al pubblico del Palazzo della Radio di corso Sempione, dove si può ancora ammirare l’originale progetto di Gio Ponti.
Il social housing come sistema che facilita la nascita di comunità abitative e connessioni territoriali, accessibili e democratiche è rappresentato da Villaggio Barona, il primo intervento di housing sociale realizzato in Italia e interamente finanziato da privati. Oggi l’area rappresenta un’oasi di socialità che si apre con i suoi spazi e le sue attività all’intero quartiere Barona. Nato nel 2022, 5Square è invece il frutto della riqualificazione di 5 edifici a corte nel quartiere Vigentino che grazie ad un forte dialogo tra progetto architettonico, urbanistico e sociale, mira a stimolare l’emergere di stili di vita inclusivi, sostenibili e collaborativi.
Aperture straordinarie offriranno l’opportunità di accedere ad alcune architetture iconiche che disegnano lo skyline milanese. Tra queste, la Diamond Tower, imponente e slanciata, si impone con eleganza nel paesaggio urbano, simbolo dell’eccellenza ingegneristica contemporanea. Monterosa 91, progettato da Renzo Piano nel 2003, è oggi il primo campus urbano della città: un centro multifunzionale perfettamente integrato nel tessuto cittadino. Completano il percorso edifici emblematici come la Palazzina INA e l’intramontabile Casa Rustici.

I luoghi della cultura aprono il sipario come il teatro Factory 32, Teatro Filodrammatici, l’Auditorium di Milano, tra palchi e platee, in attesa di nuove programmazioni, e “dietro le quinte” misteriosi e affascinanti da scoprire durante la visita ai Laboratori del Teatro alla Scala per conoscere dove nascono i costumi e le scenografie del tempio milanese della lirica. Sarà possibile varcare le porte anche della casa editrice 5 continents editions tra volumi preziosi e opere d’arte.

Il percorso dedicato agli interiors, curato da Open House Milano, propone un circuito di atelier creativi e case private, offrendo uno sguardo intimo sull’abitare contemporaneo. Tra questi, Casa Cescolina² di Nomade Architecture, nata dalla riconversione di un opificio e articolata su quattro livelli, e Dainelli Studio, che presenta la nuova collezione Atelier in uno spazio pensato come rifugio progettuale. La Casa degli Archi Ritrovati, dimora della designer Elena Pelosi, è un universo personale in cui opere d’arte – molte delle quali autoprodotte – dialogano con arredi progettati o reinterpretati. Il progetto Abitare Flessibile si distingue per una decorazione murale ispirata ai manifesti del Bauhaus, mentre Casa ToooP FRAME di debatelier rappresenta un intervento indipendente di riqualificazione architettonica e design circolare, pensato per generare un sistema abitativo sostenibile e a impatto sociale positivo.

Spiccano anche la casa-studio del designer Antonio Aricò, un luogo magico interamente decorato in legno; lo Spazio Vito Nesta, vera e propria camera delle meraviglie in continua trasformazione; e ancora il suggestivo Giardino Nascosto – Casa Chigiotti, Casa Z, Isola Verde, Mulino Vettabbia e The Botanical Loft: ambienti dall’appeal unico, spesso custoditi all’interno di tipiche abitazioni milanesi o ricavati da spazi postindustriali, dove si rivela il volto più intimo e sorprendente dell’interior milanese.

Seguono gli showroom del mondo del design, non solo luoghi espositivi ma spazi più sfaccettati come con Archiproducts Milano, un multipurpose place oggi allestito con l’ultimo progetto di interior realizzato da Studiopepe; Listone Giordano Arena, una volta sede del famoso ristorante La Penna d’Oca realizzato da Giò Ponti.

L’ospitalità contraddistingue una città sempre in movimento come Milano e non potevano mancare all’interno del programma alcuni hotel contemporanei o altri più storici come Il Grand Hotel et de Milan, lo spazio multifunzionale di arte, design e moda Nhow Milano e CX Milan Bicocca Campus & Hotel, un esempio perfetto di hybrid hospitality, molto più di un semplice campus universitario e di un semplice hotel, è la casa di una community giovane ed internazionale, nato dal progetto di riconversione dell’ex Manifattura Tabacchi.

Il percorso continua tra gallerie d’arte e collezioni private, offrendo uno sguardo privilegiato sul mondo dell’arte contemporanea e della memoria culturale. Tra queste, la Collezione Giuseppe Iannaccone, ospitata nella Torre Snia Viscosa, custodisce un ricco corpus di opere raccolte a partire dai primi anni Novanta, con un focus significativo sulla produzione artistica del periodo tra le due guerre.
spazioSERRA, spazio espositivo dedicato all’arte pubblica, accoglierà i visitatori all’interno della Stazione Ferroviaria di Lancetti, trasformando il transito quotidiano in un’esperienza estetica.

Il tour prosegue poi con le realtà dinamiche di Espinasse 31, Moiré Gallery Milano, Arte in Salotto, Galleria N.51 e Assab One. A queste si affiancano le suggestive case museo: l’Atelier Mazot, la Casa Museo Tadini e la storica Casa del Petrarca, luoghi dove arte, architettura e memoria personale si intrecciano in modo profondo.
 
Durante il weekend, apriranno le porte alcuni spazi simbolici legati all’istruzione e alla vita studentesca. Tra questi, l’emblematico Collegio di Milano, progettato dall’architetto Marco Zanuso e lo storico Istituto delle Marcelline Tommaseo. Da non perdere è Kindergarten Scuola Svizzera Rahn Education Milan, con la meravigliosa architettura che ospita un asilo, progettato da Broggi&Burckhardt Architetti. A questi si aggiunge la prestigiosa Scuola di Restauro di Botticino, che offrirà un’occasione unica per immergersi in un luogo dove passato e futuro dialogano ogni giorno, osservando da vicino opere in fase di restauro – dai dipinti antichi alle sculture lapidee, fino a tappeti e arazzi – provenienti da musei, chiese e collezioni private.
 
Open House Milano 2022 è realizzata con il patrocinio di Senato della Repubblica, Comune di Milano, Regione Lombardia e Ordine degli Architetti di Milano e con il sostegno di AXA Investment Managers.

Archiportale e Archilovers sono ancora una volta media-partner dell'evento. 

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