07/07/2009 - Il giovane studio messicano Arquitectura en Proceso di Jorge Cajiga, Roberto Villarreal, Raúl Rodríguez e Reyes Baeza ha completato la realizzazione del Centro direzionale Darcons in Contrada Delicias nello stato settentrionale del Chihuahua in Messico.
L’edificio è ubicato in periferia e sembra quasi voler svolgere il ruolo di porta di accesso ad una città medievale: passando attraverso la costruzione, difatti, si percepisce lo scenario rurale che circonda la città. Il progetto è stato concepito come “segno” nel paesaggio, posto a divisione del limite tra città e periferia.
L’esterno dell’edificio gioca un duplice ruolo: in parte è di materiale traslucido che consente di guardarvi attraverso e in parte di materiale opaco che come un nastro continuo definisce la forma della costruzione e protegge gli interni dall’irraggiamento solare. Questa doppia pelle è stata conformata con la finalità di differenziare lo spazio pubblico dalle attività interne della compagnia: la reception e le aree di supporto al cliente sono al di sopra del piano terra, a una sorta piano nobile che definizione e organizza lo spazio.
Lo spazio operativo della compagnia fluisce, invece, attraverso tutto l’edificio come una pianta aperta tridimensionale che segue l’organizzazione gerarchica della società.
La costruzione è posizionata sul terreno in modo da proteggere i lati nord-est e sud-ovest tramite il raddoppio e la traslazione dei muri di cinta che si chiudono verso le facciate più critiche creando parti aggettanti e terrazze che forniscono ombra nei mesi più caldi dell’anno.
La geometria del volume è definita dalla giustapposizione di tre assi strutturali ortogonalmente posizionati che ripropongono la trama urbana del XVIII secolo.
La parte ad est beneficia anche dell’ombra creata dalla rotazione dei piani su se stessi e della conseguente riduzione dell'esposizione solare diretta. La regola si rompe nel vestibolo principale dove il rivestimento opaco improvvisamente cambia direzione per inquadrare il volume di una trave a sbalzo sul portico, che crea un gesto a scala urbana per enfatizzare la gerarchia dell’ingresso e ospitare l'atrio dell’edificio.
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