Sound of Hayes - photo Josh Cameron, Feed Me Content
30/06/2025 - Il Solid Surface HIMACS celebra la storia della leggendaria casa discografica EMI nel progetto “Sound of Hayes”. La superficie è stata utilizzata per il rivestimento murale di un sottopassaggio pedonale della città di Hayes (Londra), che si illumina al calar della sera.
Eccellente esempio di riqualificazione urbana attenta ai bisogni della comunità locale, il tunnel collega la stazione ferroviaria alla Old Vinyl Factory (oggi complesso residenziale), luogo in cui un tempo venivano stampati i dischi in vinile della EMI che hanno scalato le classifiche di tutto il mondo.
Il progetto di ristrutturazione è stato curato dallo studio di design The Decorators, mentre la grafica, ispirata ai “solchi” dei dischi in vinile, è stata ideata da Bandiera. I pannelli in HIMACS, nella tonalità traslucida Opal, sono stati incisi con tecnologia CNC, rendendo omaggio al ricco patrimonio della storica etichetta discografica britannica.
Il rivestimento murale è composto da acciaio, alluminio e HIMACS, con un sistema di illuminazione a LED installato dietro ciascun pannello. In questo caso particolare, i pannelli non sono stati uniti in modo continuo per consentire l’accesso alla manutenzione degli impianti elettrici.
Le pareti, un tempo semplicemente dipinte, si trasformano ora in un’interazione dinamica di texture, toni e luci, che riecheggia – come in uno stereo – i suoni della vita quotidiana degli abitanti. L’installazione rende anche omaggio ad Alan Blumlein, uno dei più prolifici inventori britannici del XX secolo, pioniere della registrazione audio stereo e capo ingegnere del suono alla EMI di Hayes.
Il nuovo rivestimento si distingue per il suo dinamismo, valorizzato non solo dalle variazioni della luce naturale nell’arco della giornata e delle stagioni, ma anche dalla retroilluminazione a LED. Questo sistema evidenzia i motivi incisi sui pannelli, che diventano particolarmente suggestivi al calar della sera.
L’effetto luminoso è, inoltre, amplificato dall’eterea translucenza della tonalità HIMACS Opal, che prende vita grazie alla luce che attraversa il materiale, conferendogli una luminosità vibrante. La realizzazione e l’installazione del rivestimento sono state curate da The White Wall Company, specializzata in progetti pubblici artistici e complessi.
Robusto, durevole e di facile manutenzione, HIMACS è la soluzione ideale per progetti pubblici come questo. La sua eccezionale versatilità progettuale lo rende estremamente adattabile, mentre la composizione omogenea e non porosa garantisce un’elevata resistenza alle macchie. Nell’eventualità di danni accidentali, come graffi e segni da sfregamento, oppure intenzionali, come graffiti, la superficie può essere facilmente riparata nella maggior parte dei casi. Utilizzato per rivestimenti esterni e facciate dal forte impatto architettonico, HIMACS offre anche un’elevata resistenza ai raggi UV, nei colori appositamente studiati per questa tipologia di applicazioni.
Rivivere un passato “stellare” per le generazioni presenti e future
Il progetto Sound of Hayes è stato commissionato dal London Borough of Hillingdon. Il consigliere Eddie Lavery, membro dell’Ufficio per i Servizi ai Residenti, ha dichiarato: “Il rilancio dei nostri centri cittadini è una parte fondamentale della strategia comunale, siamo impegnati a sostenere progetti che assicurino la vitalità di questi spazi anche per le generazioni future”.
All’interno di questo piano infrastrutturale, oltre 8,5 milioni di sterline sono stati investiti per migliorare il centro cittadino di Hayes, inclusa una porzione della nuova stazione della Elizabeth Line, a cura di Transport for London. Parte del finanziamento proviene dalla Sezione 106, che ha permesso ai promotori immobiliari e fondiari di contribuire alla riqualificazione del sottopassaggio.
Oggi, gli abitanti di Hayes possono attraversare un passaggio pedonale elegantemente decorato e illuminato. E viene naturale chiedersi se leggende della musica come The Beatles, The Rolling Stones, Queen, Kate Bush, i Pink Floyd o i Kraftwerk siano mai passati da quel sottopassaggio – un tempo così grigio e anonimo – per raggiungere la sede della EMI ai loro esordi. Chissà cosa penserebbero ora dell’omaggio inciso sulle pareti, dedicato alla casa discografica che ha lanciato le loro carriere.
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