16/12/2025 - È ancora visitabile fino all’11 gennaio 2026 a Como, presso la sede di Palazzo Volpi – Pinacoteca Civica, la mostra ANTONIO SANT’ELIA. Visioni futuriste tra Como e Milano, realizzata per celebrare i cento anni della Casa dell’Architettura e promossa da Ordine e Fondazione degli Architetti di Milano, in collaborazione con il Comune di Como – Musei Civici, Archivio Cattaneo e CSAC – Università di Parma.
Il genio radicale del Futurismo architettonico
Antonio Sant’Elia (Como, 1888 – Monfalcone, 1916) è una delle figure più visionarie dell’architettura italiana del primo Novecento. La mostra documenta il suo straordinario progetto per “La Città Nuova”, concepito tra il 1913 e il 1914, in cui torri, passerelle, ascensori esterni e infrastrutture sopraelevate disegnano una metropoli verticale ispirata al dinamismo della macchina e della modernità.
In esposizione, una selezione di disegni originali provenienti dalla collezione della Pinacoteca di Como, modelli, fotografie d’epoca e documenti che illustrano il rapporto tra Sant’Elia e la cultura milanese, in particolare con Giuseppe Sommaruga e la Scuola di Brera .
Un allestimento tra architettura e linguaggio contemporaneo
L’allestimento, progettato da Beniamino Servino, riprende lo spirito radicale di Sant’Elia e si sviluppa in uno spazio immersivo che fa dialogare grafica, disegno e città. La narrazione si completa con contributi multimediali e materiali provenienti dall’Archivio Cattaneo, che testimoniano la ricezione delle idee santeliane tra gli anni Trenta e Cinquanta.
Un doppio capitolo tra Milano e Como
La mostra è parte di un progetto espositivo in due tappe: la prima si è svolta a settembre presso la Casa dell’Architettura di Milano (ex Acquario Civico), con un focus sul contesto milanese di Sant’Elia; la seconda, ancora in corso a Como, approfondisce il legame dell’architetto con la sua città natale, proponendo un itinerario che unisce memoria storica, educazione al progetto e visione urbanistica .
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