La luce come elemento di narrazione e integrazione architettonica
Platek illumina il Castello di Lombardia a Enna, protagonista di un importante intervento di rigenerazione urbana a cura dell'architetto Andrea Caporali
Platek per il Castello di Lombardia, Enna - photo Ottavio Tomasini
06/10/2025 - L'illuminazione outdoor Platek diventa elemento di narrazione e integrazione nel monumentale progetto di recupero del Castello di Lombardia a Enna, nel cuore della Sicilia.
Tra le fortezze medievali più estese e meglio conservate in Italia – il castello è stato protagonista di un importante intervento di rigenerazione urbana, promosso dal Comune e realizzato con fondi PNRR. Il progetto, sviluppato dall’arch. Andrea Caporali, coordinatore del team composto dall’arch. Adriano Furma e dalla paesaggista Roberta Andaloro, componenti dello studio Omphalos, ha coinvolto l’intera area che sale verso la fortezza: Viale Nino Savarese, Piazza delle Rimembranze, la Rocca di Cerere e i percorsi pedonali adiacenti.
L’intervento ha saputo coniugare l’attenzione al paesaggio e al patrimonio con soluzioni contemporanee in grado di migliorare la fruizione e l’identità culturale del sito. La progettazione ha seguito un approccio integrato, rispettoso dei vincoli storico-archeologici, ma orientato alla sostenibilità e alla connessione tra i beni monumentali e il tessuto urbano circostante.
Platek ha partecipato attivamente al progetto fornendo una gamma completa di soluzioni illuminotecniche outdoor, molte delle quali progettate e personalizzate internamente dal dipartimento R&D. La selezione dei prodotti è stata orientata a garantire massima discrezione visiva, robustezza strutturale e precisione ottica, in funzione delle diverse esigenze progettuali.
Ogni area del complesso monumentale ha richiesto una soluzione illuminotecnica specifica, pensata per dialogare con il contesto e valorizzarne le caratteristiche architettoniche e paesaggistiche.
Tra le soluzioni adottate, merita particolare attenzione il nuovo modello TIKAL, utilizzato per illuminare la scala che collega viale Nino Savarese al Museo del Mito. TIKAL è un segnapasso estremamente compatto, pensato per integrarsi in modo invisibile nei contesti architettonici più delicati. In questo progetto è stato fissato direttamente alla ringhiera in corten, offrendo una luce funzionale, uniforme e perfettamente orientata al piano di calpestio, senza l’applicazione di ulteriori strutture. Le performance ottiche l’hanno resa la scelta ideale per lo spazio pubblico, dove estetica, sicurezza e resistenza devono coesistere.
“Con Tikal siamo riusciti a ottenere un effetto luminoso mirato ma discreto, in piena coerenza con il linguaggio architettonico del progetto. È una luce che c’è, ma non si impone.” – Andrea Caporali, architetto e fondatore di Omphalos.
Per illuminare le pareti murali del Castello e i principali percorsi di accesso, sono stati impiegati i proiettori SUN su palo (design Lundbergdesign), scelti per la loro capacità di garantire una luce potente ma calibrata, senza dispersioni né abbagliamenti. Nello specifico, è stata adottata un’ottica stradale per i camminamenti e una ottica diffondente per valorizzare le superfici murarie, mantenendo coerenza visiva e comfort percettivo in ogni area.
Il costone roccioso ai piedi della fortezza, elemento naturale di grande impatto visivo, è stato messo in risalto con i prodotti da incasso a pavimento modello MEDIO, installati lungo la fascia in ghiaia per un effetto di luce radente, morbida e suggestiva.
In Piazza delle Rimembranze, i prodotti da incasso modello MINI sono stati utilizzati per mettere in risalto con precisione le alberature e, in particolare, il Monumento ai Caduti, restituendo profondità e dignità visiva alle presenze scultoree e al verde circostante anche nelle ore serali. A completare l’intervento, i pali TRIS sono stati scelti per l’illuminazione diffusa delle superfici pavimentate e delle aree di incontro della piazza, in prossimità delle panchine e degli spazi di sosta. Una luce morbida, uniforme, che accompagna la socialità e la fruizione quotidiana del luogo, senza invadere.
Lungo il percorso pedonale che conduce alla Rocca di Cerere, invece, trovano spazio i segnapasso SPY in vetro bianco, integrati nei muretti esistenti. La loro luce delicata guida il cammino senza interferire con la percezione dell’ambiente, garantendo sicurezza e comfort visivo.
Un progetto costruito sul dialogo
La collaborazione tra il team di progettazione e Platek si è contraddistinta per un dialogo progettuale continuo, orientato alla ricerca di soluzioni su misura: dalla definizione delle ottiche più adatte, alla personalizzazione delle finiture, fino al supporto tecnico in tutte le fasi operative. Un’intesa professionale solida e costruttiva che ha permesso a Platek di contribuire attivamente alla riuscita del progetto, non solo come fornitore, ma come partner nella definizione di una strategia illuminotecnica coerente, rispettosa e contemporanea.
L’approccio sensibile e attento dell’architetto Andrea Caporali ha rappresentato un elemento chiave nel processo, favorendo una progettazione integrata in cui la luce è diventata parte integrante del racconto architettonico e paesaggistico del luogo. L’intervento al Castello di Lombardia è un esempio concreto di come l’illuminazione possa contribuire alla rigenerazione urbana in chiave sostenibile, valorizzando i luoghi senza snaturarli. Tikal, in particolare, rappresenta un nuovo strumento a disposizione dei progettisti per rispondere alle esigenze dell’illuminazione pubblica e architettonica contemporanea, dove compattezza, efficienza e invisibilità formale sono elementi sempre più richiesti.
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