Linea Light Group illumina le nuove Terme de Montel a Milano
La luce è protagonista “nascosta”, accompagna i percorsi, valorizza l’architettura e amplifica il senso di benessere. Il progetto illuminotecnico a cura di Voltaire Design
Linea Light Group for Terme de Montel - photo Marco Reggi photographer
28/07/2025 - I sistemi Linea Light Group illuminano le nuove Terme de Montel, a Milano: un luogo di benessere dove luce, materia e architettura si fondono in un’esperienza sensoriale avvolgente.
Le nuove Terme de Montel sono molto più di un centro termale: sono un rifugio urbano concepito per rigenerare corpo e mente, in cui ogni ambiente è stato studiato per stimolare emozioni e ritrovare equilibrio. Le superfici naturali, l’acqua, il calore e il silenzio disegnano un percorso immersivo che trova nella luce un elemento guida, capace di accompagnare l’ospite attraverso atmosfere diverse – intime, profonde, ristoratrici.
Firmato da Voltaire Design, studio fondato dall’architetto Jacopo Acciaro, il progetto illuminotecnico nasce dall’esigenza di costruire un’esperienza multisensoriale, in cui la luce è protagonista “nascosta”, accompagna i percorsi, valorizza l’architettura e amplifica il senso di benessere. Un lavoro che ha richiesto un partner in grado di gestire con coerenza e completezza ogni aspetto del lighting, sia tecnico che architettonico, sia interno che esterno:
«Abbiamo scelto Linea Light Group – spiega Acciaro – perché cercavamo un’azienda italiana affidabile, con un catalogo trasversale, la disponibilità a supportarci anche con customizzazioni e soluzioni pensate per ambienti complessi come le terme, soggetti a condizioni estreme come vapori, umidità e acqua in movimento».
Un progetto illuminotecnico organico e coerente
L’intervento di Linea Light Group ha interessato tutti gli spazi delle Terme de Montel, con l’obiettivo di creare un dialogo tra luce e architettura.
Gli esterni, ampi e articolati, hanno richiesto una doppia attenzione: da una parte la valorizzazione dell’edificio storico (anche su indicazione della Soprintendenza), dall’altra la definizione visiva delle aree esperienziali, come vasche, camminamenti e spazi verdi.
Per enfatizzare i prospetti architettonici sono stati utilizzati i proiettori ARCADA, ideali per arcate e rilievi, e SKIN nella versione a parete biemissione. L’uso sapiente di uplight e downlight come ORMA, dei proiettori PERISKOP e degli apparecchi lineari flessibili RUBBER ha permesso di modellare lo spazio con profondità e ritmo visivo. Il sistema lineare XENIA è stato scelto per valorizzare la suggestiva cascata presente nell’ingresso principale.
Nei percorsi e nelle aree verdi, la luce è diventata strumento di guida e suggestione: «Abbiamo utilizzato diversi bollard a seconda del contesto – racconta Acciaro – i BUZZER, con il loro comfort visivo antiabbagliamento, i BOND PRO, con luce cut-off circolare elegante, e i PISTILLO, piccoli ed essenziali, perfetti per composizioni leggere nel giardino».
A completare il paesaggio luminoso, anche il bollard decorativo BLUM e il sistema lineare flessibile D-WAVE con installazione a semicerchio in corrispondenza della caratteristica piscina rotonda situata nel giardino interno. Nella stessa location, la collezione ALCOR contribuisce a segnare i percorsi.
Luce integrata, architettura protagonista
Negli interni, il progetto ha cercato un delicato equilibrio tra luce tecnica e decorativa: «Lo studio di interior aveva sviluppato un’identità estetica forte. Il nostro compito è stato affiancarla con la luce in una parte architetturale coerente, in grado di supportare l’esperienza funzionale e sensoriale».
Sono state utilizzate soluzioni integrate, uplight discreti e downlight architetturali – spesso in coppia – per guidare i percorsi e dare profondità agli ambienti. Tra questi spiccano i downlight QUANTUM e WARP nella configurazione sostenibile e personalizzabile EVO: «Abbiamo potuto scegliere ottiche, filtri e finiture su misura. Un grande vantaggio per costruire un lighting ad hoc coerente con ogni ambiente».
In ambienti più intimi come spogliatoi e cabine, è stata scelta la lampada TARA, mentre per lounge e aree relax si è optato per apparecchi lineari PASEO e lineari flessibili come RUBBER, RUBBER OPTICS e RIBBON, spesso nascosti nelle gole architettoniche e nella boiserie. A soffitto, il progetto alterna soluzioni minimal come GIOTTO, GYPSUM CELL o EYELET, a proiettori orientabili e versatili come GOOSE, POUND Focus e NAVATA, efficaci anche in ambienti tecnici come la ristorazione.
«Un ruolo centrale lo ha giocato anche la tonalità luminosa scelta per l’intero progetto: una luce calda a 2700 Kelvin, con un’elevata resa cromatica, ideale per enfatizzare i materiali e creare un’atmosfera morbida, accogliente e rilassante, perfettamente coerente con l’esperienza sensoriale delle terme», continua Acciaro.
Gestione intelligente, comfort calibrato
Uno dei focus centrali è stato il controllo: tutte le sorgenti architetturali sono dimmerabili e programmate in scenari, per garantire comfort visivo, adattabilità e qualità dell’esperienza termale.
«Ogni spazio è stato calibrato in base all’ora del giorno e alla funzione – sottolinea Acciaro –. La gestione della luce è fondamentale nelle SPA: l’ambiente deve sempre risultare rilassante, mai eccessivo».
Tutto il progetto riflette una grande attenzione al dettaglio, al coordinamento cromatico (con apparecchi finiti nei toni dei soffitti) e alla coerenza visiva. «Abbiamo lavorato molto sull’integrazione tra luce e architettura – conclude Acciaro – nascondendo dove possibile, accompagnando dove necessario. Il risultato è un’illuminazione che non invade, ma affianca. Un progetto che riflette il mood delle terme e lo spirito del luogo».
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