05/06/2025 - Un’oasi verde attraversata dall’acqua, segnata da volumi contemporanei e memorie industriali riattivate. Così si configura il futuro dell’ex-Arsenale di Pavia, protagonista di un importante intervento di rigenerazione urbana promosso dall’Agenzia del Demanio. Il progetto vincitore – firmato da Artelia Italia, Vittorio Grassi Architects, Parcnouveau, F\&M Ingegneria e Iconia Ingegneria – reimmagina un’area di oltre 140.000 metri quadrati, oggi sottratta alla città, restituendola alla collettività con un nuovo vocabolario architettonico e paesaggistico.
Affacciato sul fiume Ticino e attraversato dal Navigliaccio, il sito si trasforma in un paesaggio urbano fluido, dove la presenza dell’acqua diventa motore progettuale e metafora di continuità. Il canale, riscoperto e valorizzato, assume un ruolo centrale nella definizione di un parco lineare che ricuce i margini idrici e si insinua tra le nuove architetture e le preesistenze restaurate. Un ecosistema vivo, la cui percezione muta con le stagioni, la luce e il clima, e che favorisce una nuova relazione tra natura e spazio urbano.
Fulcro del progetto sono le nuove architetture iconiche dedicate agli archivi demaniali, volumi contemporanei concepiti come landmark che dialogano con gli edifici industriali storici, oggetto di un attento restauro. Qui il passato non viene cancellato ma assorbito, riflesso e reinterpretato, in un equilibrio tra stratificazione e innovazione. Gli spazi aperti – ampi, versatili, collettivi – diventano scena e attore, capaci di accogliere una pluralità di attività pubbliche in un contesto dove la qualità ambientale è al centro della visione urbana.
A segnare la nuova identità del luogo è uno specchio d’acqua alimentato dal Navigliaccio, una quinta liquida che moltiplica riflessi e prospettive, generando una coreografia visiva in costante evoluzione. Non solo elemento estetico, ma anche dispositivo ecologico: aiuta a mitigare l’effetto isola di calore e partecipa attivamente alla gestione sostenibile delle acque meteoriche.
“La rigenerazione dell’ex-Arsenale – afferma l’Ing. Gabriele Scicolone, AD di Artelia Italia – rappresenta un’occasione per ricucire una frattura urbana, restituendo valore e accessibilità a un luogo ricco di storia, ma da troppo tempo dimenticato”.
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