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19/06/2025 - Tra mostre, installazioni e novità, si conclude oggi il 3daysofdesign 2025, il festival del design scandinavo che ogni anno anima per tre giorni le vie di Copenhagen con proposte internazionali. Lungo gli otto nuovi "Design Districts" della capitale danese, brand e designer provenienti da tutto il mondo hanno declinato in modi diversi il tema della fiera ‘KEEP IT REAL’. Ecco una selezione di Archiproducts delle novità esposte.
Saba Italia - Anam, design Federico Peri
Disegnata da Federico Peri per Saba Italia, la collezione Anam evoca l’essenza dell’abitare come rito e rifugio in una dimensione sospesa tra passato e presente. Tra gli arredi della serie dalle forme morbide e accoglienti, spicca la libreria. In versione a parete o freestanding, è un equilibrio tra leggerezza e solidità in cui ciascuna mensola è composta da una parte superiore rigida e decisa, e una parte inferiore più morbida, rivestita in tessuto. Grazie alle linee curve delle mensole e alle finiture monocromatiche, la libreria Anam si integra nello spazio senza dominarlo.
Boffi - Cove, design Zaha Hadid Design
L’estetica inconfondibile dell’architetta Zaha Hadid si esprime appieno in Cove Kitchen, la cucina monoblocco disegnata per Boffi con forme semplici e sinuose, in cui l’isola di lavoro diventa luogo di convivialità, tra il rigore architettonico ed il concept filosofico. La cucina nasce nel 2017 e si rinnova nel 2024 con la copertura dell’intero lato dell’isola tramite due fianchi laterali dai bordi perimetrali dolcemente curvati verso il basso. Nel 2025 Cove implementa ulteriormente la collezione con finiture per ante e piani e l’introduzione di uno snack a tutta lunghezza sul lato posteriore.
Meridiani - Frank, design Andrea Parisio
Alla Meridiani House, il tavolino monolitico Frank, progettato dall’art director di Meridiani Andrea Parisio, esprime in modo giocoso solidità materica e precisione delle linee. Il piano sottile nell’estetica ma robusto nella consistenza, è iconicamente abbracciato alle estremità dalla terminazione di gambe scultoree. Le giunzioni a vista diventano dettaglio iconico della collezione - che comprende anche il tavolo e lo scrittoio - e conferiscono un aspetto più monolitico al prodotto, valorizzato dalle finiture laccate lucide o opache.
Miniforms - Bonbon, design Paolo Cappello
Disegnato da Paolo Cappello, il tavolo da pranzo Bonbon di Miniforms si distingue per la forma morbida delle gambe in poliuretano rigido che sorreggono un top rettangolare in legno dagli angoli arrotondati. La geometria curva della base determina il ritmo con cui la luce lo attraversa, creando atmosfere dinamiche. Ma è la sua solidità a definirne l’estetica: uno stile grafico semplice e diretto ne garantisce il riconoscimento sia negli spazi domestici che in quelli pubblici.
Pulkra - Manifesto, design Stormo Studio
Di tutt’altra estetica è la collezione di tavoli Manifesto disegnata da Stormo Studio per Pulkra. Dotati all’apparenza di sostegni massicci, i tavoli della serie si basano su un equilibrio in realtà molto delicato, in cui parallelepipedi cavi sono impilati l’uno sull’altro in modo sfalsato a formare la base, in un gioco tra pieni e vuoti che sorregge il piano sottile. Ispirata alle teorie architettoniche del Movimento Metabolista, la collezione in cemento Acron® integra elementi ricorrenti dell’approccio progettuale dello studio di design come l’estetica del vuoto e la filosofia orientale.
Mattiazzi - Stelo, design Sam Hecht & Kim Colin (Industrial Facility)
Mattiazzi debutta nel design scandinavo con Stelo, la sedia firmata Sam Hecht & Kim Colin dello studio londinese Industrial Facility. L’arredo è una moderna reinterpretazione della storica sedia in legno Windsor dallo schienale curvato.
In un equilibrio tra la lavorazione artigianale e le tecnologie avanzate, Stelo è realizzata con particolare attenzione alla precisione dei dettagli e alla sostenibilità, attraverso un utilizzo minimo delle risorse. Ogni parte della sedia viene realizzata in piccoli lotti da diversi artigiani e poi assemblata.
Blå Station - Villhem, design Bernstrand & Borselius
Al confine tra il contract e il residenziale si inserisce il sistema di sedute Villhem firmato Bernstrand & Borselius per Blå Station. Basato su una scocca in legno sagomato sostenuta da sottili tubolari in acciaio, il design può rimanere nella sua versione essenziale o essere arricchito con elementi imbottiti e un cuscino per il poggiatesta. Una versione "supersoft" presenta una struttura interna in acciaio e molle Nozag rivestita in pelle. Le diverse versioni disponibili mantengono i profili sottili ben visibili, i telai e le giunzioni minime.
Al2 - Solida Chair, Design by Sotiris Lazou design studio
Curve come elementi strutturali, minimalismo e cura dei dettagli in Solida Chair, la poltroncina disegnata da Sotiris Lazou per il brand ateniese Al2. Totalmente rivestita in tessuto, la sedia si compone di due elementi geometrici. La base coincide con la seduta, pensata come un unico blocco e crea un senso di stabilità. Ad essa si collega senza soluzione di continuità lo schienale, con un disegno fluido e versatile per qualsiasi ambiente, sia esso un ufficio o un ambiente domestico.
NORR11 - Cooper
Cooper è una poltroncina per aree lounge in tessuto. Ponte tra passato e presente, la poltrona Cooper si ispira al design delle auto classiche con forme arrotondate e linee pulite. Composta da una struttura curva, disponibile in acciaio inossidabile o rovere solido certificato FSC e imbottiture arrotondate, Cooper unisce due forme semplici in modo audace, integrando elementi degli anni '70 e '80.
GUBI - poltrona F300, design Pierre Paulin
GUBI rilancia il progetto della poltrona F300 disegnata nel 1967 dal progettista francese Pierre Paulin. Una seduta compatta dal profilo profondo e ribassato. Originariamente in fibra di vetro o poliuretano iniettato, la sedia è ora realizzata in HIREK® stampato a iniezione, un materiale leggero ma ad alte prestazioni derivato da scarti industriali, una scelta che pone l’attenzione su riciclabilità e ciclo di vita. GUBI ha sviluppato uno speciale stampo personalizzato per pressare l'HIREK iniettato nella forma desiderata. Le nuove cromie in Bianco Alabastro e in un Verde Pastello, insieme all’intrinseca leggerezza e trasportabilità della sedia, rendono l’arredo particolarmente adatto agli spazi più compatti e agli stili di vita ibridi di oggi.
MDF Italia - Goom, design Jean Maria Massaud
Morbido e avvolgente, Goom è il divano progettato da Jean Marie Massaud per MDF Italia, un elogio della forza di gravità dalle linee nette e concise. Una ricerca approfondita sui materiali dà come risultato un comfort extra e la morbidezza più estrema. Un dettaglio iconico sono le estremità dei cuscini, che esaltano il contrasto tra peso e leggerezza, creando un effetto di sospensione.
Goom è un sistema modulare composto da elementi singoli, chaise longue – con la possibilità di aggiungere un bracciolo –, due elementi angolari e due pouf, pensati per composizioni personalizzate. Dalla struttura interna in legno ai rivestimenti e alle gomme, Goom è stato progettato per poter essere completamente disassemblato, in ottica di economia circolare. Il rivestimento in tessuto che ricopre il divano in ogni sua parte ne esalta la morbidezza ed è completamente removibile.
Vitra - Slow chair e Slow Sofa, design Ronan & Erwan Bouroullec
Tra le novità al 3daysofdesign è stata svelata una nuova versione dell’iconica Slow Chair di Vitra disegnata in collaborazione con i fratelli Bouroullec. L’inedita variante sfrutta il principio di una fodera in tessuto bouclé montata con precisione su una struttura in tubolare d'acciaio, per creare un effetto “sink-in” che aumenta il comfort, soprattutto se integrato con cuscini.
La versione originale della Slow Chair disegnata nel 2006 è nata dall'idea di applicare il comfort flessibile delle calze da donna a un arredo. Il rivestimento risultante è stato realizzato in un materiale altamente elastico e trasparente, che sottolinea la silhouette della sedia.
La piccola famiglia di prodotti accoglie anche lo Slow Sofa nello stesso materiale. Il morbido tessuto Flocca non solo crea una sensazione di accogliente comfort, ma conferisce alla poltrona e al divano un aspetto caldo e accogliente. Grazie all'assenza di spesse imbottiture, il compatto Slow Sofa offre ampio spazio per due persone e la sua struttura leggera lo rende facile da riposizionare, trasformandolo in una scelta flessibile per sfuggire alla frenesia della vita quotidiana.
Ethimo - Patio, design Studio Zanellato/Bortotto
Nella cornice dell’Odd Fellow Palace, sono svelate inedite interpretazioni dining e lounge della collezione di arredi outdoor Patio di Ethimo, ideata da Studio Zanellato/Bortotto. Un dialogo tra natura e design fatto di intrecci, materiali preziosi e forme avvolgenti. Tra gli arredi inediti, la nuova poltroncina club è una soluzione dalle dimensioni contenute e le forme cocooning, tipiche della collezione, pensate per abbracciare il corpo. Come le altre sedute della serie, la struttura in teak diventa cornice di densi intrecci in corda, realizzati da abili artigiani, in cui prendono forma decori tridimensionali e pattern esotici.
Gandiablasco - Arena, design Søren Rose
Nel giardino dell’Odd Fellow Palace, spiccano le forme puramente organiche della collezione di arredi da esterno Arena di Gandiablasco firmata dal designer Søren Rose. Poltrone e divani composte da doghe in alluminio termolaccato curvate una ad una in modo da creareuna struttura organica simile a un grande abbraccio.
La collezione evoca, da un lato, una connessione con il tradizionale arredamento in vimini e l’artigianato della cestaia, con le sue forme robuste e arrotondate e i bordi rifiniti. Dall’altro, le sue ampie doghe curve richiamano il lavoro in impiallacciatura di legno tipico del design scandinavo.
Mindo - Layers, Thomas Alken
La collezione di divano e tavolini da giardino Layers pensata dal designer danese Thomas Alken per Mindo ruota attorno alla longevità del prodotto, dal design senza tempo, morbido e accogliente, alla scelta meticolosa dei singoli componenti in base a qualità, resistenza agli agenti atmosferici e riciclabilità.
Il nome "Layers" simboleggia l'approccio al processo di progettazione di Mindo, che enfatizza la compatibilità tra le diverse fasi di creazione del prodotto. Ogni componente è progettato per essere complementare al successivo, evidenziando il ruolo vitale di ogni strato nell'intero prodotto.
AND - Tier, design Lukas Peet
Cavi sottilissimi sostengono e raccordano strati (in inglese tier) di riflettori in alluminio estruso a partire dalla forma di un rene, alternati a Led sospesi, fonte di luce diretta nascosta sotto i riflettori. La lampada Tier di Lukas Peet per AND è un gioco tra luce diretta e luce riflessa, accentuato dall'abbinamento tra le finiture metalliche dell'alluminio - rame e argento - e il corpo dei LED colorati in zaffiro, smeraldo e ametista.
Hay - Parade, design Viola Heyn-Johnsen e Jonas Trampedach
Progettata da Viola Heyn-Johnsen e Jonas Trampedach, la lampada portatile Parade di Hay presenta una forma geometrica distintiva che cambia l'espressione della lampada in base alla prospettiva.
Composta da una base quadrata e una parte superiore arcuata in vetro colorato, la sorgente luminosa e la batteria sono nascoste all'interno, creando un'unità compatta e indipendente, facile da spostare.
Se spenta, la lampada può essere utilizzata come ornamento scultoreo, mentre da accesa è proposta come luce singola o in composizione nelle diverse versioni disponibili, in cui dimensioni e colori sono stati accuratamente selezionati per completarsi a vicenda.
Catellani & Smith - Potà!, design Catellani & Smith
In un gioco dicotomico tra ordine e irregolarità, la lampada Potà! di Catellani & Smith pone l’elemento luce come il focus intorno al quale prendono forma sottili strutture in ottone, voluminose ma leggere.
Vetro e ottone si coniugano con la moderna tecnologia dei filamenti LED, dando vita a geometrie dinamiche e scenografiche, sospese o a parete.
Flos - SuperWire, design Formafantasma
La lampada SuperWire di Formafantasma per Flos nasce da una sperimentazione con il filamento LED. Una collezione di lampade modulari, da tavolo a sospensione e da terra, che unisce l’impronta industriale ai criteri di un design senza tempo.
Realizzata con esagoni in vetro planare uniti da elementi in alluminio lucido, l’intera superficie di SuperWire si illumina grazie a una fila di LED sottile, piatta e flessibile della lunghezza di un metro, realizzata su misura da Flos.
La collezione è un raro esempio di design per l’illuminazione con una fonte luminosa a LED che può essere rimossa e sostituita dall’utente: un innovativo design a LED senza lampadina.
Davide Groppi - Race of Lights, design Davide Groppi
Una pista giocattolo elettrificata, che porta corrente e alimenta piccole auto-lampadine: è Race of Lights di Davide Groppi, un sistema di illuminazione a binario a LED.
Il percorso si compone a piacimento e diventa la base per costruire il proprio disegno di luce. Le auto-lampadine si fissano magneticamente, per creare composizioni libere e mutevoli. Un sistema semplice e intuitivo, dove la luce può essere spostata e reinventata in ogni momento. Il progetto trasforma un’idea infantile in un’esperienza luminosa, tra gioco e invenzione.
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