15/05/2025 - Si chiama “Gateway to Venice's Waterway” ed è il primo progetto nato dalla collaborazione creativa tra la Norman Foster Foundation e Porsche. L’installazione architettonica, ubicata all’Arsenale di Venezia, è stata presentata sabato scorso in occasione dell’apertura della Biennale Architettura 2025.
Gli architetti della Fondazione e i designer della Casa di Stoccarda hanno collaborato sul tema del futuro della mobilità urbana. Il risultato è una costruzione insolita che rappresenta la visione di un polo di trasporto per la città di Venezia.
L'installazione fa parte dell'iniziativa di Porsche dedicata al design e all'arte, “The Art of Dreams”.
L'installazione “Gateway to Venice's Waterway”, lunga 37 metri, oltre a rievocare la storica rete di ponti di Venezia, è l’espressione concreta dell'intersezione tra design e architettura. Questo polo visivo funge da porta d'accesso alla mobilità elettrica, creando un collegamento con i nuovi mezzi di trasporto elettrici su acqua e terraferma. Tra questi figurano le moto d'acqua (Schiller Bikes) e le imbarcazioni sportive elettriche (Frauscher x Porsche 850 Fantom Air, con il motore completamente elettrico della Porsche Macan Turbo).
“Sognare suscita la sensazione di avere possibilità illimitate e incoraggia a immaginare ciò che ancora non esiste. Implica concepire soluzioni audaci a sfide apparentemente insormontabili”, spiega l'architetto britannico Lord Norman Foster. “In questo progetto, sognare voleva dire immaginare una Venezia in cui potessero coesistere la conservazione del patrimonio storico e una mobilità avanzata. Abbiamo elaborato un progetto di innovazione urbana che rispetti il passato e allo stesso tempo incoraggi il futuro”.
Ispirata del tema della Biennale Architettura di quest'anno, ‘Intelligens. Natural. Artificial. Collective’, l'installazione interpreta il modo in cui sogni e realtà si fondono, ispirandosi alla natura e alla tecnologia. L'attenzione alla sostenibilità, l'uso di materiali riciclati e di sistemi ecosostenibili sono evidenti sia nella costruzione che nel funzionamento dell'hub. Tali metodi si rifanno al concetto di costruzione leggera utilizzato per la Porsche 917.
Analogamente al telaio a traliccio tubolare della leggendaria auto da corsa, è una solida struttura in alluminio a costituire la spina dorsale dell'installazione.
La superficie cinetica si ispira alla forma cubica della nuova Macan e garantisce un impatto ambientale minimo, massimizzando l'efficienza delle risorse.
L'iniziativa non è una risposta isolata alla sfida di Venezia, ma rientra piuttosto in una visione globale. L'obiettivo è dimostrare come un progetto visionario possa conciliare le complesse esigenze della vita urbana moderna con la sostenibilità.
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