Pedrali Pavilion - project AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi - photo Filippo Romano
26/10/2023 - Pedrali celebra 60 anni di storia aziendale con il nuovo Pedrali Pavilion, struttura progettata da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi nell’Headquarters di Mornico al Serio (Bergamo). Il grande padiglione in legno, al suo interno, è animato dalla mostra “Pedrali60, we design a better future” curata da Luca Molinari Studio, visitabile ancora per pochi giorni, fino a fine ottobre.
Un racconto della storia di due generazioni guidate da una visione comune, quella di progettare e produrre arredi di qualità che possano durare nel tempo.
“Il Pedrali Pavilion sorge nel nostro Headquarters, dove tutto è pensato e prende vita. Prendono vita le idee e i progetti per il futuro. La scelta di far sorgere il Pavilion nel nostro territorio ci fa pensare alle nostre radici, ai nostri luoghi. È uno spazio nuovo, che ci appartiene e che sarà l’eredità di questo anniversario così speciale” dichiara Monica Pedrali, Amministratore Delegato di Pedrali.
Pedrali Pavilion e la msotra “Pedrali60, we design a better future”
Il Pedrali Pavilion di AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi sorge come un ampio tetto sopraelevato che accoglie, al suo interno, due livelli espositivi, sui quali si articola la mostra “Pedrali60, we design a better future” curata da Luca Molinari Studio.
Una galleria sospesa diventa il palcoscenico del racconto della storia dell’azienda mentre un grande portico, al pian terreno, si configura come un percorso per riflettere sulla necessità di trovare una dimensione condivisa in cui costruire il futuro.
L'intera struttura del Pedrali Pavilion è realizzata in legno (certificato PEFC), un materiale che abbraccia sia la tradizione artigiana che l'innovazione produttiva, riflettendo i valori fondamentali dell'azienda. Il progetto incontra la richiesta di quest’ultima di realizzare un'architettura temporanea, agile, funzionale, che sintetizzi la volontà orientata al rinnovamento continuo e che sia destinata ad avere una seconda vita all’interno dell’Headquarters di Mornico al Serio, in piena armonia con il territorio circostante.
Il padiglione, a pianta rettangolare, ha la forma di un grande tetto voltato appoggiato su solide gambe di legno, che dichiarano l'importanza di realizzare architetture nomadi, facilmente trasferibili.
La struttura principale è costituita da portali arcuati, connessi tra loro da travi orizzontali. Al livello superiore, una seconda orditura di travetti si interseca con gli estradossi per sostenere la grande copertura in scandole di larice, che scende fino ad avvolgere la pavimentazione in tavole di abete. Entrambi i fronti del padiglione sono aperti, consentendo alla luce naturale di fluire nell'ambiente. Al piano terra, i piedritti a vista costituiscono le simboliche gambe dell’architettura creando un suggestivo porticato.
“Il padiglione è come un grande tetto che si regge sulle sue gambe, a cui si accede attraverso uno scalone che è anche una tribuna dove mettere insieme persone, visitatori, spettatori. In questo spazio espositivo mobile e trasportabile si possono inscenare spettacoli ed eventi, che raccontano l’esistenza di un’azienda, una comunità di persone che costruiscono insieme qualcosa che merita di essere costruito, distribuito, venduto, raccontato, combinando insieme i destini di tanti individui” conclude l’Architetto Michele De Lucchi.
Ad accogliere i visitatori troviamo uno scalone di ingresso che assolve a una doppia funzione: è il punto di accesso alla mostra e al tempo stesso una tribuna dove sostare o sedersi per partecipare a presentazioni e talk. In cima ai gradini si trova una quinta che ospita la reception e nasconde la vista dello spazio retrostante, suscitando la curiosità per ciò che è messo in scena oltre la parete; è proprio qui, nella galleria sospesa tra gli archi, che inizia il percorso di visita.
Il percorso espositivo si delinea lungo due elementi in legno che ripercorrono linearmente i 60 anni di storia attraverso le voci dei protagonisti, i prototipi, le grafiche, i cataloghi e i progetti che hanno fatto crescere l’azienda nel tempo.
“La mostra è la rilettura critica di un'importante storia aziendale del design italiano e, insieme, uno sguardo al futuro costruito attraverso la forte coerenza con i caratteri imprenditoriali e d'innovazione che sono propri del mondo Pedrali. Comunità, ricerca, sperimentazione, sostenibilità, qualità diffusa, legame forte con il territorio e dialogo con i progettisti sono alcuni degli elementi che caratterizzano la mostra e i suoi percorsi” afferma il Curatore Luca Molinari.
Gli elementi espositivi fungono da supporti bifacciali: da un lato sono esposti gli oggetti fisici, dall'altro, invece, sono ospitati i monitor che raccolgono le testimonianze e le voci della community Pedrali. I piedistalli in legno, tra i portali ad arco, valorizzano i pezzi di design più iconici che rivelano la maestria e l'abilità produttiva dell’azienda 100% Made in Italy. Il percorso termina con il fronte aperto sul fondo della galleria, creando un invito a guardare avanti, verso il mondo esterno e il futuro.
Tramite una seconda scala, si scende nel porticato al piano terra, dove la mostra continua. Questo spazio è ispirato agli antichi loggiati dei palazzi pubblici, un tempo fulcro della vita civile nei comuni dell'Italia settentrionale, dove passeggiare, interagire, sostare al riparo dagli eventi atmosferici.
Il Pedrali Pavilion vuole anche essere un invito a riflettere sulla responsabilità del singolo individuo all’interno del precario equilibrio del Pianeta. In linea con questo pensiero è stata allestita una metaforica selva di specchi intervallati da pannelli con i volti e le parole delle persone che costruiscono ogni giorno la comunità Pedrali. L’allestimento è quindi pensato in modo che i visitatori si immergano e si perdano in una foresta magica in cui le immagini di chi lavora oggi in Pedrali si aggiungano alle proprie rifrazioni, componendo così un ritratto prismatico che rappresenta una comunità che si fa sempre più ampia e si estende idealmente a tutti, proiettando l’azienda verso il suo futuro.
“Partendo dalle nostre radici e seguendo gli insegnamenti di nostro padre Mario, continuiamo a costruire la storia di Pedrali, frutto del lavoro di squadra di tutti i nostri collaboratori che da sempre credono nell'azienda e, ogni giorno, si impegnano al fine di raggiungere obiettivi comuni. Ringraziamo AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi, insieme a Luca Molinari Studio, per aver contribuito a rendere ancora più speciale questo percorso” continuano Monica e Giuseppe Pedrali, Amministratori Delegati dell’azienda.
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