21/07/2023 - Orografie, brand design-oriented con radici nel cuore di Catania, continua ad alimentare la sua vocazione allo scouting e riconoscimento del talento dei giovani designer under 35, con la piattaforma Emersivi. Food Rituals e Selfcare, il terreno da indagare e da cui è scaturito il workshop, tenutosi al Politecnico di Milano lo scorso giugno, che ha premiato cinque concept di cinque giovani studenti.
È stato richiesto ai candidatidi custodire il pensiero ibrido, che ha generato il design anfibio di Orografie, proiettato in talune dimensioni specifiche: d’uso, di tipologia, di ambienti e di ottimizzazioni produttive (materiali, tecniche, dimensioni). Su questi temi si incastra la volontà, attraverso appunto la seconda collezione, di proiettarsi a un mercato più allargato e democratico. Due, inoltre, gli ambiti specifici che i giovani hanno dovuto seguire: Food Rituals e Selfcare.
I docenti che hanno guidato il workshop sono Marinella Ferrara e il tutor Alessandro Squatrito, insieme a Vincenzo Castellana e Giorgia Bartolini, rispettivamente Art Director e Founder di Orografie. Gli studenti del terzo anno di industrial product design al Politecnico di Milano si sono così misurati con il pensiero di Orografie declinando, in forma di progetto, le loro idee.
I progetti dei cinque studenti, selezionati acquisiranno la prelazione d’uso dal politecnico di Milano ed almeno tre di questi entreranno a pieno titolo nella nuova collezione che OROGRAFIE presenterà ufficialmente alla Milano Design Week 2024. I cinque progetti si sono mostrati meritevoli poiché hanno saputo cogliere e declinare il pensiero di Orografie analizzando e facendo emergere bisogni ancora latenti, interpretando dunque i ‘nuovi riti da abitare’.
Cinque giovani designer ‘emersi’ al termine della settimana di workshop, sono: Giulio Codella (2000) con SMARTFORK Omar Hannachi (2001) con SINO Marta Marino (2001) con SINE Giorgio Pagani (1999) con ABISSO Xu Zheng (1999) con NEO
Giulio Codella - SMARTFORK
Smartfork - un nuovo modo di apparecchiare la tavola. Un oggetto che ha la funzione di ospitare le posate e, allo stesso tempo, accogliere il proprio smartphone.
Omar Hannachi - SINO
Da “pitrusino” (=prezzemolo in siciliano), è un centrotavola che combina forme tubolari in un intreccio simile a quello dell’ “omonima” erba aromatica. Assolve alle funzioni primarie di conservazione delle erbe aromatiche, oltre che essere un vaso e ospitare un vano per il telefono che risulta anche come amplificatore analogico. I pezzi sono realizzati con tubolari prefabbricati, tagliati, saldati e smaltati.
Marta Marino – SINE
Sine è una sedia che non è realmente una sedia ma un paradosso: non ti ci puoi sedere ma solamente appoggiarci i tuoi vestiti e i tuoi oggetti personali. Dal latino (=senza) è nata dall’osservazione di un’abitudine comune, ovvero accumulare i vestiti sulla sedia della propria camera da letto. Marta Marino ha così deciso di sfruttare questa consuetudine e trasformarla in un elemento funzionale che fosse al tempo stesso ironico per l’ambiente domestico. Il design della sedia richiama in maniera astratta e stilizzata la forma di una normale sedia, ma con un tocco di creatività: la sua struttura è stata studiata per diventare un luogo per i vestiti scelti per il giorno successivo.
Giorgio Pagani – ABISSO
Abisso è un tavolo da pranzo per ambienti domestici. La sua progettazione rivoluziona l’archetipo del tavolo – suddiviso su tre livelli: quella per il piatto ridotto al minimo, quella per il telefono e per le stoviglie secondarie e quella centrale per bottiglie e altri elementi - in favore del cambiamento della società e di come, dopo l’avvento della tecnologia e del cellulare, quest’ultima vive in maniera completamente diversa il tavolo e il rito del pasto. Un nuovo modo di vivere la tavola in casa e riservare un posto al proprio smartphone.
Xu Zheng - NEO
Neo è stato ideato per ‘superare il confine’, per fare coesistere il mondo digitale e quello analogico. Il mondo virtuale è parte integrante della vita. Così Neo propone un oggetto per il selfcare integrando anche la possibilità di ospitare il proprio smartphone. E’ un porta oggetti utile in camera, uno specchio, un luogo dove posizionare il telefono. E’ versatile, funzionale, semplice e intuitivo.
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