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Campo Base 2023: una nuova micro-comunità architettonica alla MDW 2023
Sei studi di progettazione esplorano il concetto di intimità domestica
Autore: cecilia di marzo
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CAMPO BASE 2023: UNA NUOVA MICRO-COMUNITÀ ARCHITETTONICA ALLA MDW 2023
14/04/2023 - Si chiama Campo Base ed è un manifesto sull’architettura degli interni contemporanea che nasce in occasione della Milano Design Week 2023. Firmato da sei studi di architettura italiani e curato da Federica Sala, è un’utopia progettuale che vede coinvolti gli studi in un esercizio di pratica architettonica condivisa.

Campo Base, visitabile in via Orobia 11, è un manifesto autoprodotto e autogestito da Massimo Adario (Roma), Giuliano Andrea dell’Uva (Napoli), Eligostudio (Milano), Marcante-Testa (Torino), Hannes Peer (Milano) e Studiopepe (Milano).

Come una sorta di contemporaneo consorzio architettonico, Campo Base è stato una palestra di collettività progettuale in cui gli studi si sono confrontati sul difficile tema di essere individui e società al contempo.

Campo Base è un ‘non luogo’ ipotetico in cui esplorare il concetto di intimità domestica attraverso le riflessioni di sei studi di progettazione uniti dalla sfidante volontà di cimentarsi in un esercizio di progettazione condivisa.
Campo Base è un villaggio. È un accampamento. Sicuramente è una micro-comunità architettonica all’interno della quale agli asciutti spazi condivisi fa da sponda la diversità progettuale degli ambienti individuali, volti ad esplorare il concetto di intimità domestica. E sarà proprio varcando gli ingressi nascosti nelle pieghe dell’allestimento comune, come in uno spartiacque tra il nostro essere nel mondo ed il nostro essere domestico, che saremo all’interno dei singoli universi.

C’è chi, come Massimo Adario, ha interpretato il concetto di intimità realizzando la stanza de “Il Collezionista”, un ambiente astratto, ma accogliente, in cui sentire il fluire del tempo meteorologico tra una selezione di oggetti specchio della personalità di chi li ha collezionati.


Massimo Adario, Il Collezionista
 
Marcante-Testa, nel suo "Confessionale domestico - dispositivi per l’intimità dei rituali domestici", ha pensato, all’opposto, a uno spazio eterotopico in cui arredi e spazi fossero svuotati e ricontestualizzati per ritrovare una nuova ritualità, diventando dei dispositivi di protezione della nostra intimità.


Marcante-Testa, Confessionale domestico - dispositivi per l’intimità dei rituali domestici
 
L’intimità per Hannes Peer è uno spazio metafisico, ma al contempo ultra fisico, in cui riecheggia l'atmosfera di atelier d'artisti passati, come quello di Monet a Giverny o di Costantin Brancusi a Parigi. “Atelier des Nymphéas” è un viaggio temporale che rende manifesto l’atto stesso del creare, aprendo al pubblico il lato personale della pittura scaturita dal progettista stesso.


Hannes Peer, Atelier des Nymphéas

Omaggio a Renzo Mongiardino” è invece il progetto di Eligostudio che mette al centro il valore della convivialità domestica come supremo momento di intimità. Un’architettura effimera che gioca sull’illusione, così come le opere dell’artista Lorenzo Vitturi che la abitano.


Eligostudio, Omaggio a Renzo Mongiardino

Mentre il progetto di Studiopepe, “Omphalos” ovvero l’ombelico in greco antico, ci avvolge come una “pelle psichica” custodendo la nostra intimità e difendendoci allo stesso tempo dall’esterno grazie ad un insieme di elementi archetipici.


Studiopepe, Omphalos
 
Ad interrogarsi, invece, sulla possibilità di abitare un vuoto, uno spazio senza una funzione, è Giuliano Andrea dell’Uva che con “Ammonite. Uno spazio tra terra e cielo” crea uno spazio unico in cui architettura e arredi sono un percorso lento d’iniziazione al valore dell’intimità. Sei progetti da scoprire avventurandosi nel percorso dell’allestimento comune, sorta di placenta tessile all’interno della quale tutti gli studi convivono, ognuno con le sue differenze. Un tunnel tessile quindi, reso possibile grazie alla collaborazione con Elitis, che ci accompagna in un universo ovattato, in un temporaneo labirinto percettivo in cui lasciarci andare alla scoperta del concetto d’intimità interpretato dagli studi.


Giuliano Andrea dell’Uva, Ammonite. Uno spazio tra terra e cielo

 

  Scheda evento:
Mostra:
17-23/04 VIA OROBIA 11, MILANO
Campo Base



Campo Base, Shooting - ©Francesco Stelitano


Campo Base, Eligostudio - ©Francesco Stelitano


Campo Base, Adario - ©Francesco Stelitano


Campo Base, Marcante_Testa - ©Francesco Stelitano


Campo Base, Studiopepe - ©Francesco Stelitano


Campo Base, Peer - ©Francesco Stelitano


Campo Base, Dell'Uva - ©Francesco Stelitano


CAMPO BASE_Ritratto, ©Francesco Stelitano

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Campo Base, Shooting - ©Francesco Stelitano
Campo Base, Eligostudio - ©Francesco Stelitano
Campo Base, Adario - ©Francesco Stelitano
Campo Base, Marcante_Testa - ©Francesco Stelitano
Campo Base, Studiopepe - ©Francesco Stelitano
Campo Base, Peer - ©Francesco Stelitano
Campo Base, Dell'Uva - ©Francesco Stelitano
CAMPO BASE_Ritratto, ©Francesco Stelitano
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17-23/04 VIA OROBIA 11, MILANO
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