Un'architettura scultorea concepita per la più antica congregazione ebraica di Los Angeles, con spazi collettivi per la comunità religiosa e i cittadini
26/09/2022 - Le sedie HIT di LAMM scelte per l’Audrey Irmas Pavilion, il padiglione firmato OMA per la più antica congregazione ebraica di Los Angeles, con spazi collettivi per la comunità religiosa e i cittadini.
Tre spazi di diversa scala si aprono all’interno di un’architettura la cui forma nasce dalla semplice idea della scatola, poi complicata e scolpita in funzione del contesto, influenzata dalla presenza della storica sinagoga della città: il Wilshire Boulevard Temple. Il progetto è stato concepito dal celebre studio OMA, e più precisamente dall’ufficio di New York e da Shohei Shigematsu, partner dell’atelier fondato da Rem Koolhaas.
A commissionare il progetto, nato da un concorso di architettura, è il Whilshire Boulevard Temple, la congregazione ebraica più antica di Los Angeles. A rendere possibile la realizzazione del Padiglione sono state le donazioni di privati e fondazioni, primo tra tutti il consistente contributo (di 30 milioni di dollari) della collezionista d’arte, Audrey Irmas.
Ideato per ospitare celebrazioni religiose, eventi culturali, convegni e spettacoli, è un luogo in cui la comunità e i cittadini possono riunirsi, concepito per funzionare da stimolo per lo spirito comunitario. L’edificio nasce nel campus di cui fa parte la sinagoga, dove le funzioni religiose incontrano attività di formazione e welfare di comunità.
La polifunzionalità degli ambienti è ben rappresentata dalle sedie HIT (design di Dante Bonuccelli). Le linee ricercate, la geometria rigorosa e gli spessori contenuti rendono la seduta adatta ai contesti più diversi. La scocca in poliuretano integrale ad alta densità, con schienale flessibile, nasconde al suo interno un inserto strutturale in acciaio sia scatolato che microfuso, corredato nella parte dello schienale di elementi flessibili in acciaio armonico che conferiscono, in fase di appoggio, un comfort e un sostegno ottimali. La cura del dettaglio si palesa nella struttura senza viti a vista. Doppia verniciatura superficiale realizzata in stampo colore nero, nella versione scelta per il “Pavilion”. Dotate in questo caso di ganci di allineamento, le sedie HIT sono sovrapponibili fino a 25 pezzi su carrello e fino a 15 a terra. Un punto in più a favore della polifunzionalità e riconfigurabilità degli ambienti.
Nel Padiglione la flessibilità funzionale è raggiunta grazie all’alto grado di differenziazione degli spazi, diversi per dimensioni, forma e carattere. I tre ambienti principali sono come dei volumi, tutti interconnessi, che bucano l’edificio.
Al piano terra, un arco ribassato, estruso per tutta la profondità del nuovo volume, dà vita ad una sala rivestita di legno, il cui profilo fa eco alla cupola della sinagoga. Più su il volume è “bucato” da una terrazza all’aperto cui è affiancata un’intima cappella. Infine, un giardino incassato in un vuoto cilindrico collega le sale per riunioni con la terrazza per eventi posta sul tetto.
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