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Museo Egizio 2024: il concorso internazionale di progettazione
Ampliamento e rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili a Torino
Autore: cecilia di marzo
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29/07/2022 - La Fondazione Compagnia di San Paolo ha indetto il concorso per l’ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e la conseguente riorganizzazione degli spazi in vista delle celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio nel 2024.
 
Con oltre 10.000 mq di percorso espositivo e 11.000 reperti esposti nelle sue sale, il Museo Egizio è la seconda collezione di antichità egizie nel mondo nonché la più importante al di fuori dell’Egitto.
Il Museo fu fondato nel 1824 dal re Carlo Felice con l’acquisizione di una collezione di 5628 reperti egizi riunita da Bernardino Drovetti, console di Francia in Egitto.  La sede del Museo è da allora nel palazzo che nel XVII secolo l’architetto Garove aveva costruito come scuola dei Gesuiti, noto come “Collegio dei Nobili”, e che nel XVIII secolo era diventato sede dell’Accademia delle Scienze.
 
Il percorso museale, dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Egitto antico, si articola in quattro piani coprendo un arco temporale che va dal 4000 a.C. al 700 d.C.
 
Il Museo è tra i luoghi della cultura italiani più visitati a livello nazionale e internazionale.
 
Connubio tra architettura barocca e contemporanea, il progetto contribuirà a rinnovare l’immagine del Museo Egizio e di Torino mostrando la possibilità di integrare tradizione e innovazione. La realizzazione della copertura consentirà di trasferire nella corte i servizi al pubblico, quali bookshop, caffetteria e biglietteria, creando così uno spazio di aggregazione polifunzionale. Dalla nuova corte, inoltre, sarà possibile accedere liberamente al Tempio di Ellesija, donato dall’Egitto allo stato italiano come ringraziamento per la sua partecipazione alla missione UNESCO nel salvataggio dei templi nubiani. Inoltre, la copertura del cortile interno valorizzerà ulteriormente il Giardino Egizio, all’interno della corte, creando così un ottimo connubio tra natura, verde e spazi ibridi e polifunzionali.
 
Nel suo complesso, il progetto consentirà alla città di fruire di un’agorà, ideata concettualmente come una piazza coperta, a pochi passi dalla vicina piazza Carignano, accessibile da cittadini e turisti, compatibilmente agli orari di apertura del Museo. Il piano ipogeo potrà essere destinato a un nuovo e significativo ampliamento del percorso museale, offrendo così al pubblico ulteriori possibilità di fruizione della collezione museale.
 
Gli ambienti del piano terra riguardano una superficie di circa 925 mq ed introdurranno i visitatori al percorso espositivo assolvendo ad alcune funzioni, al momento distribuite in diversi ambienti e piani del Palazzo quali bookshop, lounge, info point, caffetteria, spazio conferenze oltre alla biglietteria, desk per visite guidate, audioguide e guardaroba. È prevista inoltre la progettazione della riqualificazione dell’atrio ipogeo di 1.355 mq circa, che diventerà l’inizio del percorso museale.
 
Il concorso è articolato in due fasi: la prima fase, di preselezione, aperta a tutti coloro che soddisfano i requisiti di ammissione, avente lo scopo di selezionare tra i candidati i migliori concorrenti (fino a 5) invitati a partecipare alla seconda fase.
Il termine ultimo per la ricezione delle proposte di candidatura è fissato per il 26 settembre 2022, alle ore 16:00.
 
La seconda fase riguarda, invece, la redazione degli elaborati ed il fine di selezionare il Progetto vincitore e la scadenza è fissata per il 12 dicembre 2022 (ore 16:00).
 
Al vincitore del Concorso è riconosciuto un premio di € 77.868,85 +IVA.
A ciascuno dei restanti Gruppi di Progettazione partecipanti selezionati, che consegneranno il Progetto, sarà corrisposto un rimborso spese di importo pari a € 16.393,44 +IVA.
 
Il progetto è di straordinaria rilevanza non solo per il Museo e le sue collezioni, ma per l’intera Torino, che riconosce nell’Egizio un presidio di cultura e conoscenza aperto e inclusivo per i cittadini e per i tanti visitatori.
La Compagnia di San Paolo e la Fondazione Museo delle Antichità Egizie guardano al progetto come a un’opportunità straordinaria per favorire la rigenerazione culturale della città e offrire un nuovo segno architettonico incastonato nel cuore barocco di Torino.
 



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