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Milano Design Week 2022: tornano gli eventi di BASE
Dall’economia circolare alla biodiversità come risorsa creativa, dai processi di co-progettazione alla casa del futuro. La seconda edizione di 'We Will Design'
Autore: antonella fraccalvieri
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BASE Milano BASE Milano
29/03/2022 - In occasione della Milano Design Week in programma dal 6 al 12 giugno 2022, BASE Milano presenta la seconda edizione di “We Will Design”: un laboratorio sperimentale con designer da tutto il mondo per immaginare, attraverso il design, nuovi strumenti, pratiche ed esperienze come risposta alle tante contraddizioni del presente.
 
Un “oggi” in cui andare a ripensare agli sfaldamenti, alle dicotomie che creano conflitto, per capire come lo spazio dove le cose fanno attrito possa diventare terreno fertile in cui generare creatività. E ancora, chiedersi: qual è il ruolo del design in questo scenario contemporaneo controverso? 
 
Dall’economia circolare alla biodiversità come risorsa creativa, dai processi di co-progettazione alla casa del futuro, dai nuovi approcci all’apprendimento fino alla creazione di inediti dispositivi di salvezza ad opera dei singoli: saranno molteplici i temi esplorati nella seconda edizione di “We Will Design” che si svilupperà attraverso tre macro progetti - Temporary home, Exhibit, They will design
 
Entrando più nel dettaglio, anche quest’anno casaBASE - la guesthouse di BASE - diventa Temporary home e si trasforma in una residenza sui generis per cinque giovani designer provenienti da Francia, Germania, Inghilterra e Olanda, invitati a riflettere in particolare sul tema dell’economia circolare. 5 stanze offriranno così una visione su 5 scenari all’avanguardia, diventando per una settimana allo stesso tempo casa e luogo di sperimentazione dei designer, che qui svilupperanno, esporranno e racconteranno i propri progetti al pubblico. 
 
In particolare, la designer e ricercatrice tedesca Rebecca Schleder, in collaborazione con Goethe-Institut Mailand, presenta “Symbiopunk”, un bioreattore e sistema di compostaggio che converte le feci umane in hummus fertile, mostrando come i rifiuti umani possano diventare preziosi non solo per la coltivazione ma anche per il ciclo della natura in generale. In “Proposals for a Prevailing World – Vol.I” il designer olandese Joppe Broers propone invece una mappatura di tutte le specie estinte conosciute dal 1800 in poi, per riflettere sulla rapida urbanizzazione del pianeta. In “The Big Assembly” il designer e scenografo francese Goliath Dyèvre, in collaborazione con Institut Français Milano - Institut Français Paris, si interroga sulla natura stessa dell'innovazione attraverso la trasformazione dei materiali presenti nella nostra vita quotidiana. Collegati tra loro, questi materiali, dai più innocui ai più complessi, diventano a loro volta oggetti singolari prodotti in pezzi unici funzionali o scultorei che saranno esposti anche all'interno di Exhibit. A breve si aggiungeranno anche altri due designer, uno di questi sarà selezionato da una giuria internazionale in collaborazione con British Council all’interno del loro programma Circular Cultures.
 
Durante tutta la settimana le stanze-atelier di casaBASE saranno aperte al pubblico, che potrà osservare i processi di lavoro e dialogare con la comunità residente. 
 
Anche per questa edizione di “We Will Design”, il primo piano di BASE Milano ospiterà Exhibit, una grande mostra che raccoglie i lavori di designer emergenti, studi di progettazione, accademie e università, diventando luogo di ricerca e sperimentazione con uno sguardo rivolto alle nuove prospettive del design. Ci saranno progetti a cura di importanti realtà internazionali, quali University of Borås, Tech Monterrey Mexico City e il network IED che presenta al pubblico “Absolute Beginners”, un lavoro inedito e collettivo dei suoi designer, dedicato a dieci icone femminili del passato e del presente, nato per dare voce all’interpretazione e al linguaggio delle nuove generazioni, a cui si aggiungeranno quelli proposti da alcuni fra i più prestigiosi centri di formazione italiani, come l’Accademia di Design e Arti Visive Abadir di Catania e il NID - Nuovo Istituto di Design di Perugia. 
 
Numerosi anche i designer italiani e internazionali che espongono i loro progetti e installazioni nei grandi spazi di BASE: Anna Baldocchi propone “Malerba”, un "atlante umano" in forma di documentario che traccia i confini linguistici e le divisioni culturali dell'Italia; la social designer Francesca Tambussi presenta “Hyperburgers”, un supermercato innovativo interamente gestito dai consumatori; in “Pantha Rei” l’artista e designer indipendente Eun Hi Kyoung esplora invece alcuni concetti della tradizione culturale coreana e la tecnica del macramè, dando nuova vita a materiali di scarto come le ceramiche acquistate in un negozio dell’usato; IPER-collettivo presenta due installazioni “Plastic Landscape”, un dispositivo tattico che parla di riciclo e invita a pensare a nuovi usi degli spazi e “Micromegàsuoni”, installazione site-specific che instaura un dialogo tra paesaggio urbano e naturale, prodotta da NAM-Not A Museum, il programma di arte contemporanea di Manifattura Tabacchi, nel contesto della prima edizione di residenze d’artista SUPERBLAST; Henry Matthieu presenta il progetto “Human Mould” che, attraverso la sedia, riflette sulla relazione tra oggetto, creatore e utente; Valentine Maurice analizza l'insonnia come fenomeno contemporaneo dal punto di vista della generazione Z con “The Paradoxical Screen”; “Games we’ll never play” dei designer italiani Giulio Bordonaro e Nicoletta Gomboli è invece una ludoteca nell’epoca delle macchine intelligenti; il media artist e interaction designer Ardash Nellore presenta due progetti dedicati all'intersezione tra media digitali, tecnologia e scultura per riflettere sulla relazione tra l'evoluzione umana e l'evoluzione dell'intelligenza non umana; “Kaia”, a cura del designer olandese Kim van den Belt, propone nuovi filtri sostenibili per la CO2 realizzati con le alghe; Johanna Reymann con il progetto “Left Behind” propone una riflessione sulla quantità di rifiuti generati dai processi produttivi di semplici oggetti, come i tradizionali zoccoli olandesi; in “Playfulness” la giovane designer tedesca Sophia Schullan raccoglie una serie di installazioni giocose per trasformare banali routine quotidiane e oggetti domestici ordinari in nuove fonti di ispirazione e creatività; “The future is in the making” è invece la mostra collettiva a cura della Romanian Design Week incentrata sui processi sostenibili e sulla concezione del design, a partire dalle attuali problematiche sociali e ambientali. 
 
Torna per questa edizione studio.traccia con “Atti fondamentali” per mettere ancora una volta in connessione design e spreco alimentare attraverso uno speciale evento che genererà una scultura di oggetti realizzati con nuovi materiali prodotti con scarti alimentari, il progetto è promosso da ActionAid Italia nel quadro del progetto Food Wave, finanziato dalla Commissione Europea e guidato dal Comune di Milano, mentre FestivalDivercity sarà nuovamente presente quest'anno con la missione di presentare una proposta progettuale di spazi, fisici e di cura, capaci di accogliere i soggetti razzializzati e vulnerabilizzati realizzata in collaborazione con lo studio PLUSRL.COM per sottolineare l'importanza dell'alleanza tra la pratica sociale degli attivisti e quella progettuale dei designer per definire i luoghi dove offrire prestazioni mediche, garantire sostegno psicologico e riattivare il potenziale sociale e culturale degli individui. Come per la scorsa edizione, NOI Libreria propone un bookshop con una speciale selezione di libri a tema design, illustrazione e arti grafiche.
 
Nell’ambito della più ampia cornice di “We Will Design 2022”, BASE Milano presenta inoltre un progetto speciale dedicato alle nuove generazioni, realizzato con il sostegno dell’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia: They Will Design, dove dal WE si sposta l’attenzione al THEY, ai più giovani, a coloro che domani avranno la responsabilità di disegnare il futuro. A loro viene consegnata la sfida di immaginare le ISTITUZIONI FANTASTICHE, che modificano, sovvertono o sostituiscono quelle esistenti. 
 
Cosa accadrebbe se fossero le nuove generazioni a "disegnare" il mondo? “They Will Design” ha coinvolto studenti tra i 18 e i 26 anni provenienti da Università, accademie e luoghi di formazione italiani e internazionali, per decostruire e ripensare il concetto di “istituzione” a partire da una dimensione immaginativa. Cinque i temi su cui i giovani sono chiamati a riflettere - Integrazione e Inclusione, Digitalizzazione, Diversity e Empowerment femminile, Sostenibilità ambientale e Circular economy e Generazioni a confronto - attraverso la stesura di un manifesto dell’istituzione, la definizione di pratiche di azione e una comunità di riferimento. Durante le fasi di realizzazione del progetto i gruppi di lavoro saranno supportati da PARASITE 2.0 - collettivo di architettura fondato nel 2010 da Stefano Colombo, Eugenio Cosentino e Luca Marullo per investigare lo status di habitat urbano - che aiuterà i partecipanti a tradurre le loro idee in uno spazio fruibile al pubblico. Il percorso sarà ulteriormente arricchito dalla presenza di “eretici”, alcune figure ispirazionali provenienti da luoghi e ambiti differenti, che affiancheranno i partecipanti durante le diverse fasi del progetto per generare domande e stimolare nuove idee. Tra gli eretici: il filosofo Leonardo Caffo, Rebecca Gomperts, dottoressa olandese e attivista per i diritti delle donne, Marcello Cualbu, docente e libero professionista nel campo delle tecnologie applicate all’arte, al design e all’architettura.
 
Non ultimo, per tutta la settimana, un ricco palinsesto musicale - realizzato in collaborazione con Le Cannibale - animerà ogni sera il cortile e le sale di BASE con dj set e musica live, dall’orario dell’aperitivo fino a tarda notte.

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