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Ph. © Valerio Mei_123rf_84385275
06/12/19 - Bari, Roma, Ivrea, Favara, Colle Val d’Elsa, Reggio Emilia e Cagliari ospiteranno il proprio Festival dell’Architettura nel corso del 2020.
Ieri l’annuncio ufficiale che ha decretato le sette città vincitrici del bando lanciato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) per promuovere la diffusione tra tutti i cittadini dell’importanza del ruolo dell’architettura contemporanea, e al quale avevano partecipato 49 progetti, pervenuti da tutta Italia.
Il Comune di Bari, con il progetto BiARCH - Bari International Archifestival sul tema "Margini, confini, frontiere", si aggiudica il punteggio più alto (98/100) e un finanziamento di 80mila euro.
A seguire la città di Roma con 'CHANGE - Architecture Cities Life, Associazione Open City', Ivrea con 'Design for the Next Community', Favara (Agrigento) con 'SI ARCH FEST - South Italy Architecture Festival, FCP Farm Cultural Park', Colle Val d’Elsa con '2050 ArchiFest' - Abitare il mondo altrimenti, Reggio Emilia con 'Rigenera', e Cagliari con 'I confini del cambiamento. Cagliari tra terra e acqua. Architettura e luoghi sensibili'.
Questi festival cittadini saranno un occasione per coinvolgere sia i professionisti che ai non addetti ai lavori attraverso manifestazioni culturali, talk, performance, workshop, passeggiate urbane, ed eventi multiculturali che tra marzo e maggio 2020 contamineranno il fare architettura con pratiche innovative di trasformazione urbana.
A Bari, i dettagli del progetto BiARCH sono stati illustrati oggi in conferenza stampa dal sindaco Antonio Decaro e dai soggetti istituzionali e operatori culturali che hanno collaborato alla stesura della proposta progettuale.
“Il Festival dell’Architettura di Bari, in programma dal 1 al 20 maggio 2020, sarà un’occasione per programmare le trasformazioni del nostro territorio insieme agli attori istituzionali ma anche insieme ai cittadini per divenire sempre più consapevoli e costruire nuove domande ed esigenze rispetto al nostro territorio" – afferma Alessandro Cariello, componente dello staff del sindaco per i temi Urbanistica, Rigenerazione, Periferie Urbane, che ha curato le diverse fasi del bando – E continua: “Sarà un Festival all’insegna di due principi chiave: la transdisciplinarità e la partecipazione”.
BiARCH, non a caso è pensato in forma di 'Festival Laboratorio', alternando public speech a laboratori partecipativi di co progettazione, performance sullo spazio pubblico, esperienze di riuso collettive, con al centro del programma e della riflessione il rapporto tra rigenerazione urbana e beni comuni, su cui la città di Bari sta conducendo un’esperienza significativa.
Il tema scelto per il Festival Biarch, “Margini, confini, frontiere”, rimanda all’esigenza di superamento dei perimetri esistenti (geografici, culturali, sociali e disciplinari) per promuovere un nuovo modo di fare architettura per tutti.
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Ines Pierucci Assessore alla Cultura, Antonio Decaro Sindaco di Bari e Alessandro Cariello (staff urbanistica, rigenerazione e periferie) Ines Pierucci Assessore alla Cultura, Antonio Decaro Sindaco di Bari e Alessandro Cariello (staff urbanistica, rigenerazione e periferie) Ines Pierucci Assessore alla Cultura, Antonio Decaro Sindaco di Bari e Alessandro Cariello (staff urbanistica, rigenerazione e periferie) Ines Pierucci, Antonio Decaro, Alessandro Cariello, Francesco Maggiore (Presidente Fondazione Dioguardi)
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DGAAP
Festival dell'Architettura
La Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane - DGAAP presenta il bando “FESTIVAL DELL’ARCHITETTURA”, iniziativa volta a promuovere la diffusione tra tutti i cittadini dell’importanza del ruolo dell’architettura contemporanea per il progresso civile, sociale ed economico del Paese.
L’avviso promuove l'architettura contemporanea attraverso manifestazioni culturali per contribuire alla realizzazione di una società sostenibile.
Il programma “FESTIVAL DELL’ARCHITETTURA” è rivolto a enti pubblici e privati, istituzioni culturali e fondazioni con il coinvolgimento di partner e co-finanziatori in compatibilità con le finalità dell’Avviso.
I festival, che dovranno coinvolgere le comunità di riferimento, potranno presentare nuove programmazioni che abbiano l’obiettivo di sostenere, promuovere e sensibilizzare il pubblico verso un’architettura di qualità. Le proposte potranno prevedere nella loro programmazione incontri, proiezioni cinematografiche, performance, hackaton, workshop, passeggiate urbane, storytellingecc.
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