11/07/2019 - Un turbinio psichedelico di colori, pattern astratti e intarsi materici che richiamano le dinamiche frenetiche del mondo contemporaneo: è la collezione Super Fake firmata Bethan Laura Wood per cc-tapis, ora in un’inedita veste ‘hot’ che rievoca una palette cromatica prese in prestito dal paesaggio urbano che va da Città del Messico a Beirut.
Super Fake è la collezione di tappeti ispirati alla collisione tra uomo e natura, presentata in una nuova colorazione calda e vivace, lanciata a Giugno a Pechino a Cabana Home. Un'interpretazione “fake” della natura che diventa realtà attraverso l’atto fisico di abili artigiani tibetani ed il linguaggio dell’intreccio.
Ognuno dei tappeti si basa su una diversa forma di roccia, le cui costruzioni superficiali sono fondate sui sedimenti organici accumulati nel tempo e una combinazione di materiali sotto pressione. Ogni strato o sfaccettatura è rappresentato da una varietà di pregiate tecniche di fabbricazione, che si tramandano da secoli tra gli artigiani tibetani. Un incontro-scontro tra uomo e natura che permette di esplorare il mondo del post social media e della chat istantanea, in cui l’immagine fugace e bidimensionale si trova in contrasto con una realtà fisica e tattile. Hyper- e Super-, che entrano nelle nostre vite quotidiane.
“Rocce e cristalli hanno da sempre simboleggiato la natura nella sua realtà fisica e concreta: quando qualcosa è "incastonato nella roccia" è segno di stabilità. Con questa collezione di tappeti, ho voluto creare una connessione che possa persistere al mondo odierno, frenetico e fugace, immaginando così un paesaggio visivo dove perdersi e sognare”, racconta la designer.
La prima collezione dei tappeti realizzati per cc-tapis richiama una palette cromatica sviluppata rielaborando il tessuto urbano, la gente, i quartieri e i colori di Londra: strati su strati che rappresentano la storia e il cambiamento della città, evidenziando la contraddizione tra “fake” e “naturale”.
La nuova palette cromatica è un viaggio che combina nuance, sapori e odori delle città che Bethan ha vissuto dal 2009, a partire dalla sua città, Londra, a Città del Messico fino a Beirut.
“Amo il colore! L’approccio alle tinte forti e ai pattern è iniziato durante gli studi alla Royal College of Art. – continua la designer – Ero incoraggiata a pensare al colore come elemento di connessione e unione tra esseri umani, oltre che strumento di lavoro. La visione si è rafforzata con il mio primo viaggi in Messico, un vero punto di svolta per me e per la mia ossessiva ricerca di ispirazioni visive e sensoriali. Qui ho preso spunto dall’architettura locale, dal folclore e dalla palette calda e variopinta. Così ho cominciato a costruire un vero archivio di colori e texture prese in prestito per il mondo!”Eccentrico, audace e di rottura: è così che definiremmo l’estro di Bethan Laura Wood, ma lei definisce il suo lavoro come “un incalzante ossimoro, un cortocircuito creativo ed emotivo che indaga lo spazio di convergenza tra overview e dettaglio, tra ornamento e funzione, tra artigianato e produzione industriale.”
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