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Paul Cézanne, Le bagnanti, 1895
11/12/2018 - Dipinti, o più correttamente capolavori, di Cézanne, Degas, Gauguin, Manet, Monet, Berthe Morisot, Renoir, Matisse sono proposti in Gauguin e gli Impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard, dal 29 settembre 2018 al 27 gennaio 2019, a Palazzo Zabarella.
La Fondazione Bano e il Comune di Padova sono entrati, unici per l’Italia, nel pool di alcune grandi sedi mondiali selezionate ad accogliere la celebre Collezione danese, eccezionalmente disponibile per il completo rinnovo del Museo che ad essa è dedicato a Copenaghen.
La mostra Gauguin e gli Impressionisti dopo essere stata al Musée Jacquemart-André di Parigi, e alla National Gallery of Canada, ha raggiunto in questi giorni l’Italia, in Palazzo Zabarella, per dirigersi poi in una sede svizzera e a Praga, prima di rientrare definitivamente all’Ordrupgaard Museum, a nord di Copenaghen.
La mostra consentirà al pubblico italiano di ammirare una strepitosa selezione di opere, il fior fiore della Collezione creata ai primi del Novecento dal banchiere, assicuratore, Consigliere di Stato e filantropo Wilhelm Hansen e da sua moglie Henny. Collezione che è considerata oggi una delle più belle raccolte europee di arte impressionista.
Hansen, che sino ad allora aveva collezionato solo pittura danese, fu affascinato dalla nuova pittura francese in occasione del suo primo viaggio d’affari a Parigi nel 1893. Viaggio seguito da metodiche visite al Salon, alle gallerie e ai musei. Da queste frequentazioni maturò, nel 1915, il progetto di creare una collezione di arte francese all’altezza della sua collezione danese. In soli due anni, dal 1916 al 1918, Hansen riuscì a creare, grazie anche agli avveduti consigli di uno dei più importanti critici d’arte del momento, Théodore Duret, una collezione che il suo collega collezionista svedese Klas Fåhræus avrebbe descritto come la “migliore collezione impressionista al mondo”.
Nel ’22, la Landmandsbanken (la banca danese degli agricoltori), a quel tempo la più grande banca privata del paese, fallì e trascinò nel suo fallimento anche il finanziere e collezionista che, per evitare il tracollo, decide di svendere i suoi quadri francesi. Poi la ripresa e, con essa, la decisione di ricostituire la Collezione.
Tra le nuove acquisizioni c’erano il Ritratto di George Sand di Delacroix, una Marina a Le Havre di Monet, Il lottatore di Daumier. Anche la favolosa interpretazione di Courbet del Capriolo nella neve si unì alla collezione di Hansen, dove avrebbe preso il suo posto come una delle sue opere principali. L’ultimo acquisto fu di un piccolo pastello di Degas, raffigurante una ballerina che si chinava per aggiustarsi la scarpetta. Il pastello era stato in precedenza di proprietà di Paul Gauguin, che era un grande ammiratore di Degas, e aveva incorporato il pastello sullo sfondo di una delle sue immagini di fiori.
Nel 1931 Hansen aveva acquistato il pastello dal politico e scrittore danese Edvard Brandes, che lo aveva avuto da sua cognata, Mette Gauguin. “Ora ho finito con gli acquisti”, affermò Hansen. La raccolta era completa, ma non era più aperta al pubblico. Wilhelm Hansen si sentiva amareggiato. Fu sua moglie a trasmettere la collezione allo stato della Danimarca, rendendola così pubblica.
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Paul Gauguin, Ritratto di giovane donna, 1896 Claude Monet, Il Ponte di Waterloo nuvoloso, 1903 Berthe Morisot, Ragazza sull'erba Mlle Isabelle Lambert, 1885 Camille Pissarro, Alberi di prugne in fiore, La casa dell'artista, 1894 Pierre-Auguste Renoir Ritratto di donna proveniente dalla Romania Mme Iscovesco, 1877
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