17/09/2018 -
La Royal Academy (RA) di Londra celebra
Renzo Piano con la più grande mostra mai dedicatagli nella capitale britannica dal 1989 ad oggi.
Pochi giorni dopo l'81esimo compleanno di Piano, apre al pubblico
'Renzo Piano: The Art of Making Buildings', un tributo all'archistar genovese e ai suoi 50 anni di carriera.
La mostra - aperta fino al 20 gennaio - illustra il lavoro di Piano in ordine cronologico, passando in rassegna 16 dei suoi progetti più significativi: dalle sperimentazioni degli esordi con sistemi strutturali innovativi come il
Centro George Pompidou di Parigi (1971), a 'work in progress' come l'
Academy Museum of Motion Pictures attualmente in costruzione a Los Angeles, passando per edifici culto come lo stesso
Shard (2012), l'aeroporto Kansai International di Osaka (1994) e il
Whitney Museum of American Art a New York (2015).
I progetti sono legati da un denominatore comune: eleganza e una leggerezza che sfida la forza di gravità. Materiali d'archivio rari, modelli, fotografie e disegni svelano la metodologia di lavoro dell'architetto e il suo approccio al design 'pezzo per pezzo', dove ogni dettaglio viene testato con prototipi a grandezza naturale per verificare come appariranno alla vista e al tatto.
Il cuore della retrospettiva? L'installazione sculturale disegnata dal
Renzo Piano Building Workshop (RPBW) appositamente per la mostra, che raduna 100 progetti dell'architetto su un'isola immaginaria. La circondano 16 fotografie in bianco e nero scattate da Gianni Berengo Gardin, sullo sfondo di un film sull'architetto diretto da Thomas Riedelsheimer e commissionato ad hoc per l'occasione. Spicca poi la grande 'gerberette' del Bobure, una riproduzione in scala 1:1 delle iconiche membrature metalliche che decorativamente raccordano le travi del Pompidou.
"La dedico a Peter Rice", ha commentato il maestro ricordando l'ingegnere inglese scomparso con cui aveva realizzato, fra i tanti progetti, anche il centro culturale. (ANSA).