Foto di Michele Nastasi
21/08/2018 - La Triennale di Milano ha lanciato Ricostruzioni Tempo Sospeso, una call aperta a tutti – progettisti, fotografi, artisti, studiosi, abitanti o passanti - per ricomporre un ritratto dei luoghi colpiti dai recenti terremoti italiani.
La violenta discontinuità provocata da un evento distruttivo tende a generare una particolare condizione di sospensione nella vita dei luoghi colpiti. A causa di questa frattura, infatti, la riflessione legata a questi luoghi tende a polarizzarsi tra l’immagine del loro passato (com’era) e proiezioni sul loro futuro (come sarà), spesso trascurando ciò che avviene nel suo presente. Tuttavia, nel corso degli ultimi decenni, le misure di risposta alle catastrofi hanno subito un’accelerazione determinando un’alta concentrazione delle forze economiche e culturali proprio nelle fasi di emergenzialità. Di fatto, quel lasso di tempo che segue la distruzione ha acquisito nel corso degli ultimi decenni un’importanza sempre maggiore e un inevitabile impatto sulle fasi successive. A causa della sua natura provvisoria, tuttavia, questa condizione è considerata come un tempo sospeso, estraneo alla vita del luogo e sospesa dal giudizio e dalle riflessioni sul suo futuro in una prospettiva più profonda.
Ma naturalmente la vita di un luogo è fatta dalle relazioni, dalle attività, dalle dinamiche dei suoi abitanti in relazione agli spazi, che non cessano di esistere da un giorno all’altro, ma al contrario vengono investite da una potente energia e, completamente stravolte, prima ancora di essere ridefinite, hanno bisogno di essere osservate.
Come si presentano i luoghi in questo tempo sospeso?
Quali interventi sono stati realizzati nei brevi tempi di risposta alla catastrofe per favorire la ripresa delle attività? Come ci si relaziona con il patrimonio danneggiato, con le rovine dei monumenti storici, con le macerie che irrompono nello spazio pubblico modificandone la fruizione? Come convivono la preoccupazione per la propria incolumità e l’affetto per il patrimonio danneggiato? Quali nuovi istinti di condivisione e convivialità emergono per esorcizzare il trauma? E quali nuovi equilibri nelle comunità locali?
La call è volta a raccogliere immagini e ricerche, incentrate su questi temi, che verranno montate ed esposte in una specifica installazione all’interno della mostra Ricostruzioni presso la Triennale di Milano, a cura di Alberto Ferlenga e Nina Bassoli.
Fino al 10 settembre i partecipanti possono inviare materiale fotografico e video, oppure ricerche, composte di testi, immagini o elaborati grafici, rispondenti alle seguenti categorie:
1. interventi sull’esistente
2. interventi di nuova costruzione realizzati in risposta all’evento
3. eventi e iniziative
4. ricerche.
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