08/09/2017 - Deciso e originale il design di Michael Geldmacher per TORO di B-LINE, sedia dai tratti lineari con forte connotazione iconografica. Nella versione indoor la seduta è in multistrato di frassino o rivestita in tessuto mentre per l’outdoor la struttura è in acciaio zincato verniciato con sedile e schienale intrecciati.
A darle il nome, il poggiaschiena minimal, avvolgente e ricurvo, che ricorda le corna di un toro. La struttura tubolare con gambe anteriori fuori sagoma accentua le sue sembianze zoomorfe e la percezione di stabilità.
Impilabile e integrabile in qualsiasi contesto d’arredo, misura 55x54x74,6 cm (lxpxh).
E’ disponibile con struttura in tubolare bianco o nero, 2 varianti per il legno oltre che per il tessuto del rivestimento e intreccio in 6 colori per la versione outdoor.
Ecco cosa dice di sé e di lei il suo ideatore, Michael Geldmacher.
Quali sono le “fonti di nutrimento” del tuo lavoro di designer?
Non ho particolari fonti di ispirazione. Ogni giorno la vita è diversa e piena di momenti di confusione creativa che bastano a suscitare nuove domande e dare nuove risposte.
Da dove nasce, secondo te, il feeling con B-LINE che ormai dura da parecchio tempo?
Ti può piacere lo stile di un’azienda e all’azienda possono piacere i tuoi lavori, ma se non c’è armonia a livello personale, non vi sarà mai una collaborazione proficua.
Con B-LINE vi è stata da subito una simpatia reciproca e si è creato immediatamente un rapporto di fiducia che ancora persiste. E poi bisogna saper ridere assieme!
Ti ha divertito disegnare lo stand B-LINE quest’anno? Come sono stati i preparativi?
Mi è piaciuto tantissimo lavorare allo stand e realizzare questa visione che avevo del bosco verticale con BOBY, il pezzo-icona della collezione B-LINE.
La decisione di inserirlo per la prima volta come elemento centrale del giardino verticale ha contaminato tutto l’allestimento dello stand e ha funzionato alla perfezione.
Quale ambiente di casa o del lavoro ti rappresenta maggiormente?
Ho appena trascorso tre settimane nell’outback australiano. Avevo solo l’auto, una tenda, un fornello da campeggio e le stelle sopra di me. E’ quello il vero lusso, non ho bisogno d’altro e di più non si può avere, nemmeno con i soldi.
Qual è la tua definizione di bellezza?
E’ quando non aggiungi troppo e non sottrai troppo.
Quali sono gli aspetti più interessanti in una collaborazione tra professionista e azienda?
La certezza e la fiducia nelle capacità altrui.
Quale incontro con personaggi, eventi, mostre, ha segnato la tua carriera?
Mio nonno era uno scultore e da piccolo trascorrevo molto tempo a guardarlo nel suo studio mentre scolpiva. Penso che quello sia stato il momento in cui per la prima volta ho pensato alla possibilità di creare.
Ci suggerisci un luogo o un museo che tutti gli appassionati di design dovrebbero almeno vedere una volta nella vita?
Il deserto del Sahara!
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