30/06/2017 - Il concetto di Design dinamico nasce dall’analisi di una frase di Achille Castiglioni: 'Un buon progetto non nasce dall'ambizione di lasciare un segno, il segno del designer, ma dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con l'ignoto personaggio che userà l'oggetto da noi progettato'.
Questa era la grande sfida. Non più collezioni, non più un design autocelebrativo ma fare un passo indietro e ricercare un design mutevole, in grado di raccontare anche chi userà l’oggetto, permettendogli di trasformarlo quel tanto che basta ad ingenerare una condivisione profonda.
Ed è su questo principio che Danilo Ramazzotti ha iniziato a progettare le proprie collezioni: ricercare un alfabeto di forme e colori coordinati e miscelabili, pensati appositamente per convivere, abbinarsi e poter creare “parole e frasi” significanti.
Famiglie aperte di prodotti pensate per permettere ai progettisti di “mischiare le carte in tavola” giocando con forme, colori e superfici fino alla produzione custom made.
Questo concetto di versatilità progettuale è in contrapposizione rispetto ai dettami della produzione industriale e per questo motivo la Danilo Ramazzotti produce esclusivamente a mano in Italia nei propri stabilimenti.
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