(c) Junya Ishigami Architects
21/02/2014 - Un lavoro di ricerca volto ad indagare le relazioni fra azione umana e forma architettonica quello del designer giapponese Junya Ishigami. Lo racconta la mostra "Junya Ishigami: petit? grande? l'espace infini de l'architecture”, organizzata congiuntamente dal centro di architettura di Bordeaux arc en reve e il museo di Anversa deSingel, aperta al pubblico fino al 27 aprile 2014.
Esposti i modelli di architetture e di piccole creazioni artigianali, realizzati con materiali che variano dalla carta al legno. Tutti i pezzi oggetto della mostra sono disposti su otto tavoli bianchi quasi fossero oggetti d'arte: il lavoro di Ishigami, infatti, si muove secondo un approccio all'architettura che è insieme scientifico e poetico, ma soprattutto in continua sperimentazione.
L'iniziativa offre al visitatore gli spunti per soffermarsi sulle influenze reciproche tra sviluppo architettonico-urbanistico della città contemporanea e paesaggio naturale e azione umana. "L'architettura può ancora affascinare il mondo?" questo l'interrogativo principale al quale i modelli esposti intendono fornire una risposta.
Il lavoro di Ishigami, apparentemente semplice e minimalista, è complesso e ricco di riferimenti che, in maniera trasversale, spaziano dal design all'architettura, al paesaggio alla geografia.
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