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Beatrice Novara-Imercrea
08/10/2013 - Tra i progetti culturali di Inside Marmomacc si distingue Marmomacc & Design che nasce dalla volontà di far collaborare aziende espositrici e giovani progettisti sul tema della ricerca nel campo del design litico. Il percorso imprese/designer, già intrapreso con qualità negli anni passati, presenta dunque un'importante novità a partire dall'edizione 2013: la partecipazione di giovani talenti under 30 con l'obiettivo di creare un filo ideale tra il passato, il presente e il futuro delle nuove generazioni di creativi.
Per sviluppare il tema del progetto, La pietra fluida - ideato da Aldo Colonetti e Paolo Baldessari -, sono stati individuati dieci progettisti specializzati non solo nel design tradizionale, ma anche nelle nuove tecnologie, nei linguaggi visivi, negli strumenti multimediali. Questi giovani sono stati abbinati ad alcune aziende per le quali dovranno interpretare la pietra in modo moderno e innovativo, rendendola più duttile e flessibile e realizzando un prodotto di comunicazione in grado di penetrare nel mercato, mantenendo sempre la consapevolezza dell’essenza del materiale e della sua possibile declinazione in “oggetti”.
Il comparto lapideo deve comunicare attraverso la materia "pietra", ma deve anche intercettare tutte quelle innovazioni in grado di trasferire la catena del valore nel mercato. Ecco dunque che la pietra perde la sua fisicità, il suo essere qualcosa di statico per diventare "fluida" in senso figurato: si muove tra passato, presente e futuro senza soluzione di continuità in un percorso fatto di rappresentazioni che non sono più solo architettoniche o scultoree, ma spaziano in tutti gli ambiti della comunicazione e del design, perdendo solo apparentemente il valore materico, in funzione di un cambiamento evolutivo che possa così dare un contributo fattivo al settore.
Il progetto vuole portare all’attenzione del mercato e degli utilizzatori una nuova idea del materiale lapideo proprio per esaltare le sue peculiarità di materiale nobile, “pesante” sul piano simbolico e storico, ma al contempo adatto ad affrontare nuovi linguaggi e rinnovate utilizzazioni.
I percorsi concreti per agire secondo questo progetto possono essere diversi e riguardano tutti i linguaggi della comunicazione visiva, idonei a rendere più “leggero” e quindi più fruibile dal pubblico questo straordinario materiale, raccontandolo attraverso immagini, brevi filmati, illustrazioni grafiche, installazioni (con o senza l’utilizzo di repertori lapidei) per esaltarne la potenzialità espressiva e strutturale.
Tra i giovani progettisti ci sono dunque architetti, designer, grafici, illustratori, film maker, esperti di sound design, perché è proprio l’insieme di queste competenze a rendere affascinante il progetto e più interessante la possibilità di interpretare il materiale lapideo: ciascuno lavorerà con l’obiettivo di trasformare l’immagine diffusa che tutti hanno di questo settore, introducendo l’idea della fluidità.
Perché la pietra può essere fluida: libera di scorrere dovunque. Alcuni dei risultati di questo particolare progetto saranno visibili presso gli stand delle aziende e tutti saranno raccolti in una mostra allestita nel padiglione 7B, in cui ogni “prodotto” diventerà un elemento di un grande racconto della pietra.
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Alice Schillaci-Marmomacc Attila Veress-Lavagnoli Marmi Enrico Carucci-Piba Marmi Federico Elli-La Quadrifoglio Federico Elli-La Quadrifoglio Francesco Benciolini-Marmomacc Gross Gaiani e Regalini-Consorzio Marmisti Chiampo Gross Gaiani e Regalini-Consorzio Marmisti Chiampo Ilaria Vergani Bassi-Grassi pietre Isacco Mantegazza-Margraf Isacco Mantegazza-Margraf
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