09/10/2013 - La Casa delle Arti a Miranda do Corvo, in Portogallo, è un progetto dello studio FAT – Future Architecture Thinking. Inaugurato quest'anno, è l'espressione dell'incontro tra due identità, rurale e urbana, in un paesaggio tipicamente montano. L'edificio utilizza un linguaggio espressivo contemporaneo anche dal punto di vista volumetrico.
I tetti spioventi, in analogia ai tetti del paese, stabiliscono un 'dialogo' con lo skyline del paesaggio montano circostante. Il dinamismo, conferito dalla continuità tra le facciate e il tetto, è accentuato da un forte colore rosso, che enfatizza il progetto e lo mette in evidenza rispetto alla vegetazione circostante.
Più che un edificio, la Casa das Artes intende proporsi come iconico punto di riferimento che celebra il luogo in cui le persone si incontrano, per trovare arte e cultura, uno spazio in grado di promuovere e stimolare l'attività creativa, migliorando la qualità della vita della popolazione.
Il progetto è stato concepito creando spazi versatili, tecnicamente adatti alle differenti tipologie di eventi, al fine di 'servire' tutti le fasce della popolazione.
L'edificio si compone di tre volumi, ognuno espressione di un diverso tipo di funzione svolta all'interno: il primo ospita le aree di 'scena', il secondo spazi per il pubblico e la zona foyer, il terzo, un volume visivamente indipendente, una caffetteria e un futuro spazio museale.
L'ingresso principale avviene attraverso il foyer. Da questo spazio, che può funzionare come area espositiva divisibile in due da una piccola rampa di scale, partono due percorsi per l'auditorium per circa 300 persone, con una buca d'orchestra motorizzata e sei livelli tecnici, adeguatamente attrezzati per lo svolgimento di spettacoli di teatro, opera, concerti, conferenze o lezioni.
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