12/02/2013 - Casa Cubo, ultima nata di Marcio Kogan, è un monolite in calcestruzzo adagiato in un giardino di San Paolo del Brasile. Un volume puro, dettato dall'unica regola di creare aperture solo dove ve ne fosse la necessità tenendo conto delle condizioni climatiche.
Una 'porzione' inferiore di questo volume, sottratta per creare l'effetto di un cubo sospeso sul suolo e sorretto solo da esili pilastri, è stata sostituita da pannelli scorrevoli in lamiera forata che, se aperti, rendono lo spazio interno un estensione di quello esterno, se chiusi, conferiscono agli ambienti privacy e ombra. Al piano superiore il cemento mantiene la sua densità e prevalenza, interrotto solo da aperture che rivelano gli spazi interni delle camere da letto.
Casa Cubo di notte diventa una 'lanterna'. Lo spazio interno è evidente in facciata: il volume denso di calcestruzzo viene “silenziato”, dando voce a volumi di luce interna, come se fossero estrusi dallo stesso cubo. Un volume monolitico che, nel suo vuoto interno, contiene altri volumi.
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