20/11/2012 - Poche settimane fa lo studio Henn Architekten ha celebrato l'apertura del Padiglione Porsche nella così detta Città dell'Auto di Wolfsburg, patria delle automobili Volkswagen. Per la prima volta dalla sua apertura nel 2000, il parco riceve una nuova struttura che esprime l'importanza della più blasonata casa automobilistica tedesca, la Porsche, all'interno del gruppo Volkswagen.
Il padiglione si presenta come un moderno anfiteatro coperto i cui gradoni scendono dolcemente verso le acque di un bacino artificiale che a sua volta riflette la sagoma sinuosa della copertura. Questa è realizzata in acciaio bianco opaco con tecnologie aereospaziali e si protende verso il lago per ben venticinque metri, avvolgendo l'anfiteatro come una valva protettiva e contribuendo anche alla sua acustica. Lo stile fluido e dinamico dell'esterno lo ritroviamo anche nell'interno, di dimensioni tutto sommato ridotte ma prezioso nei suoi equilibri (oltre che nella collezione di fiammanti auto sportive).
Henn Architekten, studio di progettazione tedesco con sede a Monaco ma filiali anche a Pechino e Shanghai, ha una vera specializzazione per le architetture legate al mondo dell'automobile. Come detto, il Padiglione Porsche è l'ultimo nato all'interno di un parco tematico progettato dallo stesso studio Henn alla fine degli anni Novanta, inizialmente dedicato solo alla Volkswagen, avendo trovato sede sull'area di un vecchio impianto produttivo dismesso.
La nuova struttura si trova in posizione speculare rispetto al padiglione Volkswagen, proprio dal lato opposto rispetto all'asse centrale del parco, e simboleggia il destino comune delle due case automobilistiche, unite fin dalla nascita. Non tutti sapranno infatti che il primo maggiolino fu proprio opera dello stesso Ferdinand Porsche, fondatore del marchio dopo una vita rocambolesca segnata purtroppo dal nazifascismo.
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