11/09/2012 - A cinquant'anni di distanza dall' esposizione curata da Bruno Munari nel 1962 presso il Negozio Olivetti, in Piazza San Marco, la mostra “Programmare l’arte. Olivetti e le neoavanguardie cinetiche”, uno degli eventi collaterali della 13. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, riprone lo storico evento fino al prossimo 14 ottobre.
L'esposizione, organizzata dal FAI Fondo Ambiente Italiano, ospiterà 13 opere d'arte all'interno del Negozio Olivetti progettato da Carlo Scarpa nel 1957-1958 su commissione di Adriano Olivetti, attualmente proprietà di Assicurazioni Generali. Tra gli artisti invitati a prendere parte all'iniziativa vi sono il Gruppo T (Anceschi, Boriani, Colombo, De Vecchi, Varisco), il Gruppo N (Biasi, Chiggio, Costa, Landi, Massironi), oltre a Munari, Mari e Alviani.
L'evento espositivo degli anni Sessanta rappresentò all'epoca un'occasione per dar voce a gruppi di giovani artisti sostenitori della cosiddetta arte programmata, ovvero una realtà dallo sguardo proiettato nel futuro delle potenzialità del design e dell'informatica. Il Negozio Olivetti fu sede ideale di queso allestimento, essendo un luogo di riferimento per mescolare estetica, industria, mercato in linea con gli orientamenti di Adriano Olivetti.
L'arte programmata è divenuta poi una vera e propria corrente internazionale, spinta da una carica creativa volta alla sperimentazione tecnologica, che si è espressa e affermata grazie all'opera di personalità e artisti quali artisti come Bruno Munari, Enzo Mari, Paul Bury e i due Gruppi N e T.
La mostra in corso na Venezia, curata da Marco Meneguzzo, critico d’arte, curatore e docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera, Enrico Morteo, architetto, storico e critico di design e architettura e Alberto Saibene, storico dell’industria, autore di documenti televisivi, organizzazione culturale di festival e incontri letterari, è affiancata da opere e testimonianze tra cui: il cortometraggio prodotto dalla Olivetti nel '62, il documentario su Elea 9000, primo computer main frame prodotto da Olivetti, con la regia di Nelo Risi e musiche di Luciano Berio, i programmi originali della mostra con la grafica di Enzo Mari e le fotografie dell’esposizione realizzate all’epoca da Mario Dondero.
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