28/02/2012 - Mancano ormai pochi giorni all’apertura della mostra collettiva Made in Japan. L’estetica del Fare curata da Patrizia Rappazzo e organizzata dalla collaborazione tra La Triennale di Milano e Sguardi Altrove Film Festival. Il 2 marzo alle ore 19.00 è prevista l’inaugurazione di un evento interamente dedicato alla cultura del Giappone, protagonista dell’attuale scenario estetico e sociale internazionale ma anche di un grave disastro ambientale.
La mostra darà espressione non soltanto alle cerimonie tipiche del bagaglio culturale nipponico, quali il rituale del tè o la vestizione del kimono, ma anche all’opera di artisti e designer di differenti generazioni che incarnano la speranza di un Paese colpito dal recente disastro di Fukushima.
Fino a domenica 01 aprile si protrarrà l’esposizione che vede l’intersecarsi di linguaggi differenti dall’arte al cinema, dalla fotografia alla danza, dal video al design e, dunque, l’intrecciarsi di significati e punti di vista.
Uno dei contributi della manifestazione Made in Japan. L’estetica del Fare è intitolato Charity Box una mostra di oltre 50 designer italiani e stranieri che costituisce un vero e proprio progetto di raccolta fondi per la ricostruzione del Giappone concepito dal designer Kazuyo Komoda.
Per l’occasione saranno esposte delle box, firmate da designer come Naoto Fukasawa, Kaori Shiina, Kazuyo Komoda, che divengono salvadanai per i visitatori che vogliano fare donazioni libere.
La mostra prevede anche una rassegna di video, fotografie e video installazioni quale testimonianza della tragedia di Fukushima e momento di riflessione sulle tematiche ambientali e sul rapporto con la Natura. Tra gli artisti giapponesi invitati di fama internazionale Yayoi Kusama, la designer Kaori Shiina, ed i fotografi Yoshie Nishikawa. Presenti anche gli italiani Eliana Lorena, Sergio Calatroni, Sara Scaramuzza, Clara Rota e Stefania Scattina.
A concludere la serata inaugurale ci saranno la coreografia dell'artista italiana Sisina Augusta con la performance Itamy, insieme con la pittrice Takane Ezoe ed il ballerino Lorenzo Pagani.
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